Capitolo 16

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Al mattino, la luce opaca del sole coperto dalle tipiche nuvole londinesi entrò nella camera del Conte Phantomhive, egli si svegliò con una piccola smorfia disegnata sul viso e si ricordò di aver occupato il letto la notte prima.
 Non si alzò subito, gli piaceva molto quella sensazione di soddisfazione che provava dopo aver dormito quanto bastava da farlo ricaricare.
"Altri cinque minuti" pensò accoccolandosi sul materasso e tirandosi le coperte fino alla testa.
L'orologio a pendolo suonò, cosa che lo fece irritare un po' ma non si mosse.
La porta si aprì e dei passi si avvicinarono al letto -:Bocchan:- lo chiamò pacatamente il maggiordomo-:Deve alzarsi e prepararsi:-. Sebastian ricevette un mugugno come risposta ma il Conte si alzò subito dopo.
-:Sai? Una bella colazione con brioche alla crema e del thè non sarebbero male come colazione:- disse il Conte con un espressione un po' spensierata, in più, i capelli spettinati e il pigiama stropicciato gli davano un aria un po' scema.
-:Comprendo bene il suo desiderio Bocchan, peccato che adesso sia una semplice utopia:- puntualizzò il maggiordomo con un tono un po' ironico, in fin dei conti, il suo padrone, anche se demone, restava pur sempre un umano, e questo spesso lo divertiva.
Il Conte scese dal letto, si lavò il viso e la bocca e poi si vestì, nel mentre, Sebastian procurò carta e penna per formulare il rapporto riguardo il risolvimento dell'indagine e preparò la carrozza con i cavalli.
Phantomhive si mise subito al lavoro, riportò sul foglio tutto ciò che era successo il giorno prima e firmò quello che ormai era diventato un documento ufficiale.
-:Cosa abbiamo in programma oggi Sebastian?:- chiese il Conte dopo aver riletto il rapporto.
-:Dobbiamo solo andare a Londra e consegnare il documento al Conte Moonlight, dopo di che non c'è nessun'altro compito che l'attende:- rispose il maggiordomo.
-:Bene, allora, se hai già preparato i cavalli è meglio muoversi:- annunciò il Conte.
-:Hmm, posso chiederle perché sta cominciando a fare uso dei cavalli? Non ne abbiamo bisogno per spostarci, ne lei e ne io:-
-:Abbiamo fatto male ad usare il nostri poteri per muoverci da un posto all'altro, James è un demone dai sensi abbastanza forti e farci scoprire solo per una corsetta è qualcosa che mi farebbe infuriare, d'ora in poi useremo la carrozza e faremo come tutti gli altri, useremo la nostra velocità solo quando ne avremo davvero bisogno.:-
Ingegnoso da parte del Conte, anche se dal suo punto di vista era una cosa talmente elementare che si chiese perché non ci avesse pensato prima.

Il viaggio verso l'abitazione di Moonlight durò davvero molto, il Conte si annoiò talmente tanto da addormentarsi appoggiato sul vetro dello sportello e quando Sebastian prendeva una buca, finiva per sbattere la testa sul finestrino. All'arrivo si sentì come benedetto, ma nonostante gli svantaggi che la carrozza presentasse, egli era disposto a tutto pur di non svelare la sua identità.
I due si fermarono all'ingresso della magione e aspettarono di essere accolti dal padrone di casa, il quale li accolse calorosamente e li fece accomodare.
Nella sala da thè, si presentava ogni genere di dolce appena aperta la porta della stanza.
L'ospite venne invitato a sedere e Moonlight prese del thè, lo offrì prima a Phantomhive, il quale accettò un po' irritato quella bevanda ormai nauseante, e poi si mise a sorseggiare tra battuta e l'altra.

-:Bene:- disse il Conte Moonlight,-:Sono davvero curioso di sapere cosa hai scoperto ieri, sai ci sono rimasto un po' male dopo che mi hai abbandonato in quel modo collega, ma prima:- disse il biondo con tono allegro -:voglio dirti una cosa al riguardo, credo che sia un punto chiave di quest'indagine:- continuò.
-:E sarebbe?:- chiese il Conte che non si lasciò sfuggire un ghigno.
-:Ieri notte ho indagato fino allo sfinimento, ho riletto tutti i documenti e analizzato ogni prova che abbiamo trovato e sono arrivato alla conclusione che tutto questo non è opera di qualcuno a cui piace mutilare la gente per divertimento, anzi credo proprio che il mondo dell'occulto sia la causa di tutto questo, voglio dire, tutte le vittime hanno ricevuto lo stesso trattamento e ogni violenza da loro subita e stata fatta con precisione, fin troppa per essere un semplice atto omicida che avrebbe presentato delle irregolarità.:- disse con una voce insolitamente seria.
Phantomhive non parlò per un paio di secondi, osservò il collega con l'occhio scoperto e sospirò.
-:Sebastian, il rapporto:- ordinò.
-:Yes my lord:-, il maggiordomo tirò fuori una busta di carta dalla giacca e la consegnò al proprio padrone.
-:Voglio essere sincero con te Richard, all'inizio non mi sei piaciuto nemmeno un po' e non mi riferisco al tuo modo di fare rumoroso e caotico, bensì al modo in cui tu ti sei presentato a me:- si fermò un attimo e rigirò la busta tra le mani un paio di volte, come se in quel momento tenere sulle spine il suo socio fosse la priorità della visita, poi riprese a parlare-: Hai fatto la figura dell'incompetente ma ,nonostante questo, ho accettato la tua collaborazione poiché il fatto che tu sia il Cane da guardia della Regina deve avere una ragione plausibile, e oggi, tu mi hai dato la risposta a quel "perchè":-
James stava quasi per perdere i controllo, come osava un uomo a caso rivolgersi in quel modo al padrone? Se non fosse per Richard e Sebastian, avrebbe fatto fuori Ciel Phantomhive senza troppi giri di parole.
Forse Moonlight sembrava stupido, ma questo era solo il suo modo di approcciarsi alle persone e alle situazioni che gli si presentavano, certo essere insultato lo aveva irritato ma questo non gli fece perdere le staffe -:Che vuoi dire?:- gli chiese quindi appoggiando la testa su una mano.
-:Voglio dire che mi hai sorpreso, il che non accade spesso sai? risolvere un caso solo analizzando delle scritte e delle foto, senza il completo bisogno di indagare sulla scena del crimine è qualcosa che credo solo in pochi riescano a fare.:-
Richard alzò su un sopracciglio, a quanto pareva il Conte Phantomhive si stava complimentando con lui, cosa al quanto inaspettata.
-:Tuttavia..:- continuò Ciel che smise di rigirasi la busta tra le mani e la diede al collega -:hai fatto un leggero ritardo, ma penso che sia irrilevante in questo momento:-.
Richard era confuso, ma di che stava parlando?
Il Conte Phantomhive si alzò da dove era seduto e si fece aprire la porta da Sebastian.
-:Se lo ritieni necessario modifica quello che ti pare almeno adesso potrai pensare alle nozze, mancano tre giorni se non sbaglio:- detto questo, Ciel e Sebastian ringraziarono per l'ospitalità e se ne andarono.
Richard aprì la busta e ne lesse il contenuto, dentro c'erano anche delle foto che confermavano la presenza delle persone che sarebbero state sacrificate e dei preti neri, tutte scattate da posizioni ben nascoste.
Il Conte Moonlight era amareggiato, non disse una parola, non si espresse in nessun modo tranne che con un sorriso. Sospirò rumorosamente.
-:James, non so te ma ora mi è venuta voglia di spaccargli il- :-
-:Padrone, quante volte la devo intimare di non usare delle espressioni tanto volgari? Non siete più un vagabondo:-
Richard fece segno di perdono e si mise a lavoro. -:Ciel Phantomhive, mi hai insultato più e più volte e ti ho tollerato fino all'ultimo, anche la mia pazienza ha un limite, se vuoi giocare allora giocheremo, ma d'ora in poi le regole le farò io:-

Kuroshitsuji/Black Butler-Il tempo passa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora