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Thomas🏒

Appena atterro a NYC trovo mio padre ad aspettarmi.
-Ciao, papà.- lo saluto abbracciandolo.
-Ciao, campione.- Mi dà delle pacche sulla spalla.
Anche lui come me è ben piazzato, essendo un ex giocatore di hockey si allenava, e si allena tutt' ora, duramente.
-Sei solo? - mi chiede. Sapevano che doveva venire anche Scar.
-Si, Scarlett è rimasta a casa. -
-Ok, tutto apposto, spero.-
Annuisco.

-Bene, a casa sono arrivati quasi tutti. Manchi tu, i nonni che stanno per strada e arrivano tra un' ora, Dan e Eve. -

Resto sorpreso. -Eve verrà?-
-Sono sorpreso quanto te, ma Sam l' ha invitata.-
Eve è l' ex ragazza di Sam. Quella che ha lasciato perché non sopportava l' incertezza sul suo rientro a casa.
Quella di cui è ancora follemente innamorato.
-Sam è un idiota.- dico mentre saliamo in auto per dirigerci a casa.
-Vero. Non dirgli che ho detto così.-



Venti minuti dopo siamo fuori la zona circondata da palazzi e ci avviamo per la strada costeggiata da villette con giardini ben curati.
Quel posto lo amavo da piccolo, è come un piccolo paradiso di pace e tranquillità fuori dalla grande mela.
I miei hanno sempre odiato vivere in città affollate e piene di traffico così hanno deciso di comprare casa in questo quartiere.
Papà svolta ed entra nel garage della casa.
-Tommy!- mi viene in contro mia madre. -Non ci vediamo da troppo tempo. Ti aiutiamo con la valigia?-
-No, tranquilla, ho solo questo.- e le mostro il borsone da viaggio dove tenevo lo stretto indispensabile per tre giorni.
Lei guarda alle mie spalle.
-Non c'è. È rimasta a casa.-
Sembra delusa. -Peccato, tuo fratello voleva incontrarla di nuovo. Pensa sia molto simpatica. -
Entriamo in casa e dentro trovo il casino più totale.
Abbiamo una famiglia numerosa e la maggior parte è in questo salotto.
Mia cugina è la prima che mi nota e mi placca in un braccio.
-Tommyyy!-
-Anche tu mi sei mancata. - ricambio l'abbraccio. Non vedo Lea da Natale.
Poi mi dà uno schiaffo dietro la testa. -Tu brutto idiota! Avevi detto che mi avresti fatto conoscere la tua "amica"-
Mi gratto il punto in cui mi ha colpito. -Ehi! È la mia ragazza.-
La sua espressione si gela. -Cosa?-
-È la mia ragazza, genio.-
Le sua labbra si trasformano in un enorme sorriso. -Lo sapevo! Brutto bastardo! E quando pensavi di dirmelo?-
-Bé, ora.-
Qualcuno si intromette nella nostra conversazione.
-Ma guarda chi si degna di presentarsi.-
-Ecco la star della giornata. - saluto mi fratello.
Dietro di lui noto Dan e Eve. -Ciao, Thomas, da quanto non ci vediamo-
Mi saluta Dan, il migliore amico di Sam. I ricambio il saluto.
-Ciao, Eve. -
-Ciao, Thomas.- è sempre stata una ragazza timida e non si è mai aperta con me.
Dopo passo una buona mezz'ora a salutare tutti i parenti.
Alla fine volevo solo buttarmi a letto e dormire.
Passiamo la giornata a mangiare, parlare di tutto e di più, bere il liquore del nonno.
Finché non sentiamo Sam che ci richiama schiarendosi forte la voce.
-Sono estremamente grato che siate tutti qui oggi. Forse non potremmo vederci per mesi, o anni. Voglio solo dirvi che ognuno di voi mi mancherà da morire mentre sarò laggiù. Thomas, quando torno voglio l'invito al matrimonio.-
Tutti ridono. Io sento l'imbarazzo infiammarmi il volto.
Maledetto bastardo.



La mattina dopo sono completamente frastornato.
Appena ho toccato letto ieri sono crollato. Ho fatto in tempo a mandare un messaggio a Scarlet.
-Buongiorno. - saluto mia madre e mio padre in cucina.
-Buongiorno, tesoro. - la mamma taglia una fetta della sua crostata, mentre papà legge il giornale, ma solo la pagina sportiva, bevendo il caffè.
-Sam dorme ancora?- chiedo. E' strano, dovrebbe partire tra poche ore.
-Sta accompagnando Eve a casa. -
-Eve?-
-Si hanno passato la notte a.... Sai bene a fare cosa. - dice allusiva la mamma.
-Mamma!-
-Tesoro!-
Diciamo insieme io e papà.
-Andiamo. Sono così belli insieme. Finalmente sono tornati insieme. - la mamma è un inguaribile romantica. -Poi non è nulla che non abbiate già fatto, voi due.- fa l'occhiolino a papà ed io quasi vomito.
Sono le nove di mattina quando prendo il telefono e chiamo Scarlett.
Lei risponde alla mia videochiamata subito.
-Buongiorno!- mi dice rivolgendomi uno dei suo sorrisi. Io ero poco non mi sciolgo.
-Buongiorno, puffetta.-
Mamma, seduta vicino a me si intromette nel video. -Ciao, tesoro.-
-Salve, buongiorno.- la saluta allegra.
-Come stai? Jenny? Coco?- chiedo spingendo via mia madre.
-Bene. Coco sta correndo avanti e indietro per casa, stiamo per andare a fare una passeggiata, e J... - si sporge verso al porta. -Piange. -
-Piange?-
Annuisce. -Le è caduto un pezzo di frutta a terra e Coco l' ha mangiato. Ora painge. No aspetta, ride. No piange di nuovo. Ti prego torna e salvami!-
Scoppio a ridere. -Mi manchi. -
-Stai a casa tua da un giorno e già ti manco? -
-Si.-
Sam rientra proprio in quel momento. -Ehi, rossa!-
-Ciao, Sam. Come va?-
-Alla grande, tra un paio d'ore parto.- sembra felice di questa missione.
-Mi dispiace non poter essere lì. - dice Scarlet mentre si abbassa e prende Coco. -Guarda, Coco, c'è quell' idiota di tuo papà.- Coco non capisce e inizia a leccarle il naso.
Noi ridiamo. -Cosa?- la chiamo.
Lei sente la mia voce ma non capisce da dove viene.
-Quanto sei scema. - Dice Scar prima di posarla a terra. Sento le unghiette di Coco battere sul parquet mentre corre via.
-Comunque, Thomas, devo parlarti.-
Oddio, sembra seria come cosa. -Vuoi lasciarmi?-
-Cosa! No! Si tratta di Ermes. -
-Non nominarlo ti prego. - mugugno. Quel tipo non mi piace. Non solo perché ci ha provato con lei, ma perché sembra nascondere qualcosa.
Guardo i miei e Sam. -Noi andiamo fuori.-
Quando vanno via torno da Scar. -Dimmi.-
-Ermes e Amy...-
-che c'entra Amy?-
-...sono fratellastri. Thomas non interrompermi o ti lascio sul serio.-
Resto di sasso. -Cosa?-
-Sono fratellastri. Il padre di Ermes ha sposato la madre di lei. ci sono rimasta anche io.-
-Questo è assurdo. -
-Gia, ma la cosa ancora più assurda è che l'appuntamento con Ermes e il tuo con Amy erano programmati da lei.-
Quasi mi cade la mascella per lo stupore. -Lei, cosa?-
Annuisce. -Gia-
-Ma perché!?- è la mia unica domanda.
Lei alza le spalle. -Perché vuole te. -
Alzo gli occhi al cielo. -Porca puttana, lo sapevo che non avrei dovuto andare a letto con lei. -
Scarlett rabbrividisce. -Ti prego non ricordarmelo.- poi torna seria. -Ti prego, evita di parlare con lei. Ermes .i ha detto che potrebbe fare qualsiasi cosa per tornare con te.-
-Non è .ia intenzione parlare con lei. - sospiro. - Ti prego parliamo di altro. Come va?-
-Oltre a questo bene. - sento un rumore di sottofondo. -J! Basta dare a Coco i biscotti! Ha già mangiato! -
Rido. -Sembra di aver lasciato il cane a mia nonna. -
-Ehi, è lei che la vizia. -
Parliamo per altri venti minuti prima di doverla salutare.
-Ci sentiamo per messaggio dopo. - mi dice. -A dopo!-
-A dopo, Puffetta. Ti... - sto per dire ma mi fermo. Paralizzato.
-Cosa? -
-Niente. A dopo.-

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