CAPITOLO 3

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Crocus. Bar Sun.
Un'ora prima.


Per festeggiare la vittoria ottenuta quel giorno ai Grandi Giochi Magici, alcuni membri di Sabertooth, tra cui i Draghi Gemelli e Yukino, si erano recati al Bar Sun per concedersi qualche boccale di birra da bere nell'atmosfera allegra e gioviale che vi si respirava. Seduto al bancone il master di Sabertooth, Sting Eucliffe, osservava i suoi compagni ridere e scherzare come mai li aveva visti fare prima della scomparsa del precedente master. Finalmente erano riusciti a creare una Gilda degna di questo nome e in qualità di Master aveva deciso di partecipare ai Grandi Giochi Magici per mostrare a tutta Fiore il volto della nuova Sabertooth.
«A cosa stai pensando?» La voce di Rogue destò Sting dai suoi pensieri.
«A quante cose sono cambiate in pochi anni.» Gli rispose quest'ultimo portandosi il bicchiere alle labbra.
Rogue restò in silenzio per qualche istante, spostando lo sguardo da colui che considerava alla stregua di un fratello ai compagni che stavano festeggiando la vittoria conseguita quel giorno.
«Hai ragione.» Disse con un sorriso mentre sollevava il proprio bicchiere.
«Chissà che cosa direbbe Natsu se ci vedesse ora, sono sicuro che...» iniziò Sting quando la porta del bar si spalancò con un baccano tale che tutti i presenti si immobilizzarono, voltandosi verso l'entrata. Un giovane se ne stava in piedi sulla soglia, le mani poggiate sugli stipiti, la sciarpa bianca che ondeggiava per lo spostamento d'aria e l'espressione furente.
«PERCHE' DIAMINE NON ERAVATE IN ALBERGO?!» Urlò Natsu entrando come una furia e dirigendosi verso l'unica persona che gli interessasse, ignorando tutto il resto. «Yukino!» esclamò afferrandola per le spalle. «Dov'è?»
«Na...Natsu-san?» Balbettò la giovane maga incredula «Sei davvero tu?»
«Rispondimi Yukino! Dimmi dov'è?» chiese nuovamente il Dragon Slayer di fuoco aumentando la presa sulle spalle della ragazza, scuotendola.
«Allontanati da lei, Natsu» Intervenne Sting una volta ripresosi da quella comparsa improvvisa. Gli afferrò il polso così da farlo allontanare dalla maga. Quest'ultima rimase immobile sul posto mentre Natsu indietreggiava dopo aver rivolto un'occhiataccia a Sting.
Anche Rogue iniziò ad avvicinarsi al trio, consapevole della tensione emanata dal nuovo arrivato.
«Natsu! Non avevamo detto di mantenere la calma?» Lo rimproverò Happy mentre atterrava su un tavolo vicino. «Ragazzi che bello rivedervi! Yukino mi dispiace ma la poca pazienza di Natsu è andata in fumo non appena ha scoperto che non eravate in albergo» spiegò il piccolo Exceed.
Nessuno di loro gli prestò particolare attenzione intenti com'erano a fissare Natsu che, irrequieto, aveva iniziato a camminare avanti e indietro passandosi di tanto in tanto la mano tra i capelli nel tentativo di calmarsi. Il mago sapeva bene che non era giusto comportarsi in quel modo ma la sensazione che il tempo gli stesse scivolando via dalle mani si acuiva di secondo in secondo.
«Né Natsu ma si può sapere che fine avevi fatto? E cosa vuoi da Yukino?» gli domandò Sting.
Dal momento che il mago non accennava a rispondere, intervenne Happy. «Quando siamo tornati a Magnolia abbiamo scoperto che la Gilda si era sciolta e stiamo cercando di ricostruirla!» Dichiarò con entusiasmo.
«Ricostruire Fairy Tail?» esclamò Yukino, l'espressione raggiante per la notizia.
«Aye. Però ci occorre il tuo aiuto.» Le rispose Happy guardandola negli occhi implorante.
«Ma certo che vi aiuterò Happy!»
Rincuorato dalla risposta affermativa della maga l'Exceed fece la domanda per cui erano giunti a Crocus. «Dobbiamo trovare l'Incappucciato.»
A quel nome, l'espressione dei presenti cambiò facendosi più scura, rigida. Un cambiamento che non sfuggì agli occhi di Natsu che si bloccò rivolgendosi poi a Yukino. «Sappiamo che ti sei scontrata con lui. Abbiamo sentito delle voci secondo cui l'Incappucciato sarebbe stato visto con una persona che assomiglia a Loki. Se troviamo lui, allora troviamo anche Lucy. Quindi...dov'è?»
Silenzio.
«Allora?» Chiese nuovamente ma questa volta non vi era più traccia dell'impazienza mostrata prima. No. Ora si scorgeva la furia di un drago pronto a scatenarsi al primo segnale.
Natsu notò Yukino abbassare lo sguardo, le labbra tirate come se fosse timorosa di parlare, di rivelare una verità che mai avrebbe voluto pronunciare.
Fu Sting a parlare e ad attirare l'attenzione del Dragon Slayer. «In tutto questo tempo non sei affatto cambiato vero Natsu? Ti sfuggono sempre le cose più ovvie.»
«Parla chiaro testa a punta. Non mi va di giocare.» Ringhiò tra i denti Natsu.
«Giocare?» Sting scosse la testa con un sorriso triste sulle labbra. «Vorrei che fosse davvero un gioco, Natsu, ma non lo è. Non sappiamo dove sia l'Incappucciato ma conosciamo la sua identità.» Fece una pausa prima di continuare. «E se ci pensi bene dovresti saperla anche tu.»
«No.» mormorò piano il mago, gli occhi spalancati. Non è possibile pensò.
«Sì» continuò imperterrito Sting, l'espressione seria. «Lo hai detto tu stesso che la persona vista insieme a quel mercenario assomiglia a Loki no? E sai cosa è successo quando Yukino è stata attaccata? LE HA RUBATO LE CHIAVI D'ORO!»
Lo sguardo di Natsu saettò alla maga, sussultando nel vedere una lacrima scorrere solitaria sul suo volto pallido.
«Non è vero. Lei non lo avrebbe mai fatto!»
Lei.
«NO!» Si gettò urlando contro Sting sferrandogli un pugno infuocato e facendolo volare di qualche metro.
Anche Rogue cercò di intervenire ma, come il suo compagno, subì la collera di Natsu finendo gettato contro il muro.
In quel momento nulla sembrava far breccia nella mente del Dragon Slayer. Il pensiero che l'Incappucciato fosse in realtà la sua compagna, la sua Lucy, non lo aveva mai sfiorato e anche ora, nonostante le parole di Sting, si rifiutava di crederlo.
Natsu stava rilasciando troppo potere e neppure le lacrime e le preghiere di Happy di fermarsi riuscivano a toccarlo nello stato in cui era. Se continuava così presto avrebbe raso al suolo tutto.
Sting, rialzatosi, si lanciò contro Natsu. Fu uno scontro senza esclusione di colpi. Benché i due Dragon Slayer non stessero combattendo alla massima potenza la velocità dei loro colpi non dava la possibilità agli altri membri di Sabertooth di poter intervenire. Lo stesso Rogue fu costretto a restarne fuori nonostante fosse evidente la superiorità del mago di fuoco. Era decisamente molto più forte rispetto all'ultima volta che si erano incontrati.
«DEVI DIMENTICARLA» Urlò Sting mentre cercava di evitare una fiammata di Natsu.
«MAI! LUCY FA PARTE DI FAIRY TAIL!»
«VI HA TRADITI! HA TRADITO TUTTI NOI!»
«STAI ZITTO! TU NON LA CONOSCI!» Urlò di rimando Natsu affondando un pugno nello stomaco dell'avversario piegandolo in due.
Stava per sferrare un altro colpo quando la voce di Yukino lo bloccò. «E tu la conosci?»
A quelle parole, Natsu si diresse verso di lei, lasciando l'avversario a terra privo di sensi. Rogue si spostò al fianco della maga, pronto a prendere il posto del fratello contro Salamander, ma non fu necessario. Natsu si fermò a pochi passi di distanza. «Che vuoi dire?» ringhiò.
Nonostante il forte calore emanato in quel momento dal corpo del mago, segno che la sua collera era tutt'altro che placata, Yukino restò salda sul posto, l'espressione seria. «Esattamente quello che ho detto. Dici che noi non la conosciamo, che lei non può essere il mercenario di cui si sente parlare. Ma tu la conosci?»
«Certo che la conosco!» Rispose indignato Natsu. Lui era la persona più vicina a Lucy. «Siamo sempre stati insieme fin dall'inizio, da quando ci siamo incontrati ad Hargeon»
«Stare insieme non significa necessariamente conoscere una persona.» insistette Yukino.
«Si invece. Con Lucy abbiamo condiviso un sacco di cose. Missioni, risate, lacrime. Lei è una di noi. Una compagna. Un'amica. Non l'abbandonerò mai!» Dichiarò Natsu, gli occhi che bruciavano di determinazione.
«Non lo hai forse già fatto?»
Quelle parole lo colpirono più di mille pugni.
«Non hai forse deciso di lasciare la Gilda senza dire nulla?» Continuò Yukino con una strana espressione sul viso. «L'hai abbandonata senza alcuna esitazione.»
«Non sarebbe stata sola... c'era la Gilda con lei.»
«Ma la Gilda si è sciolta.»
«Non lo sapevo!»
«Ma se la conosci bene come dici....puoi immaginare cosa può aver provato no? Prima viene abbandonata da te, poi da quella che è diventata la sua unica famiglia. È rimasta sola.»
«No...io...» La sicurezza di Natsu iniziò a vacillare mentre le parole di Yukino si facevano strada nella sua mente ma soprattutto nel suo cuore.
L'ho davvero abbandonata?
Vedendo l'espressione confusa dell'amico, Happy decise di intervenire in sua difesa. «Sono tutte bugie! Le abbiamo scritto che saremmo tornati!»
Tutti si meravigliarono nel sentire la maga emettere una risata di scherno. Non lo aveva mai fatto. «Secondo te vale come una spiegazione un biglietto con due righe dove dicevate solo che sareste tornati dopo un anno? Cosa che, tra l'altro, non avete fatto.»
«Ma noi volevamo diventare più forti!» Insistette il piccolo Exceed.
«LEI AVEVA BISOGNO DI VOI!» urlò la maga, esprimendo infine i suoi veri sentimenti. «Sapete benissimo cosa ha sofferto in passato Lucy-san. Ha subito una perdita dietro l'altra. Suo padre...Michelle...poi durante la battaglia contro Tartaros è stata costretta a sacrificare la sua chiave d'oro per salvarvi...ha dovuto sacrificare il suo legame con Aquarius! Avete una vaga idea di quello che può aver provato? Poi la sua famiglia l'abbandona e resta di nuovo sola.» Concluse la maga a voce bassa, gli occhi velati di tristezza.
«Come fai a saperlo?» le chiese Natsu con un filo di voce. Sembrava come svuotato e la collera che lo aveva animato fino a poco prima, svanita nel nulla.
«Cosa?» domandò Yukino.
«Come fai a sapere cosa ha provato Lucy... come si è sentita...» Natsu si costrinse a chiederlo perché in quel momento l'unica cosa che gli era chiara era il dolore al petto che sembrava volerlo dilaniare.
«Io e Lucy-san ci siamo sempre tenute in contatto,» iniziò a spiegare Yukino. «Non appena ho saputo dello scioglimento di Fairy Tail mi sono recata a Magnolia. Lei era...» s'interruppe e a Natsu quella pausa sembrò contenere tutto il dolore e la sofferenza di Lucy. Strinse i pugni mentre aspettava di conoscere il resto.
«Spezzata. Vuota» Intervenne Sting che nel frattempo si era ripreso e avvicinato al gruppo. «E' l'impressione che ho avuto quando siamo andati a riprendere Yukino.»
«Sì. Nonostante mi avesse accolta con un sorriso i suoi occhi erano completamenti spenti. Ogni mattina compiva i soliti gesti in maniera automatica cercando di comportarsi come se nulla fosse ma vedevo i segni delle lacrime, la sua mancanza di vitalità. Spesso se ne stava seduta sul letto con lo sguardo perso a fissare la finestra. Lei...lei non era più la stessa Natsu-san. Era come se qualcosa si fosse irrimediabilmente spezzato dentro di lei.»
Ogni parola era una pugnalata al petto del Dragon Slayer. Era accaduto proprio quello che si era ripromesso di non permettere mai più. Tuttavia...possibile che una cosa simile potesse averla cambiata così tanto?
«Certo che una cosa del genere può cambiare una persona!» Rispose uno Sting furente.
Evidentemente Natsu doveva aver espresso a voce quel suo ultimo pensiero.
«Sola, abbandonata da tutti, senza poter contare più sull'appoggio di nessuno. Pensavi forse che a Lucy non le sarebbe importato nulla della tua partenza improvvisa e ti avrebbe accolto poi a braccia aperte?»
Il silenzio del mago fu più eloquente di qualsiasi risposta.
«Tu non ci hai pensato proprio vero? Non ti è importato nulla.» Lo accusò Sting.
Il tono con cui furono pronunciate quelle parole riaccesero lo spirito combattivo di Natsu. «Certo che ci ho pensato! Ma dovevo diventare più forte!»
«Sei sempre stato uno dei maghi più forti che io conosca! Non ti bastava?»
«Non lo ero abbastanza! Igneel è morto davanti ai miei occhi. Non sono stato capace di aiutarlo! Ho permesso ai miei compagni di restare feriti! Ho permesso a Lucy di restare ferita!»
Sting afferrò Natsu per il colletto del gilè nero smanicato. «Mi stai forse dicendo che sei partito per proteggerli?» disse a denti stretti Sting. «Stronzate! Sei stato solo un fottuto egoista che ha lasciato i suoi compagni indietro.»
Natsu si liberò facilmente dalla presa per afferrare a sua volta il Dragon Slayer di luce. «Tu. Non. Sai. Niente.» gli ringhiò contro. Lingue di fuoco che fuoriuscivano dalla bocca.
«Se ti importava davvero di loro li avresti avvertiti con più di un semplice biglietto. Avresti permesso loro di accompagnarti. Sei tu che mi hai insegnato che avere un legame rende più forti.»
«Dovevo farlo da solo. Non potevo vederli.»
«Perché?» insistette Sting.
«Proprio perché sapevo che sarebbero voluti venire con me. Erza, Gray...perfino quel ferrovecchio.»
«Ti avrebbero aiutato.»
«Dovevano restare alla Gilda. In caso di guai ci sarebbero stati loro a difenderla.»
«Avevi così poca fiducia nella tua gilda? Pensavi che senza una manciata dei suoi membri sarebbe stata in difficoltà?»
«ORA BASTA!» Urlò Natsu mentre tirava un pugno a Sting. «Dovevano restare a proteggere Lucy!»
«Lucy?» disse stupito il Dragon Slayer di luce mentre con il dorso della mano si ripuliva il mento da un rivolo di sangue. «L'hai abbandonata senza voltarti indietro e ora vorresti farmi credere che lo hai fatto per lei? Per proteggerla?»
«Smettila Sting. Non provocarmi oltre o giuro che non mi tratterrò oltre.»
«Perché? Potevi portarla con te se avevi paura per lei.»
«Non potevo»
«Perché?»
«Perché sarebbe stato troppo pericoloso.»
«E allora? L'avresti protetta tu.»
«Non potevo rischiare.»
«Perché?»
«DANNAZIONE PERCHE' LEI E' TROPPO IMPORTANTE PER ME!» Urlò a pieni polmoni Natsu. È questa la verità, pensò rendendosi conto solo in quell'istante del vero motivo per cui fosse partito senza incontrarla. Sapeva che se l'avesse vista la sua risolutezza sarebbe venuta meno. Si era nascosto dietro migliaia di motivi diversi ma quella era la pura e semplice verità. Era riuscito a sopravvivere al dolore infertogli nuovamente dalla scomparsa del padre ma trovare una Lucy a terra, ferita gravemente...lo aveva scosso in una maniera che non era esprimibile con le parole. Per questo era partito. Per diventare talmente forte da non permettere a niente e a nessuno di ferire ciò che per lui importante.
«Dunque è questa la verità,» mormorò uno Sting sorpreso. «In realtà tu...»
BOOOOOOM
Il master di Sabertooth non riuscì a completare la frase che si sentì il rombo di un'esplosione. Subito i presenti uscirono fuori dal bar, ormai quasi completamente distrutto, restando per un attimo disorientati alla vista delle esplosioni che stavano distruggendo una sezione del castello.
Un odore in particolare infiammò il sangue di Natsu. Un odore che avrebbe sempre riconosciuto tra mille, anche a distanza di anni.
«HAPPY!» Urlò all'Exceed mentre correva verso l'edificio. L'amico capì al volo cosa volesse il compagno e lo prese al volo.
Erano ormai quasi arrivati quando videro precipitare due persone, di cui una dai lunghi capelli biondi.
«NOOO! LUCYYYYYYYYYY!!!!!» Urlò con quanto fiato aveva in gola, disperato nel rendersi conto che non sarebbe riuscito ad arrivare in tempo. Poi durante la caduta apparve un cerchio magico e le due figure scomparvero nel nulla.
«LUCYYYYYYYYYYYYY!!!!!»


Note Autrice

Rieccomi qua ^^
Un capitolo tutto dedicato al nostro Dragon Slayer ;) Vi è piaciuta la reazione di Natsu? Fatemi sapere cosa ne pensate gente così da poter migliorare la storia ^_^

A presto 
By Lucia

Fairy Tail : La caduta di una stellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora