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Scarlett🌹

La cena fu un disastro. Non avevo mangiato nulla e neanche aperto bocca.

Adam e papà avevano tentato di farmi parlare ma alle loro domande rispondevo con un flebile si o no.

Sono rintanata in bagno da dieci minuti e so che si stanno chiedendo tutti che fine abbia fatto ma ogni volta che provo ad uscire ci ripenso.

Non posso neanche chiamare J. Alexander, il fidanzato, l'ha portata a cena fuori ed io non voglio rovinarle la serata con i miei problemi.

Prendo un bel respiro e mi faccio coraggio. Apro la porta e vado a sbattere contro qualcosa.

No, era qualcuno.

Alzo lo sguardo.

Fa che sia Adam. Fa che sia Adam.

Thomas.

Avrei preferito scontrarmi contro il demonio in persona. Sarei stata più felice.

Thomas mi guarda con il suo solito sorriso da carogna. - Bene, allora sei ancora viva. -

Avrei preferito morire piuttosto che ritrovarmi in quella situazione, maledizione!

Abbasso lo sguardo evitando i suoi occhi verdi. - Sono viva. -

Si accorge che non mi muovo. - Puffetta, posso andare al bagno? -

-Puffetta? -

-Si, è carino e poi sei in formato tascabile. -

Lo guardo storto. - Non è che sei tu ad essere un armadio a sedici ante? -

Lui, dopo un attimo di silenzio, scoppia a ridere. - Finalmente stai tirando fuori il tuo vero carattere, Puffetta. -

-Non è vero, sei tu che mi dai fastidio. - replico ormai sulla soglia di esplodere dall'imbarazzo.

Thomas torna serio e mi fissa con quei suoi occhi verdi. - E se ti dicessi che lo voglio vedere? -

-C-che cosa? -

-La vera te. -

-P-perché mai dovresti? - Dio salvami da questa tortura!

Lui mi guarda senza distogliere gli occhi dai miei. - Perché mi incuriosisci. - dice e poi se ne va.

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