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Scarlett🌹

Ermes mi sta riaccompagno a casa. Quest' uomo è un vero cavaliere.
Durante il tragitto parliamo del più e del meno, dell' università, delle suore origini europee.
Da come dice i suoi genitori sono norvegesi e lui nacque proprio lì. Quando lui aveva dieci anni però divorziarono e il padre si trasferì con lui in America dove si risposa.
Ad un tratto mi chiede di mia madre. In quel momento mi irriggidii.
-I miei hanno divorziato poco dopo che nascessi. - mento. Ricordare la mamma faceva male anche se ormai ci avevo fatto l abitudine.
-Oh, mi dispiace. - dice mentre accosta vicino al marciapiede sotto casa mia.
-Allora io vado. Grazie per la serata. - gli dico rivolgendogli un sorriso.
-Di nulla. - però non distoglieva lo sguardo dal mio volto.
-Che c'è? - mi tocco la faccia pensando di essere sporca di qualcosa.
Quando rialzo lo sguardo verso di lui, mi prende il viso tra le mani e mi bacia.
Mi irrigidisco per la sorpresa, ma tento di rilassarmi.
È un bacio più rude rispetto a quello con Thomas.
Un attimo.
Perché ora mi viene in mente la scena del bacio con Thomas?
Non voglio pensare a lui. Allora perché mi stacco da Ermes?
-Ermes... - dico.
Lui si scosta da me. -Ho capito. Non era il momento... -
-No, è... -
-Si, invece. -
-Io... non mi sento ancora pronta per una storia. - mento.
Annuisce, anche se si sforzava di sorridere lo vedo che è dispiaciuto.
-Io vado a casa. Buonanotte, Ermes.-
- Buonanotte, Scarlett. -
Mentre salgo le scale capisco perché non ero così convinta di lui.



Thomas mi tiene la porta aperta mente mi dice di entrare.
Prima di venire a casa sua ci avevo pensato per tanto tempo. O almeno, il tempo di struccarmi e infilarmi un maglione comodo.
-Mi dispiace essere arrivata così. - dico appena entra anche lui.
-Figurati. Tanto Amy non ci disturberà. -
-Gia, ha postato sul suoi profilo social una foto dove stava a casa. -
Lui annuisce. -Bene-
Passano minuti di silenzio. Non ci parliamo da settimane e la tensione si taglia col coltello.
-Allora tu e Amy state di nuovo insieme.- dico per interrompere quel momento
Thomas mi guarda sbalordito. - Cosa? Non siamo mai stati insieme e mai ci staremo. -
-Ma al ristorante ti stava appiccicata e ti guardava in quel modo. Pensavo ...-
-Pensi male.- dice dirigendosi in cucina. -Vuoi qualcosa da bere? Io mi faccio un caffè. -
-Ne prendo una tazza anche io, grazie. -
Versa il caffè caldo in due tazze e ci sediamo sul divano.
Sorseggiamo la bevanda in silenzio.
-Non mi hai scritto niente mentre ero in ritiro.- dice di punto in bianco rompendo il silenzio.
-Neanche tu. -
-Perché avevo paura che tu non volessi parlarmi dopo... -
-Dopo? -
-Il bacio.- dice e mi si mozza il respiro anche al solo ricordo.
-Perche lo pensavi? -
Posa la tazza sul tavolino di fronte al divano. -Ho pensato che...-
-Che mi sarei tirata indietro? Che non mi fosse piaciuto?- dico -Thomas, ti ho baciato io.-
-Te ne sei pentita? - più che una domanda sembrava un affermazione
Mi volto a guardarlo. -È perché mai? Mi è piaciuto. E non me ne pento.- dico con un coraggio e determinazione mai visto prima da me
I suoi occhi si illuminano di qualcosa che non so decifrare. -È il tuo spasimante di sta sera?- finge indifferenza.
Lo provoco - Sei geloso? -
-No. -
Bugiardo.
Si avvicina un po' di più a me. -Quindi?-
Imito il suo movimento. Ora i nostri nasi quasi si toccano. -Mi ha baciata.-
-Ah si? -
Annuisco. -Ti da fastidio? -
Nei suoi occhi si accende una strana luce. - Si-
Ora siamo talmente vicini che i nostri respiri si fondono.
Tempo di un battito di ciglia e le sue labbra sono sulle mie.
Sento come un milione di farfalle nello stomaco.
Il bacio diventa più ardente.
Ogni singola parte di me che viene sfiorata da Thomas va a fuoco sotto il suo tocco.
La sua mano scivola sotto il mio maglione.
-Thomas, aspetta. - dico sottraendomi a quel bacio.
-Mh mh?-
-Io non... - sono restia nel dirglielo. -Non ho mai...-
Lui mi accarezza la guancia. - Allora permettimi di essere il primo.-

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