Emma è alla scrivania, il libro di psicologia aperto davanti a sé, ma la sua attenzione continua a andare altrove. Il cellulare è accanto al quaderno, schermo rivolto verso il basso, ma vibra spesso e lei, ogni tre o quattro vibrazioni, non riesce a non guardarci. Si è ripromessa di studiare almeno un'ora senza distrazioni, ma ha infranto il suo giuramento già almeno una dozzina di volte
«Solo un secondo», si dice, afferrando il telefono e sbloccandolo con un gesto automatico. Scorre le notifiche, quasi tutte di Instagram, e quasi la infastidiscono quelle di whatsapp, specialmente la chat di classe in cui i soliti incapaci cercano di mendicare suggerimenti o persino compiti fatti. Senza rendersene del tutto conto, si ritrova a guardare dei reel, mettere cuori, leggere commenti. Mentre lo fa, i minuti scorrono veloci e il libro davanti a lei rimane immobile, intonso.
La porta si apre e sua madre entra nella stanza. «Emma, hai studiato almeno un po'?» chiede, incrociando le braccia. Era impossibile non sentire le musichette ritmate che accompagnano i video.
La figlia si affretta a chiudere il telefono e lo appoggia sul tavolo. «Sì, mamma. Mi sono interrotta un attimo.»
Sua madre sospira, si avvicina e guarda il libro aperto alla prima pagina del capitolo, pochi paragrafi sottolineati, la pagina del quaderno dove riassume è quasi intonsa.
«Emma, sono giorni che fai fatica a concentrarti. Siamo a inizio anno, lo so, ma a scuola i tuoi voti non sono i soliti. Non ho ancora parlato con i professori, ma penso di farlo il prima possibile, anche perchè tu dici sempre che è tutto a posto, ma hai il telefono in mano anche quando dovresti studiare.»
Emma abbassa lo sguardo, sa di essere stata miseramente beccata in castagna.
«Lo so, ma è difficile. Dopo questi mesi di covid, ricominciare come prima non è facile. Tutti quei mesi di DAD, gli schermi... E poi parlarsi solo attraverso i cellulari: adesso è come se avessi bisogno di guardarlo spesso.»
Sua madre annuisce, ma sospira alla fine.
«Capisco che i social siano importanti per te, soprattutto dopo il periodo di isolamento. Non voglio che tu smetta di sentirti con i tuoi amici, ci mancherebbe. Ma devi trovare un equilibrio. Ti rendi conto che questo ti sta allontanando da quello che dici di volere per il tuo futuro?»
Emma annuisce lentamente, mentre la madre riprende.
«Parli di università, di facoltà complesse, difficili. Noi ne siamo felicissimi, orgogliosi. Ma non puoi pensare di affrontarle se non organizzi lo studio già ora, senza perderti per strada.»
Le parole della madre le fanno male perché sa che ha ragione. Lei ha sempre avuto grandi ambizioni, ha sempre voluto eccellere, ma ora sente mille difficoltà nel tenere controllo del proprio tempo, che sembra sfuggirle per mille rivoli.
«Proviamo a fare un patto?» propone sua madre. «Quando studi, tieni il telefono in un'altra stanza. Ogni ora puoi concederti una pausa di dieci minuti per controllarlo. Ti aiuterà a restare concentrata e a finire prima.»
Emma esita, poi annuisce. «Ci proverò.»
Sua madre le sorride e le dà un bacio sulla fronte. «So che puoi farcela. Sei sempre stata determinata. Prima di essere bella, sei intelligente.»
L'ultima frase della madre sa di rimprovero a come Emma si è raccontata via social negli ultimi tempi. Quando la signora si chiude la porta alle spalle, la ragazza prende in mano il cellulare e lo posa sulla mensola, ma lo studio non va via liscio, anzi, è tormentato, ed Emma stessa, quando ormai sono le sei, si rende conto di aver combinato veramente poco per i suoi standard.
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Giulia è in camera, con un pacco di biscotti di fianco a lei, ogni tanto ne prende uno e lo infila in bocca intero, per poi prendersi il tempo per sgranocchiarlo mentre scrolla Instagram. Ragazzine più piccole di lei, qualcuna presumibilmente delle medie, che si atteggiano a nuove Shakira.

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Pretty hurts
Short Story"Mama Said, You're A Pretty Girl What's In Your Head It Doesn't Matter Brush Your Hair, Fix Your Teeth What You Wear Is All That Matters" Giulia e Emma frequentano la stessa classe, ma hanno un rapporto molto diverso con i social network. Sullo sfon...