Giovedì 23 luglio 2020

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Emma fissa il cellulare, incerta. Non sente Giulia direttamente da maggio, e durante il lockdown si sono scambiate solo qualche messaggio frettoloso sulle lezioni online e i compiti. Ma ora sente il bisogno di qualcuna distante dal mondo in cui si è immersa quest'estate. Vuole una persona con cui parlare davvero. Ha scorso più volte la rubrica, ma non ha trovato nessuna più degna di lei. Dopo un lungo respiro, prende coraggio e invia un messaggio.

Emma: Ciao Giulia, come stai?

Emma: Ti ho pensata

Emma: Ti va di sentirci?

La risposta arriva dopo qualche minuto, più distaccata di quanto Emma si aspetti.

Giulia: Ciao! Tutto bene, grazie. Tu?

Emma prova a spingersi oltre, anche se ha subito l'impressione di avventurarsi per un percorso complicato.

Emma: Tutto a posto. Ho pensato che potremmo vederci.

Emma: Un gelato.

Emma: O quei costumi di Makai

Emma: Che ne dici?

Giulia legge il messaggio, ma non risponde subito. Da settimane il suo umore è piuttosto basso, come se una cappa grigia fosse scesa su di lei. Si sente stanca anche solo all'idea di dover rispondere a una persona che per due mesi, cioè dalla fine della scuola, ha incrociato solo sui social.

In verità, Giulia ha guardato praticamente tutti i contenuti di Emma in questo periodo, li ha guardati e riguardati fino alla nausea. A ogni nuovo passaggio i pensieri rivolti alla compagna erano sempre più astiosi, perchè ogni contenuto la mette davanti al fatto che non potrà mai essere come lei.

Infine, digita qualcosa di evasivo.

Giulia: In questo periodo sono un po' incasinata 😅

Emma legge e rilegge quelle parole, cercando di non prendersela. Decide di replicare un'ultima volta, sentendo il bisogno di spiegarsi.

Emma: Capisco, ma mi farebbe piacere.

Emma: È stato un periodo strano per me. Ho chiuso con Andrea e vorrei solo un po' di normalità.

Emma: Mi manca parlare con chi mi conosce

Emma: almeno un po' 🙂

Giulia sospira. "Normalità?" pensa. Durante il lockdown, tutto sembrava essersi trasformato. Anche il loro rapporto. Forse Emma ha ragione, forse potrebbero parlarsi, ma Giulia non se la sente. Le parole per spiegare ciò che prova le sembrano troppo complicate. Così sceglie la strada più semplice.

Giulia: Mi dispiace per Andrea.

Giulia: Spero non vi siate lasciati male.

Giulia: Appena ho un momento libero ti faccio sapere!

Emma stringe il telefono tra le mani. Il messaggio non è una porta chiusa, ma neanche un invito. Un limbo indefinito, che le lascia una strana sensazione di vuoto. Sente che Giulia la sta evitando, senza dirlo apertamente.

Decide di non insistere.

Emma: Ok, ci sentiamo 😊

Chiusa la chat, Giulia si sdraia sul letto. Ha spento le luci da un'ora, ma il sonno non arriva mai. È estate, ma non esce quasi mai di casa. Passa le giornate incollata al telefono, scorrendo i social senza interagire, lasciando che l'insoddisfazione la consumi in silenzio.

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