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Thomas🏒



Il paesaggio cambia, non ci sono più le grandi palazzine della città, al loro posto arrivano campi infiniti di verde. Guardo avanti e da lontano si vede il cottage dove con la squadra passeremo cinque giorni per un ritiro sportivo.

Ci siamo sia noi della squadra di hockey che quelle di basket, football e nuoto della Lux.

Ad una quarantina di minuti dal cottage c'è una piccola palestra di hockey che possiamo usare per gli allenamenti in questi giorni.

Il pullman si ferma a proprio di fronte all entrata della grande casa. C'è un vecchietto con il sorriso sul volto e una ragazzina con delle trecce scure.

-Benvenuti, ragazzi! - ci saluta il nonnetto. - Sono Joseph, il proprietario della pensione, e lei è Sophie, la mia nipotina. -

La ragazzina ci saluta con un sorriso allegro. - Ciao!- dice con voce squillante.

-Prego, seguitemi che vi mostro le vostre camere. -

Joseph ci mostra tutta la struttura, gestita dalla sua famiglia: la cucina immensa dove lavorano la moglie e il fratello, le camere al piano di sopra, dove noi e quelli del football dormiremo, il giardino e la bellissima piscina sportiva sul retro della casa.

È una bellissima proprietà che moltissimi usano per i ritiri sportivi.

La sveglia suona poco prima delle sei del mattino.

-Spegni quella stronza o giuro che la butto dalla finestra! - Ty si lamenta con la voce assonnata.
La spengo per poi ricadere indietro sul letto.

Ma neanche due secondi dopo sentiamo sbattere alla porta. - Buongiorno, stronzi! Sono le sei meno dieci, il sole è alto e vi sta aspettando! -

È il coach Read che viene a dare il suo buongiorno.

Adam mugugna qualcosa per poi scostare la tenda di poco.

-Non vorrei contraddirla, coach, ma il sole è ancora bello che a dormire. Come vorremmo fare noi. Buonanotte. - fa per rimettersi a letto ma il coach accende la luce.

C'è un NO! collettivo e tutti ci copriamo gli occhi.

-In piedi, scansafatiche! Lavatevi quelle facce da cazzo che avete e svegliatevi per bene! Prima che il sole sorga dovrete aver fatto 10km di corsa!- poi chiude la porta e se ne va.
Restiamo tutti in silenzio, senza muoverci. Almeno finché Jacks non si alza.

-Quello stronzo! Ma chi cazzo ce l'ha fatto fare di venire qui a svegliarci alle cinque. Vado a lavarmi, dopo tocca a voi. -

Circa dieci minuti dopo siamo tutti pronti per andare a correre. Ci sono anche gli altri degli altri club.

Tutti i coach sono di fronte a noi muniti di fischietti e cronometri. - Ragazzi! - inizia il coach Michael della squadra di nuoto. - farete due volte il tragitto di corda da qui al cancello della proprietà. Dovete mantenere un passo regolare e una respirazione adeguata. -

Al loro via iniziamo a correre.



Scarlett🌹



-Penso di amarlo. -

Scuoto la testa. - J, ti prego, lo conosci da un mese in pratica!-

-Lo so ma è così dolce!- dice con aria sognate la mia migliore amica.

Siamo in videochiamata da un'ora e non la smette di dire quanto il suo nuovo fidanzato sia dolce, carino, bello eccetera eccetera.

-Non come il suo amico. Quel tizio è così scorbutico e antipatico. - si lamenta. Il tizio in questione è un certo Colin. Si lamenta di lui da quando si trova a Dublino.

-Non può essere così male. - tento di dire.

-Scherzi? Quell' uomo è un pezzo di merda! È tipo Thomas qualche anno fa, ma molto peggio. -

-Cosa c'entra Thomas ora? Lui non è così stronzo. - forse all inizio si.

J incrocia le mani sotto al mento. - Ti credo, lo hai addolcito tu! -

Arrossisco violentemente. - Non è vero.-

-Si, tesorino, quell' uomo è cambiato da così a così. A proposito - continua. - come sta andando tra voi due?-

Non voglio rispondere a questo, ma è la mia migliore amica non riesco a mentire. - Ecco... Non ci vediamo da una settimana. - da quel bacio. - quando sono partiti gli ho scritto se voleva che gli tenessi Coco, ha risposto di sì. -

-Cosi vi siete incontrati almeno quella volta. - ipotizza lei

Quasi le scoppio a ridere di fronte. - No, il giorno prima l ha data a mio padre alla fine degli allenamenti e lui l'ha portata qui. -

Un po' mi dà fastidio questa cosa.

Mi piace stare con lui, lo considero davvero un amico.

Mi manca parlare con lui.

-Ti manca vero?-

-Troppo.-

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