Capitolo 15

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David

Le prime luci dell'alba mi svegliano, ed io sorrido ripensando al bel sogno che ho fatto.

Ho sognato di baciare Sarah, l'unica cosa bella della mia vita, e di dormire con lei.

Giro la testa, qualcosa mi ostacola nei movimenti. E trovo proprio la protagonista del mio bellissimo sogno, addormentata tra le mie braccia serenamente.

E ricordo. Non è stato un sogno: è stato tutto vero, tutto maledettamente vero, e mai la realtà è stata così bella.

Resto inebetito a guardarla dormire, il modo in cui è stretta a me mi fa impazzire. Però purtroppo devo andare: a breve si sveglieranno sua zia e suo cugino, e non posso farmi vedere nel letto di Sarah.

Con un sospiro mi alzo, cercando di non svegliarla e le scrivo un bigliettino, che lascio sul cuscino accanto alla sua mano; le do un leggero bacio sulla guancia e poi mi calo giù dalla finestra.

A casa tutti dormono, così vado in camera mia e ripenso alla sera precedente: è stato tutto così dannatamente perfetto, e credo di non essermi mai innamorato così.

Perché sono certo che è amore, quello che provo per Sarah. La amo e la voglio per me. E gliel'ho detto.

Ora aspetto solo che lei molli quel coglione di Brown. E lo farà presto, perché anche lei mi ama.

<<Ma dove ti eri cacciato?>> mi chiede Susan, quando, un paio d'ore più tardi, scendo in cucina a fare colazione.

Lei ha il volto tirato di chi ha dormito poco: si sarà ritirata tardi questa notte.
<<Non temere per me>> le dico, versandomi un po' di caffè.
In cucina entrano i gemelli. <<Roy?>>
<<A lavoro>> risponde Susan. <<Torniamo a te: dov'eri stanotte?>>

Sospiro. Odio quando fa l'insistente, come ora. Però lo fa perché mi vuole bene.

<<Devo confessarvi una cosa>> dico. E racconto loro di Sarah, di come mi abbia conquistato con i suoi occhi profondi fin dal primo giorno, in cui le risposi male.

Racconto di quando l'ho portata a svagarsi, a divertirsi, di come siamo diventati amici nell'ultimo periodo. E di quanto la ami.

<<Non potevamo essere solo amici. Non ho scelto di innamorarmi io di lei. È successo e basta>> concludo, con un sospiro.

Susan sorride teneramente e viene ad abbracciarmi. <<L'ho saputo fin dal primo momento in cui ti ho sorpreso a guardarla.>>
La guardo interrogativo, e lei mi risponde: <<Sono una ragazza e sono tua sorella. Mi accorgo di certe cose.>>
<<Quindi Dave è cotto dell'americana>> dice Abel, fischiando.

Sorrido. <<Esatto.>>
<<Ma non è fidanzata con Brown?>> chiede Sean, aggrottando la fronte.

Stringo i pugni e mi rabbuio.
<<Lei non lo ama. Lo lascerà>> ribadisco.
<<Te l'ha detto lei?>> mi chiede Susan.

Dico di no, e lei sospira. <<Sicuro che ti ricambi?>>

Il dubbio si insinua nella mia mente. Certo che è innamorata di me. Ha ricambiato il bacio e ha preteso che dormissi con lei.

<<E se non lo è, la farò innamorare>> ribatto con sicurezza.
E ci riuscirò. Sempre che ce ne sia bisogno.

Poco più tardi risalgo in camera e mi ritrovo a pensare a lei. Si sarà già svegliata? Avrà letto il biglietto? Cosa avrà pensato?

Il flusso dei miei pensieri prende una piega pericolosa, e mi trovo a pensare a Shirley.

Anche lei avrebbe avuto una bella adolescenza, un ragazzo, tanti amici, se solo non fosse stata rapita...

Ora sarebbe qui a consigliarmi, a gioire con me della mia conquista, sarebbe amica di Sarah...scommetto che andrebbero d'accordo, la mia dolce sorellina e il mio amore.

La troverò. La troverò e saremo felici.

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