14.[ehm...mum.]

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Ci staccammo dal quel abbraccio di cui entrambi sentivamo in bisogno e sorrisi al biondo che, amorevolmente, si stava pettinando con le dita i capelli ribelli.

«Allora Eva,cosa avete fatto oggi a scuola?»
Rimasi alcuni minuti per fornire a Owen tutto il materiale svolto in classe, che lui attentamente si segnava nella piccola agenda.

«Perfetto,dovrebbe essere tutto!»
Esclamai cominciando a riordinare i miei raccoglitori per riporli nello zaino, Owen fissava i miei gesti quasi avesse intenzione di fermarli per impedirmi di uscire dalla porta per recarmi a casa.

«Eva e con Ostuni?
Successo qualcosa?»

Mi chiese Owen, probabilmente per cercare un altro argomento di conversazione e non perché pensasse che, effettivamente, fosse successo qualcosa con l'alto tatuato.

«Bhe,a dire la verità...»
Cominciai a parlare, cercando le parole giuste per spiegare quello che era successo poche ore prima.

Quasi senza pensarci tirai fuori il telefono e lo sbloccai, forse per guadagnare ancora qualche attimo prima di cominciare la straziante descrizione dello scontro con il moro.

«Merda...»

Sussurrai guardando lo schermo del telefono con su scritto
"3 chiamate perse da:Mamma"
e ricordandomi di non aver avvisato a casa che mi sarei fermata da Owen.

«Devo andare!» dissi quasi urlando afferrando il pesante zaino, salutando velocemente Clara con un cenno e dando un abbraccio repentino a Owen, lasciandolo per la seconda volta con una risposta in sospeso.
Non appena fui fuori dal cancello provai a richiamare mia madre per avvisarla del accaduto.

«...siamo spiacenti ma il suo credito è esaurito,la invitiamo a ricaricare!»

Una fastidiosa voce robotica mi riportò alla memoria che dovevo anche passare da un tabacchino per fare la ricarica.
Mi misi a correre cercando di arrivare il prima possibile a casa,dato che mia madre mi avrà già data per dispersa.

«SONO A CASA!»

Urlai con il fiato corto non appena spalancai la porta d'ingresso della mia piccola abitazione, appoggiai le mani sulle ginocchia e mi chinai per riprendere fiato, appoggiando lo zaino ai piedi del attaccapanni.

Non sentendo alcuna risposta da parte di mia mamma appoggiai il giubbotto e le scarpe all'entrata e percorsi velocemente le varie stanze per cercare la donna bruna che doveva trovarsi in casa a quel ora.
Sentii il mio telefono, non più in silenzioso, squillare; corsi per afferrare l'arnese prima che smettesse di trasmettere la canzone "The only way is up".

Lessi sul display velocemente il nome "Mamma♡" prima di cliccare il pulsante verde e appoggiare il cellulare al orecchio.

«Era ora tesoro!»
Mi disse la brunetta dal altro capo del telefono.
«Mamma scusami, ero a casa di Owen per consegnargli i compiti dato che oggi era assente...»
Cercai di scusarmi, lei sembrò calmarsi, quasi come se era una scusa da lei accettata.
«Tranquilla amore, volevo solo avvisarti che oggi una mia collega è assente e mi hanno domandato di fare anche il suo turno, quindi tornerò sta sera alle nove...»
Adesso mi spiegai il motivo dell'assenza di mia madre.

«tranquilla mamma»
Le dissi io visibilmente più calma di prima, mentre mi avviavo in cucina per afferrare qualcosa da preparare al microonde.
«Non stare tutto il giorno a casa, sui libri!»
Disse mia mamma con tono severo.
Penso sia l'unica madre che sprona la propria figlia a non studiare ed a uscire; alzai gli occhi al cielo sapendo che non poteva vedermi e le diedi retta.

Chiusi la chiamata e proprio in quel momento il timer del microonde suonò e tirai fuori il mio pranzo di fortuna prima di divorarlo sotto gli occhi affamati di Snow, a cui concessi gli avanzi.

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Eccomi ragazzi❤️
Ho cominciato a pubblicare una nuova storia...si intitola "Demon's Angel ||Lorenzo Ostuni" (L'angelo del demone)
E niente,fateci un salto e fatemi sapere cosa ne pensate❤️

Bad Boy ||Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora