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Thomas🏒

Sfoglio le pagine del libro di psicologia senza leggerle realmente. Sono troppo distratto da chi ho di fronte a me. È sdraiata sullo schienale della sedia, con un libro che le copre la faccia e le mani posate sul ventre.
-Scarlett. Che stai facendo?- chiedo confuso.
Lei si toglie il libro dal viso e si tira su. - In qualche modo deve entrarmi in testa questa roba-
-La vedo difficile in quel modo-
Alza le spalle. -Uno le prova tutte-
Sorrido. - Che stai studiando?-
-Tedesco.- lo dice come se fosse il suo peggior nemico.
-Vuoi un aiuto?-
Le sue sopracciglia si contraggono. - Tu? - annuisco e lei esplode a ridere.

-Guarda che anche io ho studiato un po' di tedesco alle superiori. - affermo fiero.
-Ok, allora traduci questa frase. - mi gira il suo libro e mi indica una riga.
La leggo molto attentamente. Poi guardo Scarlett. - Torno all' inglese. - e ricomincio a sfogliare il mio di libro.
Lei ride. Cazzo, amo la sua risata. E' pura musica per me.

Devo resistere l'impulso di chiuder gli occhi e ascoltarla ridere per sempre.
Mi alzo e vado verso di lei. Le prendo il volto tra le mani e la bacio. Sento il sapore di ciliegia del suo gloss.
Scarlett mi guarda confusa. - Perché?-
-Non ci deve essere un motivo per baciare la mia ragazza. -
Lei diventa rossa come un pomodoro. Fino ad ora non avevamo mai detto "il mio ragazzo" o "la mia ragazza".
-Non ti piace? - la provoco, mi piace vederla in imbarazzo per queste domande.
-N-no, mi piace.- ha un sorriso sognante sulle labbra.
In quel momento squilla il mio telefono. - Torno subito -
Esco fuori al piccolo balcone dell' appartamento. -Sam, ciao. -
-Tommy! - mi saluta mio fratello - Come va? -
-Bene. Che succede?- chiedo perché è stato che mio fratello chiami al telefono senza apriamo avvisare con un messaggio.
-No, nulla. - dice con la voce incerta. Poi sospira. -Ok, no. Tra poco meno di un mese parto. -
-Di nuovo? Ma sei tornato da poco e già ti rimandano in caserma?-
-Pare. Comunque mamma e papà stanno organizzando una cena prima che me ne vada, ci saranno anche alcuni miei amici. - mi informa.
-Deduco che anche io debba venire-
-Se vuoi. Puoi portare anche Scarlett. -
Ci penso su. -Va bene, dimmi quando e a che ora e ci sarò-
Lo sento ridere. - Sei un grande, fratellino -
Scuoto la testa. - Si, si. Ora torno che ho un test tra pochi giorni. -
Ci salutiamo e io torno dentro.
-Chiudi che fa freddo! - mi rimprovera Scarlett.
Una raffica di vento freddo entra dentro l appartamento, svegliando Coco che dormiva vicino la finestra.
-Scusate. - torno a sedermi al tavolo dove stavamo studiando. - Mio fratello ci ha invitati a casa per una cena un suo onore. -
-Quando?- chiede mentre sottolinea una frase sul libro.
Alzo le spalle. - Non lo so, ma sicuro tra pochi giorni. -
-Hai intenzione di andare?-
-Si-
-Allora verrò con te, ringrazia tuo fratello per l' invito. -



Pochi giorni dopo



-Fate dei passaggi più rapidi e precisi!- ci urla il coach. -Lux, apriti verso destra, devi coprire Tyler!-
Gli allenamenti continuano anche quando fuori diluvia.
Questo tempo mi ricorda quando sono rimasto chiuso in casa con Scar.
-Harrison, non ti imbambolare! - mi rimprovera il coach. Se solo sapesse che sto pensando alla figlia mi ucciderebbe.

Una morsa allo stomaco mi pietrifica. Prima o poi dovremmo dirglielo. Manca ancora troppo alla laurea, accadrà prima sicuramente. Morirò senza aver finito gli studi! Addio mondo crudele. Però, ne varrà la pena morire per la mia Scarlett.


Poco dopo facciamo una pausa.
-Quindi?- mi chiede Adam, seduto vicino a me.
-Cosa?-
-Perché ho dovuto coprire Scar con il padre-
Ah, ecco, speravo se ne fosse scordato. -Perché pensi che io c'entri qualcosa?-
-Perché era da te, no? Avete scopato? -
Giuro che io non ho detto nulla a nessuno di quella sera. -Assolutamente- si! - no! Ma ti pare.-
Lui alza un sopracciglio. - Amico, ti rendi conto di come vi guardate? È palese che c'è qualcosa.-
-Si, siamo amici. -
-Come ti pare. - ma la sua espressione dice tutt altro. Lui sa, maledetto bastardo.
-Non dico nulla al coach, non ti preoccupare. - mi dice dopo.
So che non lo fara. Sospiro. -Grazie.- ormai nasconderglielo è impossibile, tanto vale che ci copra.

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