Thomas
Perché si è incazzata così tanto?
E' una domanda che mi preme per tutto il giorno.
-Tesoro, non giocare con il cibo. – mi rimprovera mia madre.
Non sto giocando, sto pensando. – Scusa. –
Vedo Scarlet parlare e ridere con mio fratello. Si è sciolta un po' da quando la conosco. Prima non avrebbe mai parlato con loro. Sono fiero di lei.
Coco sta mangiando dalla sua ciotola rosa vicino la porta della cucina. Aveva passato la giornata a giocare con papà e mamma nel cortile.
Dopo cena Scarlett aiuto mia madre a sparecchiare mentre io vado di sopra, nel tentativo di dormire. Sono stanco morto.
-Dormi? – chiede Sam.
-Ci stavo provando. – replico ancora con gli occhi chiusi.
Rimane in silenzio per un secondo prima di dire: - E' carina. –
So che si riferisce a Scarlett eppure dette da lui, quelle parole mi fanno montare la rabbia. – Sei venuto qui solo per dirmi questo? –
Apro gli occhi e lo guardo. Indossa ancora i vestiti che aveva quando è arrivato.
Maglietta verde scuro e pantaloni militari. Aveva scelto una t-shirt che mette in risalto i suoi tatuaggi. Un drago gli serpeggiava su tutto il braccio destro. Se l'era fatto l'anno prima di partire, ero andato con lui e, dopo aver visto la faccia dolorante di un tizio che si stava tatuando prima di noi, ho deciso che non me ne sarei mai fatto uno.
-Se si, puoi andartene. – ribatto.
-E' anche simpatica. – continua. – E dolce. –
Ora mi stavo davvero irritando. – Vuoi elencare ogni sua caratteristica? –
Si poggia allo stipite della porta. – Potrei. In meno di ventiquattro ore ho capito una cosa in particolare. –
-Sarebbe? –
-E' troppo per te. Troppo innocente, troppo dolce per uno come te. –
Lo guardo sperando che venisse colpito da un fulmine. – Ho capito, sei qui per rubarmi la ragazza. –
Gli spunta un leggero sorriso. – Non mi azzarderei mai, solo che mi sarei aspettato qualcosa di diverso. –
-Ci hai parlato al telefono per due minuti, ti è stata descritta da mamma, ci sei stato insieme per mezza giornata. Non la conosci neanche. – dico digrignando i denti.
Alza le spalle. – Sarà, ma non mi sarei mai aspettato di vederti con una così. –
Ogni traccia di stanchezza sparisce. – E sentiamo, quale sarebbe, secondo te, la mia ragazza ideale. –
-Una come Amy. –
-Che c'entra Amy? – dice una voce fuori dal mio campo visivo.
Mio fratello si volta verso il corridoio alle sue spalle. – Niente, non preoccuparti. – si gira di nuovo verso di me. – Notte, Tommy. –
Quando sparisce dalla mia visuale torno a guardare il soffitto.
-Che c'entra Amy? – ripete a me Scarlett.
-Nulla, quello è un'idiota. – replico sbuffando.
-Ehm... -
-Cosa? – chiedo voltandomi verso di lei.
Aveva già indossato il pigiama, pronta per dormire. – Dovremmo dormire... insieme. –
Oh.
Non avevo fatto caso a questo problema. – Se non vuoi, vado a dormire sul divano. –
-No! Dovrei farlo io. – prende un cuscino dal lato libero del letto.
-Così Sam si insospettirà. – le dico prima che possa scappare.
-Gli dirò che abbiamo litigato. – replica e fa per uscire.
-Non dormirai sul divano. –
-Ma... sai cosa, non ho voglia di litigare per questo. – sospira sedendosi sul letto. – Sono a pezzi, voglio solo dormire. –
Aspetto che si sistemi sotto le coperte, lontano da me, prima di spegnare la luce. – Allora buonanotte. –
-'Notte. – poco dopo è già sprofondata nel sonno.

STAI LEGGENDO
Lux University
RomanceHockey romance Ero proibita per i ragazzi della squadra di hockey della Lux. Allora, perché lui non voleva lasciarmi stare. Ed ora la mia migliore amica lo aveva fatto diventare il mio baby sitter. Scarlett è la figlia dell'allenatore della squadra...