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Thomas🏒

Sono di fronte la classe del mio professore di psicologia. Mi aveva mandato una mail per chiedere un incontro dopo gli allenamenti del giorno. Quando l avevo ricevuta mi era preso il panico.

Nella mia testa sono passati mille motivi per cui voleva vedermi.

Ora faccio un respiro profondo e busso.

-Avanti. -

Entro e trovo il signor Brian seduto alla sua cattedra. - Oh, Harrison, eccoti. Accomodati.-

Ok, non sembra di cattivo umore, forse è una cosa bella quella che deve dirmi.

-Buongiorno, signor Brian. Voleva vedermi?-

-Si, ecco volevo parlare in privato con te.- dice mentre mi siedo di fronte a lui.

-Si cosa si tratta?-

-Ecco, sa il suo rendimento scolastico sta decisamente migliorando, anzi, oserei dire che sei diventati uno dei migliori della mia classe. -

Ho il cuore a mille. Mi sono fatto il mazzo per poter avere voti alti e giocare a hockey.

-Quindi, quando il signor Lux ha detto che ci sono alcuni posti liberi per uno stage di un mese a San Francisco, ho fatto, tra altri, il tuo nome. -

Rimango paralizzato.

Io ho l'opportunità di uno stage?

Vorrei urlare in questo momento.

Mi passa un blocchetto di fogli. - Questi sono le varie scartoffie che devi leggere e firmare nel caso tu voglia accettare la proposta. Mi raccomando, ragazzo, ho molta fiducia in te. - me li passa e dio devo nascondere il tremore alle mani - Se le servono ulteriori informazioni, ha la mia mail o può contattare il signor Lux. -

-Io... La ringrazio infinitamente per questa opportunità. Leggerò i moduli e le farò sapere-



Appena uscito dalla struttura è buio, nonostante sono solo le sei, ho voglia di chiamare Scarlett per darle la buona notizia.

Parte la segreteria telefonica.

Starà studiando, di solito quando si mette sui libri spegne il telefono. Mi appare una sua immagine mentre è seduta di fronte a me, sul tavolo, con i suoi occhiali neri sul naso, una coda disordinata e un'adorabile solco che si crea tra le sopracciglia quando è concentrata. Il rumore di un clacson mi fa riprendere dal mio paradiso personale. La chiamo dopo.

Sono venuto in macchina con Jacks che però ora è nell' ufficio del padre e ne avrà per almeno altre due ore. Decido così di prendere i mezzi per tornare a casa.

Durante il tragitto passo vicino l appartamento di Scarlett. Vorrei andare da lei ma tra poco ha un test e non voglio disturbarla.

Sto per arrivare alla fermata del bus quando girando lo sguardo vedo Scarlett entrare in una farmacia.

Si sente poco bene?

Non lo so ma quando passo di fronte la piccola vetrina e la vedo parlare con la farmacista sbianco.

La signora le passa una confezione di test di gravidanza. Mi sento congelato li completamente sbiancato.

La vedo uscire e mi avvio a passo veloce verso la fermata e salgo sul bus che è arrivato proprio ora.

Durante il tragitto ho la mente piena di pensieri.

È per questo che non mi rispondeva? Non vuole farmelo sapere?

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