7.

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Il mattino seguente mi alzai, ancora una volta, prima di tutti gli altri così mi preparai e mi misi in sala comune a leggere un libro preso la settimana prima in biblioteca. Passò una mezz'oretta buona prima di essere raggiunta dai due dormiglioni.

«che ci fai qui?» mi chiese Ron, intento a stropicciarsi gli occhi assonnati.

«mi sono alzata presto, così sono venuta qui a leggere, ma Harry?» chiesi al rosso, accorgendomi della mancanza del ragazzo.

«Ha voluto alzarsi presto per esercitarsi in arrivo del Torneo, ha lasciato scritto che ci raggiungerà a pranzo. Andiamo a lezione?» aggiunse Hermione. Poggiai il mio libro e presi gli appunti della lezione dirigendomi verso l'aula di pozioni dove passai il resto della mattinata. Era ormai mezzogiorno quando il professore, salutandoci, raccolse i suoi libri ed uscì dalla stanza seguito da tutti gli alunni comprese me e Ginny che si dirigevano in sala da pranzo. Spalancai il grande portone e mi sedetti vicino ai miei tre amici, intenti a parlare di un argomento a me ancora sconosciuto.

«di che parlate?» chiesi perplessa alla riccia, sedendomi accanto a lei.

«stavamo scommettendo su che ora arriveranno oggi i gufi» mi disse facendomi rimanere ancora più confusa e perplessa di prima.

«i...gufi?» chiesi sentendomi ignorante. Da ciò che mi fu spiegato successivamente ogni mese, in un giorno prestabilito, gli studenti ricevevano posta e regali dai parenti e amici che avevano lasciato a casa, prima di partire per Hogwarts. Qualche minuto dopo le finestre della sala si spalancarono e decine di gufi volarono dentro la struttura portando pacchi, lettere e giornali. Un gufo bianco con dei dettagli grigiastri passò sopra di noi lasciando ad Harry una lettera, un secondo gufo lasciò un bigliettino a Ron e Westfalia fece capolino nella stanza lasciando due pacchi per me ed Hermione. Piuttosto sconvolta dal fatto che qualcuno avesse potuto mandarmi un regalo, scartai il pacco.

"Cara Renee, io e tua zia Yvonne abbiamo pensato che ti fosse più che necessario un vestito per un evento importante come il Ballo del Ceppo. Abbiamo pensato di spedirti questo abito, l'abito che indossò tua madre al ballo, quando frequentava Hogwarts. Speriamo che tu ti stia trovando bene alla scuola di magia e che ti godrai al massimo questa serata."

Avevo davanti agli occhi l'abito di mia madre. Era ancora ripiegato all'interno della scatola ma decisi di aprirlo in un altro luogo, non davanti a tutti, così mi rifugiai in bagno e aprì nuovamente il pacco. Un vestito rosa pastello comparve davanti ai miei occhi. Era semplicemente fantastico. Era composto da un corpetto aderente che metteva in risalto la vita, legato sul retro da dei lacci color acero che lasciavano scoperta la schiena. Attaccata al corpetto partiva una grande gonna, lunga fino ai piedi, con dei dettagli in pizzo. Sotto il vestito notai un paio di tacchi abbinati all'abito e una piccola collana molto fine e semplice, consistente in una catenina d'oro con una pietra rosata come ciondolo. Immaginai la figura esile di mia madre, con quell'abito addosso, danzare al centro della sala da ballo, col suo accompagnatore misterioso. Scacciai i pensieri dalla mia testa e andai a ritirare il vestito nella mia stanza, così da non rovinarlo, prima di tornare a tavola. Il pranzo passò in fretta e il pomeriggio fu investito per i preparativi del ballo di questa sera, permettendo a tutti gli studenti di saltare le lezioni. Ad ogni casa e ad ogni anno fu affidato un compito diverso, a me, a Ginny e a quelli della nostra età toccò, come sempre, la collaborazione con gli studenti del secondo anno.

«Allora ragazzi, oggi lavoreremo a grandi gruppi per risparmiare tempo: primo e secondo anno lavoreranno insieme, terzo anno con il quarto anno e il quinto anno lavorerà da solo dedicandosi alle faccende più veloci. I gruppi sono: Grifondoro con SerpeVerde e TassoRosso con CorvoNero.» annunciò la professoressa McGranitt prima di tornare ai suoi preparativi. Agli studenti del primo e secondo anno di Grifondoro e SerpeVerde fu affidato il buffet. Passammo tutto il pomeriggio in sala a sistemare pasticcini, preparare primi e secondi piatti e prendere le bevande più buone. Non so come sia successo e non so neanche il perchè, ma in un momento dei preparativi iniziai a parlare con Draco che mi aiutò per tutto il resto della giornata a sistemare i dolci sui vari piatti e a decorarli come ci era stato richiesto. Aveva anche preso un muffin alla vaniglia di nascosto e lo aveva diviso con me, sembrerà pur strano ma se lo si prende singolarmente, Malfoy è tutto tranne che scontroso e antipatico. Fortunatamente nessuno si accorse che io e Draco stessimo parlando insieme, nè i miei tre amici, nè tanto meno Tiger e Goyle, nè nessun altro, probabilmente troppo indaffarati coi preparativi a correre da una parte all'altra della stanza.

«Renee, vieni ad aiutarmi con i piatti?» mi chiese Harry, dopo essersi accorto del tempo passato con Draco. Guardai istintivamente il biondo, forse per paura di una qualche reazione troppo esagerata a causa dell'odio nei confronti di Potter.

«Sto aiutando Draco coi dolci, più che altro perchè è da solo e se no non finiamo più. Chiedi a Ginny che ha appena finito di impiattare i secondi e non ha nulla da fare» gli dissi. Mi dispiaque parecchio di aver "rifiutato" in quel modo Harry, ma ancora non avevo parlato con Draco ed avevo aspettato tutto il pomeriggio per farlo. Dopo due orette, alle sei di sera circa, finimmo tutti i preparativi e ci fu concesso di andarci a preparare per il ballo che sarebbe iniziato alle 21,00. Quando tutti furono usciti dalla stanza fermai Draco per chiedergli un' ultima cosa.

«Ehi posso farti una domanda?» chiesi un po' titubante.

«Non pensare che perchè abbiamo passato un pomeriggio "insieme" ora siamo amici, ma chiedi pure» mi disse, tornando il Draco scontroso che conoscevano tutti. Che aveva capito? Non volevo avere nulla a che fare con lui, solo sapere il perchè di quelle azioni di salvataggio.

«No, ma che hai capito, volevo soltanto sapere come mai tu mi...va beh sai ciò che hai fatto, con i Dissennatori ecco» dissi tutto d'un colpo. In quel momento entrò Hermione, probabilmente dopo essersi accorta della mia mancanza.

«Renee che ci fai qui? Muoviamoci o non faremo in tempo a prepararci e inoltre devi ancora farmi vedere il tuo vestito» disse eccitata prendendomi stretto un braccio e trascinandomi fuori dalla stanza, senza neanche accorgersi del biondo. Ancora una volta era riuscito a sfuggire alle mie domande, ma questa situazione non sarebbe durata ancora molto.

Unforgettable. //Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora