Sabato 31 ottobre 2020

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Emma incontra Jasmy davanti al bar dove si vedono spesso. L'amica la saluta con un sorriso, ma il suo sguardo attento capisce subito che qualcosa non va. È Halloween ma Emma sembra proprio non essere interessata a festeggiare quel carnevale horror.

«Che succede? Hai la faccia di chi sta per dire qualcosa di drastico» la anticipa, guardandola negli occhi.

L'interessata prende un respiro profondo, poi si lascia cadere in una sedia vicino al fungo per il riscaldamento.

«Non mi sento a posto, sento questa ansia che fino a poco tempo fa non avvertivo in questo modo. E non riesco a concentrarmi. E butto un sacco di tempo. E sento tutte le persone lontane.»

«Anche io?» chiede Jasmy, forse più per sdrammatizzare.

«Non parlo di te, parlo in generale di chi ho attorno, che sento comunque lontano da me.»

«E quindi? Andrai da una psico?»

«No. Anche se forse dovrei. In realtà, prima di andarci, sto ripensando a tutto: alla scuola, al futuro, anche al mio rapporto con i social.»

«Che intendi con "rapporto coi social"? Vuoi aprire veramente Onlyfans? Monella!» ridacchia Jasmy.

«Manco morta, anzi, ogni singolo giorno penso di chiudere tutto.»

Jasmy la guarda per un momento.

«Chiudere tutto?»

«I social, Insta e tutto.»

L'amica sospira e replica «Sono scelte. Ma non ha molto senso, per me. Puoi anche chiuderli, ma il mondo non cambierà. Se le persone pensano che tu sia finta, continueranno lo stesso. Ti rimarrebbe l'ipocrisia di non vederlo scritto nero su bianco.»

«Da leoni da tastiera, pronti solo a ferirti.»

«Non conta. I leoni da tastiera esprimono un sentimento che molta gente ha: guarda Emma, è una maledetta figa, le basta andare online e fa views! e fa follower! 'sta stronza che non sa fare nulla! Un sentimento stupido, un'invidia senza senso, ma che esiste.»

«Ma io non ne posso più. Cazzo, dico altro, dico cose serie, parlo del futuro, non sto a fare shaky shaky bum agitando le tette! E i commenti sono "Apri Onlyfans". E sai qual è la cosa peggiore? Che io li prendo in considerazione, dedico anche del tempo a leggere queste cose, e queste cose comunque influenzano ciò che faccio. Sento che mi stanno consumando, che non sono più io.»

Jasmy incrocia le braccia. «Emma, io non chiuderò mai i miei social perchè mi sentirei senza un... un pezzo di me. Un pezzo di come comunico con gli altri, ma nello stesso tempo non mi svenderò mai. Cosa ti ho detto l'ultima volta? Il problema non è avere un profilo online, è come lo usi. Se vuoi scappare, fallo, io lo farò e userò tutte le armi al mio arco per farlo: se mi guardano le tette o il culo nei post che faccio, se mi dicono di aprire profili porno, non mi interessa, io so che voglio togliermi da qui. Non credere che basti chiudere un'app per cambiare questo stato delle cose.»

Emma abbassa lo sguardo.

«Forse hai ragione. Ma non so più come gestirlo. E il problema è che, anche volendo, non riesco a cambiare il mio approccio. Mi sento bloccata in questo meccanismo. Quando provo a fare diversamente, finisco sempre per tornare ai vecchi schemi.»

«Cosa intendi per schemi?»

«Non riesco a staccare con la testa, non riesco a chiudere fuori il pensiero di chi scrive e commenta, anche se scrive cazzate. E questo mi sta distruggendo anche a livello di studio. Ci metto mille anni per fare qualcosa che prima facevo in mezz'ora.»

Jasmy la osserva per un momento, anche lei ha visto come l'amica sia puiù in difficoltà a scuola, ma chi non lo è, dopo i mesi di DAD e quelle lezioni fatte con mascherine sulla faccia? Poi sospira. «Capisco. È difficile, e il momento non aiuta di certo. Forse nel tuo caso non si tratta solo di spegnere il telefono o postare meno. Devi capire cosa vuoi davvero da tutto questo.»

Emma la guarda, combattuta. «E se non lo sapessi più?»

Jasmy le posa una mano sulla spalla. «Fai chiarezza in te stessa. Hai delle priorità? Fai di tutto per quelle priorità. non farti portare dalla corrente, sfruttala!»

Emma la guarda ma ancora non sa cosa fare, ordina un the. Per rimanere in linea.

 Per rimanere in linea

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