Scarlett🌹
Mi giro e rigiro in quel grande letto. Tra le coperte che profumano di Thomas.
Non so che ore siano, eppure mi sento come se ne fossero passate centinaia.
Non riesco a prendere sonno, non è la prima volta che dormo qui. Ma come potevo addormentarmi se ovunque mi giro sento lui. E' un profumo così familiare ed è ovunque, anche sulla felpa che mi ha prestato. Mi sta facendo impazzire.
Mi sfrego la faccia con le mani. Decido di concentrarmi sul suono della pioggia e del vento che ulula fuori la finestra. Non ha smesso un solo secondo. Di questo passo non potrò mai tornare a casa.
Anche perché lui mi avrebbe impedito di andarmene con quel tempaccio. Lo aveva fatto qualche ora fa e lo rifarà domani, ne sono certa. Vuole solo assicurarsi che la figlia del suo coach non si schianti contro qualcosa mentre rincasa, nulla di più.
Ho avvertito mio padre poco dopo essere rimasta bloccata da Thomas. Lui non era esattamente entusiasta all'idea, ma alla fine si è rassegnato.
Un fulmine invade la stanza di luce e subito dopo arriva un tuono assordante.
Mi passo la mano tra i capelli.
Spero almeno che Thomas stia riuscendo a dormire.
-Oh, buongiorno, Puffetta! – dice la voce entusiasta di Thomas dalla cucina.
Sposto lo sguardo ancora assonnato verso di lui. E' girato di spalle, chino sui fornelli, con una spatola in mano.
-Ti piacciono le uova, vero? – chiede senza voltarsi.
-Si. –
Non è la prima volta che mi vede in pigiama, struccata e con i capelli arruffati, tuttavia, quando si volta a guardarmi, resta immobile per un secondo.
-Ho qualcosa in faccia? – oltre le occhiaie che arrivano al pavimento?
Lui si riprende dal suo stato di trance e torna a concentrarsi sulle uova. – No. Ecco, sono pronte. –
Mi siedo all'isola della cucina mentre mi porge il piatto fumante. – Hanno un profumo eccezionale! – dico stupita.
Thoma sfoggia un sorriso di vittoria. – Sono un ottimo cuoco, modestamente. –
Ne assaggio un pezzo. Cazzo! Il sapore è mille volte meglio.
Mangiamo in un appartamento immerso nell'ombra. La luce non è ancora tornata e il tempo fuori non migliora.
La mattina passa tranquilla. Thomas sistema le valigie ed io lo aiuto.
Il problema arriva nel pomeriggio.
-Che palle! – si lamenta quell'armadio a sei ante che è il mio coinquilino temporaneo.
-Che c'è? – gli chiedo. Sono seduta sul tappeto ai piedi del divano a giocare con Coco. Io tengo un lato della corda e lei tira e scuote l'altro.
-E' una noia mortale! – è seduto sul divano a fissare il vuoto da non so quanto tempo.
Ci penso su un secondo, poi affermo: - Hai dei giochi da tavolo? –
Lui sposta lo sguardo curioso su di me. – Come? –
-Giochi da tavolo. Tipo Monopoli o Cluedo. – spiego. – Oppure potremmo fare una partita a carte. –
-Dovrei avere un vecchio Monopoli dentro l'armadio in camera mia. – si alza e sparisce nel buio del corridoio.
Non sono una grande fan del buio, preferisco vedere quello che mi circonda quando cammino, però stare così, immersi nell'oscurità, non è male.

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Lux University
RomanceHockey romance Ero proibita per i ragazzi della squadra di hockey della Lux. Allora, perché lui non voleva lasciarmi stare. Ed ora la mia migliore amica lo aveva fatto diventare il mio baby sitter. Scarlett è la figlia dell'allenatore della squadra...