-CAPITOLO 12-
"È tutta colpa della luna, quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti."
[William Shakespeare]
Dan attraversò il corridoio per tornare in mensa e si chiese se fosse stato troppo brusco con Adam, dato che gli aveva quasi sbattuto la porta in faccia.
Il fatto era che quella domanda l'aveva messo in difficoltà.
Perché lo stava facendo? Perché voleva vendicarsi?
Dopotutto era vero che Connor aveva preso di mira solo Adam e che lui avrebbe potuto ignorare la questione, continuando a lavorare tranquillamente al Payer.
Ma Dan odiava i raccomandati, odiava gli spocchiosi e tutti quelli che abusavano del loro potere per sottomettere i più deboli.
Era una questione di principio. Solo una maledetta questione di principio.
Tutto lì.
....
Dan deglutì. Non diede ascolto a quella vocina che sussurrava insistentemente al suo orecchio, insinuando un assurdità dietro l'altra.
Non lo stava facendo per Adam.
Non lo stava facendo perché ci teneva a lui.
Assolutamente no.
Tornò in cucina per raccattare le ultime cose e concedersi una pausa perché dopo avrebbe dovuto lavare i corridoi del Payer. Quei due lavori lo stavano massacrando, aveva il corpo indolenzito e la schiena gli urlavano pietà ma cazzo... finalmente le cose a casa Allen stavano andando meglio.
Tra i soldi della mensa e i soldi che racimolavano i suoi fratellastri, lui e Maya riuscivano a mangiare, a far spesa, a pagare le bollette e addirittura a concedersi qualche sfizio. Dan aveva visto gli occhi di Maya brillare quando le aveva allungato qualche banconota per comprarsi quei cazzo di prodotti skincare.
Ad ogni modo stavano finalmente avendo una vita più che dignitosa per i loro standard, e Dan si augurò che la cosa durasse a lungo.
Specialmente per il cibo...
E a proposito di cibo... Adam non aveva più mangiato. Lo stronzo di Connor gli aveva fatto cadere il piatto di maccheroni e lui aveva dimenticato in mensa il piatto con lo sformato di patate che aveva recuperato dalle cucine.
Velocemente andò a recuperare il piatto ormai freddo e lo mise a scaldare. Preparò un vassoio riprendendo del pane tostato e un budino al cioccolato dalla dispensa. Non appena lo sformato fu pronto, chiuse con un coperchio il vassoio e tenne i piatti in caldo.
Si diresse senza esitazioni alla 241. Bussò alla porta ma non ricevette riposta. Dan si chiese se Adam fosse arrabbiato con lui per il modo in cui gli aveva risposto o addirittura se fosse scappato non rispettando il suo ordine di restare chiuso lì.
Si guardò un attimo intorno circospetto per assicurarsi che non lo vedesse nessuno, ed entrò nella stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
Adam non c'era. Dov'era finito?
Poi sentì l'acqua della doccia e Dan capì che si trovava in bagno. La porta era socchiusa e da quella posizione riusciva ad intravedere un'anta vetrata della cabina.
Dan arrossì e diede subito le spalle alla porta. Poggiò il vassoio ancora caldo sulla scrivania e decise di lasciargli un biglietto. Recuperò uno dei tantissimi fogli dall'album di Adam e uno dei suoi colori.

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WHITE - Nella stanza bianca
Romance𝓣𝓡𝓐𝓜𝓐 📜 Nessuno sa davvero cosa accade dentro la Stanza Bianca. Un gioco, dicono. Un esperimento sulla paura. Ma chi entra rischia di non tornare più indietro. Dan Allen ha imparato presto a sopravvivere. Suo padre in prigione, sua madre mala...