Thomas🏒
-Lo sapevo! - sussurra sdegnata Scarlett.
E' seduta di fronte a me, in un tavolo in un angolo dell'elegante ristorante dove mi aveva trascinato.
Si era arricciata i capelli che le scendevano in morbidi boccoli rossi sulla schiena.
Quando l'ho vista arrivare, prima di entrare e sederci, mi era mancato il fiato per un secondo. L'elegante vestito nero le fasciava il corpo, mettendo in risalto ogni curva. Sembra una dea.
Mi volto per seguire il suo sguardo fino al fidanzato traditore della sua amica. -Che bastardo. -
-Come può fare questo ad una persona come J? - borbotta lei. - Come potrò dirle una cosa del genere? - si passa le mani tra i capelli.
E' una cosa orribile. La scena che abbiamo di fronte agli occhi è raccapricciante. Quell'uomo lo è.
Mi volto di nuovo verso Scarlett.
-Non penso di averti mai vista vestita così elegante. - le dico.
Le si spalancano leggermente gli occhi e diventa rossa. - E' l'unico abito adatto ad un posto del genere. Era di mia madre... - dice improvvisamente più riservata.
-Stai benissimo. -
I sui occhi scuri si fermano nei miei. - Ah... ehm... grazie? - balbetta impacciata.
Nascondo un sorriso. Prendo il mio cellulare e di nascosto scatto una foto al bastardo.
-Che fai? - mi rimprovera Scarlet.
-Ti serve una prova nel caso lui voglia negare. - le mostro la foto. - Guarda, proprio anti-sgamo. - affermo compiaciuto.
Sono riuscito a catturare il momento in cui i due si baciavano. Il solo pensiero di avere la foto di un tradimento nella galleria mi provocava il vomito.
Scarlett rilassa le spalle. - Uff! Allora, con quella, possiamo anche chiudere qui la fase spionaggio. -
-Peccato, iniziavo a divertirmi. - borbotto sarcastico.
Lei mi dà un calcio da sotto il tavolo.
-Ahia! - esclamo massaggiandomi il punto dove mi ha colpito. - Quei tacchi fanno male. -
Sbuffa. - Ed era solo la punta, pensa se usavo il tacco, ti sarebbe rimasto infilzato nella gamba. - scherza. - Sarebbe un vero peccato rovinare quel bel vestito. -
E' un normale abito elegante scuro. Nulla di speciale.
Faccio un cenno verso il suo piatto. - Finisci di mangiare, poi ti accompagno a casa. -
-Ma siamo venuti con due macchine. - mi ricorda lei mentre porta alla bocca una forchettata di carne.
Alzo le spalle per poi riprendere a mangiare.
I piatti di questo locale sono sublimi. Non ho mai mangiato un filetto di manzo che si sciogliesse in bocca.
-Posso chiederti una cosa? - mi chiede Scarlett poco dopo.
-Spara, Puffetta. -
-Ma non ti preoccupa che la tua ragazza ti veda in un locale del genere con un'altra? -
Quasi mi strozzo con un pezzo di carne.
-Cazzo. - sibilo, più a me stesso. Parla di Amy e di quella volta che l'ha incontrata. Lei le aveva detto di essere la mia "ragazza".
-Non dovresti farla preoccupare. Si, noi siamo... qualcosa, forse amici, ma niente di vagamente romantico. Non vorrei che poi avessi guai per colpa mia... - si preoccupa per una cosa del genere. Siamo seri?

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Lux University
RomanceHockey romance Ero proibita per i ragazzi della squadra di hockey della Lux. Allora, perché lui non voleva lasciarmi stare. Ed ora la mia migliore amica lo aveva fatto diventare il mio baby sitter. Scarlett è la figlia dell'allenatore della squadra...