Epilogue

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Fu il rumore di una chiave che faceva scattare una serratura a svegliarmi.
Mi rigirai sul materasso, mi strinsi alle coperte e tentai di tornare a dormire, ma il suono continuo di gocce d'acqua che cadevano sembrava rimbombarmi nelle orecchie.
Mi ci vollero diciassette secondi, scanditi dall'acqua, prima di rendermi conto che il materasso su cui credevo di dormire era in realtà una massa indistinta di stracci e che la coperta che stringevo era un mantello nero, sporco e con dei lembi rovinati.
Mi sollevai di scatto, percependo un dolore acuto ovunque e una forte sensazione di malessere.
Cercai di ignorare ogni cosa e di alzarmi, ma un giramento di testa mi costrinse ad appoggiarmi ad una delle quattro pareti che mi circondavano e a lasciarmi scivolare nuovamente a terra.
Mi coprii nuovamente col mantello nero che mi era scivolato di dosso e cercai di ricordare cosa fosse successo, ma l'ultima cosa che ricordavo erano le braccia forti e confortanti di Malfoy che mi stringevano.
Dopo quel ricordo era tutto oscurità e dolore.
Mi addossai alla parete, appoggiandoci la schiena e, afferrandomi le gambe, lasciai cadere la fronte contro le ginocchia.
Provai a trattenere le lacrime, ma il pianto come un'onda improvvisa mi travolse e non potei fare altro che singhiozzare silenziosamente.
La mia mente diceva di cercare una soluzione, di pensare a come fare a fuggire, di analizzare la situazione e di non scoraggiarmi, ma non poteva nulla la mia razionalità contro il mio cuore spezzato.
Perché l'unica cosa certa era che Malfoy mi aveva tradita e mi aveva consegnata al nemico.
Un pensiero improvviso mi riscosse e cominciai a frugare ovunque, ignorando la sporcizia che toccavo a terra.
Ma dopo pochi istanti smisi di cercare e altre copiose lacrime mi inondarono le guance.
Non avevo più la mia bacchetta, si era rotta nella battaglia.
Brividi di freddo mi costrinsero ad afferrare nuovamente il mantello ed ad avvolgermelo addosso.
Asciugai il viso e provai a calmare i tremori che sentivo in tutto il corpo.
Appena trovai nuovamente il controllo del mio corpo smisi di piangere e rimasi immobile, sempre addossata alla parete e con gli occhi offuscati dalle ultime lacrime.
Rimasi in quella posizione per minuti interi che, diventarono poi ore, fino a quando non sentii la serratura della porta di fronte a me scattare.
Venni accecata da una luce intensa e, appena riuscii ad abituare i miei occhi, riconobbi la chioma ribelle e riccia di Bellatrix Lestrange, dietro alla quale intravidi alcuni altri Mangiamorte.

Fu i quel momento che l'ultimo barlume di speranza che avevo conservato in un angolino del mio cuore si spense.



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Buonsalve popolo di Wattpad!

So che questo non è il finale tutto rose e fiori che vi aspettavate, ma spero che non mi odierete per questo ^^'

Comunque non dovete preoccuparvi che presto inizio la seconda parte di questa storia, che s'intitolerà: "Mai fidarsi del nemico" :)

Vorrei ringraziare di cuore tutti voi per tutte le stelline e i stupendi commenti che mi avete lasciato *^*

In caso non lo sapeste potete trovarmi su Istangram, il nome dell'account è lazysoul_efp, se invece voleste supportare le mie storie, trovate il link per la mia pagina Ko-fi nella bio.

Un bacione ❤️

LazySoul_EFP

Mai scommettere col nemico #1 (Dramione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora