Thomas🏒
Avevo deciso di seguire le orme di mia madre e di diventare uno psicologo.
Però, ho anche, seguito le orme di papà. Era un ex giocatore di Hockey, ora in pensione.
Sono portato per la psicologia ma l'hockey é la mia vita.
Sono al telefono con mia madre proprio in questo momento.
-Ci piacerebbe che venissi a trovarci, per le vacanze. - dice la mamma.
Guardo il calendario. - Alle vacanze mancano tipo due mesi. Se riesco, verrò. - la rassicuro.
La sento sbuffare al telefono. - Non ti vedo da un anno! -
-Lo so, mamma, ma sto mettendo anima e corpo nello studio per poter giocare. - la parte peggiore di giocare ad hockey in un' università privata è: niente voti altri, niente partite.
Qualcuno bussa alla porta del mio appartamento poco fuori il campus.
Coco, la mia cagnolina, inizia ad abbaiare e corre verso l'ingresso. - Mamma, devo andare, ti chiamo domani. -
-Va bene. - dice leggermente delusa. - Ti voglio bene. -
-Anche io. -
Attacco e vado ad aprire.
Mi spiazza trovare una ragazza che non conoscevo di fronte a me.
-Ehm, stai cercando Adam? - è il mio coinquilino da quando Jacks ha fatto trasferire Haily da lui.
Riccioli d'oro balbetta un ciao. - Sono Jennifer, la migliore amica di Scarlet. -
Okay, la situazione è strana. - Oh, ecco perché non mi sembravi un volto nuovo. Che ti serve? -
-Ehm... io tra una settimana parto per Dublino. Starò via un anno. - mi informa.
-Bè, sono contento per te, ma io che c'entro? -
La faccio entrare tenendo Coco ferma per evitare che le salti addosso per giocare.
-E' per Scar. -
Le offro da bere ma lei rifiuta dicendo che preferisce solo un bicchiere d'acqua.
Glielo passo. - Che succede a Puffetta? -
Corruga le sopracciglia. - Puffetta? -
-Scarlett. - le dico. - Che c'entro io con lei? -
-Oh, niente. Solo che io non potrò stare con lei quest'anno e ho paura che si chiuda ancor di più in se stessa. -
-Ripeto: io che c'entro? -
Mi guarda con i suoi occhi blu. Implorati. - Puoi badare a lei? Ti prego. -
Ora sono molto confuso. - Perché? -
-Perché sei l'unico che non la tratterebbe come una bambina. Portala fuori, falle avere un po' di vita sociale, sempre andandoci piano. -
-Vuoi che faccia da baby sitter alla tua amica? -
Annuisce. - Esatto. -
-Che ci guadagno? - chiedo incrociando le braccia.
-Sei tu che volevi conoscere la vera Scarlett. Quale occasione migliore. - dice lei alzando le spalle.
Ora hai la mia attenzione, Jennifer. - Ci penserò. -
Scuote la testa. - No, voglio una risposa adesso. -
Alzo gli occhi al cielo. Mi chino per accarezzare la testolina della cagnolina, che nel mentre continuava a saltellarmi in torno. - Okay, accetto. -
Lei mi sorride. - Grazie mille! -
La sto accompagnando alla porta quando si gira e mi punta un dito contro. - Non osare toccarla o ti farò tanto di quel male che neanche immagini. -
Scoppio a ridere. - E che dovrei mai farle? -
-Hai una certa fama per esserti fatto un bel po' di ragazze negli ultimi quattro anni. Quindi vedi bene che devi fare. Tieni quelle mani a posto. -
Alzo le mani in segno di resa. - Va bene. - anche perché sennò il coach Read mi avrebbe fatto il culo se mai avessi sfiorato la figlia.
Quando sono in pista è come se la mia mente si staccasse da tutto. Ci sono solo io e il ghiaccio.
Però da due anni a questa parte qualcosa mi distrae.
Anzi, qualcuno.
La piccola Scarlett.
Ogni venerdì è lì a guardare i nostri allenamenti.
Anche oggi.
E' seduta sull'ultima fila degli spalti, così in alto che quasi non riesco a distinguere se porta gli occhiali o no.
Ovviamente li ha. Quando studia o legge li porta sempre.
Viene ad anticiparsi qualche compito per le prossime settimane mentre assiste a una ventina di uomini che si scontrano l'uno contro l'altro per far entrare il disco in porta. E' china sul libro di spagnolo. Lo so perché è la lingua che trova più semplice da imparare e in un ambiente chiassoso come questo riesce a studiare quasi senza problemi.
E' passata più di una settimana da quando la sua amica mi ha proposto quell'accordo.
Lei è partita due giorni fa ed io in questo tempo non ho mai visto Scarlett in giro, se non per le lezioni o oggi.
Jackson mi viene addosso, dandomi una spallata.
Allontano la mente da Scarlett e la riporto sulla partita.

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Lux University
RomanceHockey romance Ero proibita per i ragazzi della squadra di hockey della Lux. Allora, perché lui non voleva lasciarmi stare. Ed ora la mia migliore amica lo aveva fatto diventare il mio baby sitter. Scarlett è la figlia dell'allenatore della squadra...