My First True Love

This is the prologue

Mettetevi comodi, si comincia.👇🏻

Da qui, si parte.
Questo è il prologo.

Dedica 🖊️

A voi inguaribili romantiche,
Che avete vissuto il vostro primo amore, credendo fosse per sempre...
e invece, era solo per una stagione.
Siete nel posto giusto.

Amber
🖊️🗒️

«Signorina Rose, che cos'è questo scarabocchio?», la professoressa di fisica osserva il disegno sul mio quaderno.

Scuoto la testa e cerco di chiudere il quaderno ma le sue mani ci arrivano più velocemente. Prende il quaderno e lo analizza con gli occhi leggermente socchiusi.

Deglutisco.

Perché lo "scarabocchio", come lo chiama lei, è un ritratto piuttosto creativo della professoressa di letteratura inglese.

Beh, potrebbe capirlo dato che vicino ho scritto il suo nome.

Beh, sì. Questo potrebbe essere un problema gigantesco.

«Questa è la professoressa Kirk, o mi sbaglio?»

Immagino di sì, dato che c'è il suo nome.

Annuisco senza rispondere.

La professoressa sospira e mi restituisce il quaderno. La classe cala nel silenzio ma tutti gli occhi sono puntati su di me.

«Il preside ti sta aspettando», sorride meschina e con quel sorrisetto fastidioso a incurvarle le labbra.

Sospiro e mi alzo dal mio bianco. Non guardo in faccia nessuno e mi muovo fuori dall'aula.

La Word High School ha tutte le carte in regola per diventare la scuola peggiore che abbia mai frequentato. E anche l'unica.

Da quando ci siamo trasferiti, otto anni fa, e siamo arrivati a Carson City, una piccola cittadina nel Nevada, la mia vita non è stata più la stessa.

Cammino fino all'ufficio del preside Scott ma le mie gambe si bloccano appena vedono che c'è qualcun'altro ad aspettarmi insieme a lui.

I miei genitori. Emerson e Florence Rose sono quella che io chiamo la famiglia oppressiva. Controllano ogni singola cosa nella mia vita da quando sono nata. Tuttavia, non hanno tutti i torti.

Durante questi tre anni di liceo, a stento ho rivolto la parola a qualcuno. Tutti, ormai, si tengono alla larga da me.

Dicono che faccio paura.

Mi faccio forza e chiudo la mano attorno alla maniglia della porta. Entro e rimango in piedi, le braccia dritte e i piedi incollati al pavimento.

Il preside Scott bofonchia qualcosa e si alza in piedi, sistemandosi la cravatta stretta attorno al colletto.

«Siediti, Amber»,  sorride con indifferenza.

Sbuffo e mi siedo in mezzo ai miei genitori che continuano a fissami.

Per uno scarabocchio, tutte queste storie?