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Questo capitolo contiene scene 🌶️🌶️🌶️esplicite che potrebbero urtare la vostra sensibilità...o forse non vedevate l'ora😏
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📍5th Ave; New York city
COLE
Vuoto. Ecco cosa sento mentre delle lunghe dita con le unghie laccate rosso fuoco, scorrono con passione e prepotenza su tutto il mio petto e i miei bicipiti stringendo forte e piantando le unghie lunghe all'interno della mia carne mentre il mio bacino, spinge con prepotenza e velocità all'interno delle sue labbra bagnate e dei gemiti vergognosi, escono dalle labbra della rossa con la piega ormai completamente rovinata e il trucco completamente sbavato.

«Cazzo Cole» mugugna nel mio orecchio mentre do una spinta più profonda con il bacino e la mia mano destra si stacca da una delle sue tette per andare a cercare il suo clitoride.
Appena le mie dita trovano il punto esatto, decido di torturare un po' la ragazza che sta sotto di me parzialmente sdraiata sulla scrivania del mio ufficio.

Inizio a muovere lentamente le mie dita per poi aumentare la velocità gradualmente per poi, rallentare nuovamente il movimento.

«Piccolo, non farmi questo» mugugna Pennie mentre mi afferra il polso della mano che la sta masturbando. «Vai più veloce» mi ordina mentre anche le sue dita raggiungono le mie per poi iniziarle a muovere a un ritmo più veloce delle mie mentre il suo bacino si alza in avanti così da venirmi incontro.
«Cosa ti ho detto» le dico mentre fermo ogni singolo movimento
«Ti sembro piccolo?» le chiedo mentre spingo il mio bacino con un movimento secco dentro di lei.
«Cazzo no amorino, lo sai che non sei affatto piccolo» mi dice in piena estasi.

Con un sorrisetto soddisfatto, riprendo a pompare dentro di lei con un ritmo ben preciso mentre le lascio una scia di baci che partono dai seni, fino ad arrivare sotto all'orecchio dove succhio e mordo e la pelle in maniera non molto delicata, facendo arrossare tutta la pelle.

«Girati.» le sussurro all'orecchio con voce roca mentre le do una strizzata alla sua bellissima tetta e le schiocco un bacio sulle labbra.
Senza farselo ripetere due volte, con un sorriso malizioso, scende dalla scrivania per mettersi con i piedi per terra e solo il busto appoggiato alla scrivania così da potersi reggere.

Sa che quando la faccio mettere in questa posizione, sto per mettere fine ai giochi.

Amo avere una donna, sopratutto la mia donna in questa posizione, mi dà ancora di più la sensazione di potere e controllo e il pensiero di poterla afferrare per i capelli, tirarli, poter leccare e succhiare i lembi di pelle della schiena e lasciare qualche morso ben poco delicato, fino ad arrivare al sedere, rotondo e perfetto da palpare, schiaffeggiar e e mordere. Impazzisco.

«Si, cazzo!» esclama subito Pennie mentre la vado a penetrare fino in fondo e le vado a palpare i seni con vigore mentre ci scambiamo un bacio pieno di passione dove le lingue si intrecciano con l'intenzione di vincere una guerra sul comando che pure questa, ho intenzione di vincere.
Mentre continuiamo a scambiarci baci qua e là, la mia mano scorre in giù, fino ad arrivare al suo fiore dove lo inizio ad accarezzare con dolcezza fino ad aumentare la velocità.

Un gemito roco esce dalle mie labbra quando Pennie inizia a venirmi incontro con il suo bellissimo culo accompagnando così le mie spinte e facendo sbattere il suo culo con le mie palle e facendo uscire un gemito stridulo dalla sua bocca che mi affretto a coprire mettendole la mia mando davanti mentre cerco di attutire i suoi gemiti.

Dopo un paio di stoccate, sento di essere quasi arrivato alla fine e anche Pennie non è da meno.
«Vieni per me piccola» le sussurro all'orecchio con modo deciso mentre la mia mano sinistra le schiocca uno schiaffeggi delicato sul culo, cosa che la fa eccitare ancora di più, infatti, le sue pareti si stringono ancora di più addosso alla mia lunghezza.

Basta un attimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora