Coazione a ripetere

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Emma Lucchi, Giulia Nanni - Classe 4C


Freud definiva la coazione a ripetere come una tendenza inconscia a ripetere esperienze o comportamenti passati, specialmente quelli traumatici o non risolti, senza una chiara consapevolezza del perché lo si fa. Questo meccanismo può servire a rivivere situazioni conflittuali o dolorose nel tentativo (spesso infruttuoso) di ottenere una risoluzione.

Social Network e la Ripetizione

Nei social network, esistono dinamiche che sembrano rispecchiare questa coazione a ripetere:

Ciclo di gratificazione e ripetizione: Gli utenti dei social sono spinti a ripetere determinati comportamenti (pubblicare, controllare i "like", ricevere notifiche) a causa dei meccanismi di gratificazione immediata. Ogni notifica o interazione positiva attiva il rilascio di dopamina nel cervello, creando una forma di dipendenza psicologica. Questa ripetizione, sebbene consapevole, spesso diventa automatica e compulsiva.

Ricerca costante di approvazione e conferme: Molti utenti tendono a ripetere la condivisione di post o contenuti che ottengono approvazione, "mi piace" e commenti positivi. Il bisogno di conferma e di accettazione sociale può essere visto come una forma di coazione a ripetere, legata al desiderio inconscio di validazione e appartenenza.

Rivivere traumi e conflitti: Alcuni utenti utilizzano i social per affrontare o rivivere esperienze traumatiche o situazioni di conflitto. Ad esempio, il cyberbullismo può perpetuarsi in modo ciclico, o si può continuare a ripetere la condivisione di narrazioni che rievocano esperienze dolorose del passato, senza una risoluzione effettiva del trauma.

FOMO e ripetizione compulsiva del controllo: La paura di perdersi qualcosa (FOMO, Fear of Missing Out) è un'altra forma di coazione che si manifesta con l'uso compulsivo dei social media. Gli utenti sono spinti a controllare costantemente gli aggiornamenti, ripetendo un ciclo che sembra legato a una forma di ansia sociale.

Effetti psicologici

Questa coazione a ripetere nei social network può avere effetti negativi sul benessere psicologico. L'uso compulsivo dei social media è stato associato a sintomi di ansia, depressione e bassa autostima, creando un circolo vizioso in cui l'utente continua a ripetere gli stessi comportamenti dannosi nella speranza di sentirsi meglio o di ottenere soddisfazione.

Considerazioni finali

Anche se la coazione a ripetere in psicoanalisi si riferisce a comportamenti che emergono inconsciamente per rivivere o risolvere traumi, nei social network si osserva una forma più "quotidiana" e consapevole di ripetizione di comportamenti legata a dinamiche di gratificazione immediata, ansia sociale e bisogno di approvazione. La tecnologia dei social, con le sue notifiche e meccaniche di engagement, amplifica questo fenomeno, portando le persone a un uso ripetitivo e spesso compulsivo della piattaforma.

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