Non riuscivo a dormire.Mira era rannicchiata accanto a me, il respiro regolare, il viso rilassato nel sonno.
Sembrava così pacifica, così inconsapevole del disastro in cui eravamo finite.
E io invece ero sveglia, con la mente che correva a mille all'ora e il corpo ancora troppo teso per rilassarsi.
E tutto per colpa di quel maledetto idiota di Cayden.
Strinsi i denti, frustrata.
Cosa diavolo mi aveva preso?
Perché avevo lasciato che mi baciasse?
Perché, peggio ancora, gli avevo dato corda?
Era stato il momento?
L'atmosfera?
O ero solo diventata completamente scema?
Maledizione, Cayden era l'ultima persona al mondo con cui avrei voluto condividere qualcosa del genere.
Arrogante, insopportabile e anche, purtroppo assurdamente bello. Peccato che la bellezza non compensasse il fatto che fosse un'adorabile, irrecuperabile testa di cazzo.
Sospirai, chiudendo gli occhi per un momento, cercando di scacciare quei pensieri dalla mia mente.
Avevo questioni più importanti a cui pensare, cose che non riguardavano la lingua di Cayden o le sue mani che sapevano esattamente dove toccare...
No.
Stop.
Basta.
Mi voltai nel letto, cercando di concentrarmi su altro.
Sulle informazioni che avevamo trovato.
Le tre chiavi furono separate per ordine del primo re.
Nessuno deve trovarle.
Avevo riletto quella frase nella mia testa almeno cento volte.
E poi c'erano gli indizi:
Una sotterrata nelle ombre del tradimento.
Una custodita nel cuore stesso del potere.
Una nascosta tra i simboli della luce.Mi morsicai il labbro.
La prima chiave... nel cuore dello stesso potere.
Che significava? Un luogo legato alla corte? O qualcosa di più metaforico? E quella nel cuore del potere?
«Potrebbe riferirsi al trono,» aveva detto Cayden.
«O alla sala del consiglio... o forse a qualcosa di più simbolico.»
Aveva ragione.
Se c'era un posto che rappresentava il cuore del potere, era la sala del trono.
Il pensiero mi tenne sveglia ancora per un po'.
La curiosità mi rodeva dall'interno, un tarlo che non voleva lasciarmi in pace.
Non avrei trovato pace fino a quando non avessi almeno provato a cercare.
Aprii gli occhi e fissai il soffitto per un lungo istante.
Poi, lentamente, mi sollevai su un gomito e mi girai verso Mira.
Doveva avere sogni bellissimi, a giudicare da come dormiva beata.
Il viso, nonostante fosse un po' nascosto dai suoi boccoli dorati, era sereno, rilassato.
Ma poi abbassai lo sguardo e mi venne da ridere.
Per quanto di giorno mia sorella potesse sembrare una creatura graziosa e delicata, di notte era un vero disastro.

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The prince of shadows: A light in the dark
FantasyIn un regno sotterraneo dove il destino di ogni individuo è legato alla luce di misteriose creature, Mireya Roskin è una giovane donna che vive nell'ombra, senza poteri e con il sogno di scoprire cosa si nasconde oltre le mura di Eclipsia. Quando vi...