Capitolo 8.

7.5K 453 162
                                    

Miss Lingerie

C'è gente che nella vita campa fidandosi esclusivamente del proprio sesto senso. Bhe, io non ci credo. L'unica persona del genere che conosca è lo zio Harry, ma lui ha un culo grande come una casa, non è sesto senso, il suo. Fidatevi, gente: non fidatevi del vostro sesto senso. Vi farà credere che vostra moglie non vi sta tradendo, mentre invece avete un palco di corna sulla capoccia da far invidia a una renna. Vi farà credere di avere un palco di corna sulla capoccia da far invidia a una renna, mentre invece la sera vostra moglie va davvero a giocare a poker con le amiche. Vi farà credere che Scorpius Malfoy abbia fatto infuriare vostra madre per farvi un favore, mentre invece lo ha fatto solo per gli sporchi comodi suoi.

***

« Polizia magica! Consegnatevi senza combattere e non si farà male nessuno! »
« O forse no. » gracchiai.
All'improvviso tutti ammutolirono, e si voltarono a guardarmi, atterriti. Bhe, Fred più che altro sembrava deluso perché non avrebbe potuto tatuarsi il Marchio Nero con l'henné.
"Merda! Sono riuscita a mettere nei casini tutti i miei cugini... mi odieranno..."
Sapevo che avrei dovuto farmi venire qualche idea per tirarli fuori dalla situazione del cavolo in cui li avevo ficcati, ma mi sentivo la testa completamente vuota. "Capita, quando bevi Whisky come un beduino beve l'acqua dell'unica oasi del deserto."
James si alzò a fatica dal divano, barcollando un po', e mi aiutò a tirarmi in piedi. Gli lanciai un'occhiata perplessa, ma lui mi fece cenno di stare zitta. « Ok, ragazzi, io e Rose ci consegnamo. » sussurrò « Voi nascondetevi, se abbiamo culo ci porteranno direttamente al Ministero, senza pequisire la casa. »
« Cosa? » sbottai « James, non puoi... »
« Sanno già che sono coinvolto. » tagliò corto « E poi sono il minchione di famiglia, ormai sono tutti abituati alle mie cazzate. » e prima che potessi trovare una risposta intelligente alle sue parole mi trascinò al piano di sotto. Mi girava la testa, e rischiai d'inciampare due volte, ma James mi sorresse. Non riuscii a capire come facesse, dal momento che lui aveva bevuto anche più di me, ma supposi che quando ti scoli almeno cinque birre al giorno, qualche bicchiere di Whisky sia una bazzecola per il tuo fegato. Per il mio era tutta un'altra storia, invece.
Avrei voluto ringraziare James, per tutto quello che aveva fatto, e per tutte le responsabilità che si stava assumendo. Ma alla fine, come al solito, non trovai le parole e mi limitai a seguirlo fino al corridoio dell'ingresso, dove ci aspettavano cinque maghi in divisa da Auror. E, tanto perché le sfighe non vengono mai da sole (dovevo ricordarmi di dire ad Al di smetterla di profetizzare tutte quelle sventure... le sue predizioni si avveravano troppo spesso), l'Auror più vicino a me era nientemeno che Draco Fintobiondo Malfoy.
« Cazzo! » esclamai, ed inciampai su un portaombrelli a forma di zampa di Troll.
Draco ghignò, trionfante, torreggiando sul mio corpo che era disteso a pelle di leone in mezzo al corridoio. « Rose. Tua madre sarà contenta di sapere che sei viva. »
Ero un po' troppo ubriaca per cogliere tutto il freddo sarcasmo che c'era nella sua voce, ma sospettai comunque che mi stesse prendendo per il culo. In ogni caso farsi beccare ubriaca, dopo tre giorni di assenza da casa, da Draco Malfoy, non poteva essere una buona cosa. Oltre al fatto che era una situazione decisamente umiliante, e lui non stava facendo nulla per risparmiarmi l'imbarazzo.
Il ghigno di Draco si allargò quando il suo sguardo si spostò su James. « E guarda guarda chi abbiamo qua: Potty 2 la vendetta. Tuo padre farà i salti di gioia quando scoprirà che ti sei fatto arrestare da un Malfoy. »
James ruttò sonoramente e chiese. « Lei si tinge, signore? »
Dopo quella domanda, Draco non fu più così amichevole. Ordinò a due Auror di portare James al Quartier Generale e mi sollevò da sotto le ascelle, trascinandomi fuori dalla casa. Aprii la bocca per protestare, ma Draco si smaterializzò appena mettemmo piede fuori dalla porta, e così, trovandomi nel giardino di casa mia ancora con la bocca aperta, risolsi di vomitare sulle sue scarpe di coccodrillo.
Fu così che scoprii chi aveva insegnato a Scorpius le bestemmie. Dopo aver abbondantemente insultato chi in teoria avrebbe anche potuto folgorarlo all'istante (mossa non molto saggia, la sua), Draco scelse di rivolgere i suoi insulti a chi in quel momento non era neanche in grado di camminare in linea retta. Non che quando ero sobria non m'insultasse, comunque.
Gli ci vollero cinque minuti buoni di negazione della finezza aristocratica dei Malfoy per realizzare che i suoi improperi, per quanto plateali, non avrebbero fatto evaporare il vomito dalle sue scarpe. A quel punto si affrettò a tirar fuori la bacchetta dalla tasca del mantello e fece evanescere il Whisky che il mio stomaco aveva rielaborato.
Credevo che Draco non si sarebbe perso per nulla al mondo il divertimento di annuinciare di persona ad Harry Potter di aver arrestato suo figlio, ma evidentemente doveva ritenere che la sfuriata di mia madre che mi aspettava a casa sarebbe stata uno spettacolo migliore. Ed in effetti non potei dargli tutti i torti, anche se dopo i primi dieci « Rose Weasley, come diavolo ti sei permessa di fare una cosa del genere? » persi il filo del discorso.
Era appena ora di cena, ma mi sentivo così stanca che di lì a poco ero sicura che avrei cominciato a vedere cuscini rosa a pois che volavano in giro per la stanza. Dio, forse vedere cuscini rosa a pois che svolazzano felicemente per il salotto è un sintomo di ubriachezza, più che di stanchezza, ma in quel momento la questione non mi sembrava particolarmente importante. D'altronde, quando tua madre sta minacciando di farti entrare in un monastero di clausura e poi squartarti e cucinarti per sfamare gli Elfi Domestici poveri e abbruttiti, hai altre priorità.
Per esempio fuggire in qualche paese del terzo mondo e vivere sotto falso nome. Ragion per cui, naturalmente, me ne stavo impalata in mezzo al salotto, appoggiata con una mano al divano per non cadere a terra. Il che poi non era neanche un'idea così pessima, considerato che non avevo il culo sfacciato di mio zio Harry, quando si trattava di sfuggire alla morte (che mi avrebbe certamente colpita, se fossi scappata di casa per la seconda volta – su questo punto mamma era stata molto esplicita).
Così mi limitai ad ascoltare le isteriche minacce di morte che mi venivano rivolte, come probabilmente stavano facendo anche gli Australiani dall'altra parte del Pianeta, osservando con interesse il volto di mamma che mi girava attorno a velocità strabiliante. Supposi che in verità fosse la mia testa a girare, dal momento che i piedi di mamma erano stabilmente piantati sul tappeto, di fronte a me.
"Se vomitassi sul tappeto potrei solo peggiorare la situazione, vero?"
Tanto valeva farlo di nuovo addosso a Draco, che in quel momento se ne stava in piedi accanto a mia madre, e aveva l'aria di starsi godendo molto la scena. Ovviamente alla simpatica riunione familiare non poteva mancare Scorpius, che se ne stava un po' in disparte e mi osservava con un'espressione torva.
"Ma cosa vuole da me?"
« Mi stai ascoltando? » sbraitò mamma.
Mi affrettai a staccare gli occhi da quelli di Scorpius e tornai a guardare lei, ma me ne pentii subito: assomigliava terribilmente alla sadica squartatrice assetata di vendetta di qualche pessimo film horror babbano.
« Rose Weasley! » ripetè mamma, a voce – strano ma vero – ancora più alta di prima.
Dal momento che l'ultima volta che avevo aperto la bocca avevo vomitato, non mi arrischiai a risponderle. Mamma però non parve capire il nobile fine della mia azione e, al contrariò, s'infastidì molto.
« Oh, ma vedremo se avrai ancora voglia di comportarti così, dopo la punizione che ti aspetta! » esclamò, con aria perfida. "Decisamente, sono finita in un film horror..." « Prima di tutto passerai tutta l'estate chiusa in casa, non potrai vedere né contattare nessuno e... »
« È stata colpa mia, Hermione. »
La voce di Scorpius risuonò forte e chiara nel salotto, mettendo a tacere le urla di mia madre.
.........
"Un film horror, ho detto? Mi correggo, qua stiamo sconfinando nella fantascienza."
Tutti e tre ci voltammo verso Scorpius, che stava fronteggiando la mia furiosa genitrice con aria sicura. "Stupido è stupido. Quando mamma è così incazzata c'è solo da scappare a nascondersi sotto il letto, non l'ha ancora capito? E poi si può sapere cosa cavolo sta dicendo?"
Mamma e Draco si scambiarono un'occhiata perplessa, poi tornarono a voltarsi verso Scorpius, confusi. « Come, scusa? » chiese mamma.
Sembrava troppo sconcertata per arrabbiarsi, come quella volta che papà aveva fatto cadere il passeggino con Hugo in un lago, e per sdrammatizzare aveva raccontato una barzelletta sulla piovra del Lago Nero.
« Sono stato io a farla scappare di casa. » spiegò lui, tranquillamente. "Oddio, questo qua ha bevuto più di me!" « Non la sopportavo più, perciò quando eravamo a Londra ho approfittato dell'occasione per convincerla a scappare. »
"Crede di essere spiritoso? I Malfoy e il senso dell'umorismo non sono fatti per convivere, a quanto pare..."
La mascella di mamma cadde sul tappeto. « Stai scherzando, vero? »
« Nient'affatto. » rispose Scorpius « Le ho detto che tu e Draco non ne potevate più di lei e di tutti i problemi che stava creando, e che volevate mandarla a fare servizi sociali babbani in Scandinavia per il resto dell'estate. E poi le ho suggerito di scappare di casa. Lei all'inizio non voleva, ma alla fine l'ho convinta. »
...................
La stanza precipitò in un silenzio talmente poco allegro che un funerale, in confronto, avrebbe avuto un'atmosfera festaiola. Io guardavo Scorpius. Mamma guardava Scorpius. Draco guardava Scorpius. Scorpius faceva di tutto per non guardare noi. E poi.....
SCIAF!
Lo schiaffo di mamma risuonò nel silenzio. E per una volta non fui io la destinataria di quella piccola (ma alquanto dolorosa – lo sapevo per esperienza) violenza domestica.
Scorpius posò una mano sulla sua guancia arrossata e lanciò uno sguardo risentito a mamma, ma non protestò.
Tutto sommato gli era andata bene: se fosse stato figlio di mia madre, probabilmente si sarebbe ritrovato crocifisso a testa in giù fuori dalla finestra. Draco spostava gli occhi da mamma a Scorpius e viceversa, come se stesse seguendo una serrata partita di ping-pong, e aveva l'aria di uno che ha appena scoperto che sua moglie è lesbica. Io, dal canto mio, avevo appena scoperto che Scorpius Malfoy era un idiota. "Ma dico, che senso ha prendersi la colpa e pure gli schiaffi?"
Mamma tremava. Non l'avevo mai vista così arrabbiata in vita mia, anche perché di solito quando si arrabbiava pensavo bene di andare a chiudermi in camera mia. « Vai in camera tua. » disse alla fine, rivolta a Scorpius.
Aveva un tono di voce così spaventoso, nella sua calma innaturale, che Scorpius non esitò nemmeno per un secondo e si dileguò su per le scale senza dire una sola parola, lasciandoci da soli, nel silenzio. Se fossi stata il personaggio di un cartone animato giapponese, probabilmente in quel momento avrei avuto un enorme punto di domanda rosso sopra la testa.
"Scorpius Malfoy si è davvero preso la colpa della più grande cazzata che abbia mai fatto in vita mia?" La cosa non aveva alcun senso. "Bhe, ma di che mi preoccupo? L'importante è che abbia scampato la punizione di mamma..."
« E vai a letto anche tu! » "O forse no." Sobbalzai, spaventata dalla voce di mamma che aveva improvvisamente raggiunto e superato la soglia dei duecento decibel, e poi si era persa negli ultrasuoni. « E non pensare di essertela cavata così a buon prezzo, domani faremo i conti! Ho creduto che fossi morta, Cristo! »
Vedendo la sua faccia, pensai bene di eseguire il suo ordine senza protestare. Mi staccai dal divano, barcollando, e cominciai a salire le scale prudentemente, tenendomi al corrimano, mentre dietro di me sentivo il balbettio isterico di mamma e la voce pacata di Draco, che tentava inutilmente di calmarla.
Mamma che sclerava, Draco che la consolava e Scorpius che mi difendeva... il mondo doveva aver cominciato a girare al contrario...
Avrei voluto chiedere a Scorpius cosa si fosse fumato per fare una pirlata del genere, ma quando lo raggiunsi, nel corridoio del primo piano, e feci per aprire bocca, lui s'infilò velocemente in camera sua e mi sbatté la porta in faccia, senza neanche augurarmi la buona notte.
"E siamo a quota tre psicopatici nella stessa casa" pensai, senza entusiasmo "fra poco quattro: dubito che la mia sanità mentale resisterà ancora per molto..."

Perchè sul campanello di casa mia c'è scritto Weasley-Malfoy?!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora