Thomas🏒
Torno a casa la sera tardi. Quel maledetto euro ha avuto un ritardo di tre ore per un viaggio di un paio d'ore.
Quando rientri sono le dieci e mezza e l' unica cosa che voglio è andare a dormire.
Coco è la prima che si accorge di me. Sente le chiavi girare nella serratura e scatta subito verso di me.
-Ciao, cucciola- dico posando il borsone e prendendola un braccio mentre lei scodinzola felice.
-Thomas!- Scarlett è in pigiama, con i capelli legati in una treccia e gli occhiali.
Mi abbraccia appena mi raggiunge. -Bentornato.-
La stringo a me e le bacio la testa. Mi è mancata.
Si stacca dall' abbraccio e mi sfiora le labbra con le sue. Sono diventato dipendente da questi baci. Lenti, dolci ma ardenti allo stesso tempo.
Sono una droga.
Lei è la mia droga.
-Tesoro, dammi cinque minuti. Mi cambio e sarò tutto per te.- ammicco. Lei arrossisce, capendo l' allusione.Ci metto dieci minuti a lavarmi e mettermi il pigiama.
Raggiungo Scarlett in camera. È seduta sul letto con il portatile sulle gambe. Sta scrivendo ed è concentrata.
Ha un solco tra le sopracciglia. È adorabile
-Ehi. - dice quando si accorge di me. -Vieni.- batte la mano sul materasso accanto a lei.
Mi stendo. -Che fai?-
-Studio. -
Leggo quello che sta scrivendo. Mi acciglio e lei ride.
-È tedesco. Non lo capisci. - si sporge verso di me e mi dà un bacio.
Potrei morire se dovessi non riceverne più.
Approfondisce la pressione delle sue labbra sulle mie.
-Scar...- mi esce un gemito.
Il sonno è sparito. Sono totalmente sveglio.
Scarlett posa il computer sul comodino.
Lei fai scivolare le mani lungo il mio petto finchè non raggiunge l'orlo del maglione. Lo alza ed io l'auito a sfilarmelo. Le sue piccole mani vagano sulla mia pelle, su ogni singolo muscolo che trova.-Dio, mi sei mancata. - la prendo per i fianchi e la faccio voltare in modo che sia sopra di me.
-Sono stati solo pochi giorni.- dice tra le risa.
-Lo so. Ma non credo di poter essere in grado di vivere più senza questo.- le tolgo il pigiama. Non porta niente sotto e posso liberamente prendere il seno tra le mani. Sussulta quando la mia pelle fredda incontra la sua, morbida e calda. I capezzoli si induriscono al contatto con le miei dita.
-Thomas... - mugugna il mio nome mentre muove i fianchi sulla mia erezione ormai estremamente visibile.
-Con calma, mia piccola pervertita.- anche io vorrei entrarle dentro subito, ma voglio assaporarmi ogni singola parte di lei.
-Io? Sarei io la pervertita?- mi domanda mentre mi abbasso e le prendo un capezzolo tra le labbra. -Cazzo...-
-Decisamente.- la provoco. - Sei tu quella che ha inizato a spogliarmi. -
Le mordicchio il seno. Lei geme e si muove ancora una volta sul mio ventre. -Sta zitto!-
-Come desidera, mia pervertita. - una mia mano le accarezza la schiena, provocandole un brivido che la fa inarcare aumentando il contatto tra di noi. -Ti avevo detto che avrei visto la vera te. - e amo la vera lei!
Scendo sempre più in basso fin quando non mi ritrovo a stringerle il sedere.
Questa donna è stata creata per me. Ogni sua curva, ogni suo minimo dettaglio è la perfezione.
-Spogliati.- le sussurro all'orecchio. Lei non se lo fa ripetere due volte. Toglie i pantaloni e le mutandine, che lancia da qualche parte nella stanza.
Prima di tornare su di me si ferma. - Anche tu.-
-Nha, sto bene così.- la prendo in giro.
Lei incrocia le braccia. i lunghi capelli rossi le ricadono sulle palle e coprono i seni perfetti. -Allora sta sera vai in bianco, consolati con la tua mano.-

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Lux University
RomanceHockey romance Ero proibita per i ragazzi della squadra di hockey della Lux. Allora, perché lui non voleva lasciarmi stare. Ed ora la mia migliore amica lo aveva fatto diventare il mio baby sitter. Scarlett è la figlia dell'allenatore della squadra...