Tornare alla solita routine è stato così strano ma allo stesso tempo così familiare. La mia casa, con i miei spazi e quelli di Ethan, i miei amici, il mio lavoro, il gruppo mamme, ma soprattutto ho nuovamente attorno a me i gemelli diversi che non mi mollano mezzo secondo.
Londra mi ha sempre affascinata, nonostante la sua aria leggermente cupa e il freddo di tutti i giorni, il fascino dei parchi che pullulano danno un fascino irresistibile alla città. Ti da molte opportunità lavorative e nessuno viene giudicato per come si veste o cosa fa. Tutti sono liberi di fare quello che vogliono.
In città il cognome Johnson è molto importante infatti è rispettato da molti ma allo stesso tempo, è anche molto invidiato. Non solo qua ovviamente, ma anche a New York.
La differenza è che se a Londra domina praticamene solo la mia famiglia, nella mia città natale se la gioca con la famiglia di Cole. La fortuna mia e di Cole è che i nostri i genitori, ma in generale le intere famiglie, nonostante siano importanti, non hanno una vita particolarmente da ricchi. Un esempio semplice? Quando ero piccola i miei genitori non mi hanno mai affidato a una tata e lasciata in balia di me stessa, ma mamma si è presa un bel pò di tempo libero dal lavoro, fortunatamente lavora nell'azienda di famiglia quindi non ha avuto problemi e di rado andava in azienda se no, lavorava da remoto. Se ve postate chiedendo, no, i miei genitori non hanno domestici se non le due signore delle pulizie che si occupano appunto di tenere sempre al meglio la casa e il giardiniere. Per il resto, si occupa tutto mia mamma.
Tornando a noi, sto finendo di preparami per andare in azienda e ammetto che è molto strano. Come al solito indosso uno dei miei completi da ufficio, il colore di oggi è un azzurro tenue mentre sotto indosso una classica camicia bianca. I capelli lisci e un trucco molto leggero ma raffinato adatto al luogo in cui sto per andare.
«Amore, sbrigati! Dobbiamo andare all'asilo!» alzo il tono di voce per farmi sentire da Ethan che è in camera sua a giocare con i pupazzi. Come ogni mattina vesto prima lui e poi mi occupo di me, almeno riusciamo a fare colazione insieme e ad essere in orario visto che è più impegnativo da vestire perché non sempre collabora.
«Mamma sono pronto!» si alza in piedi quando mi vede spuntare dalla porta. «Mettiamo le scarpe e andiamo allora» gli dico sorridendo mentre lo aiuto a mettersi lo zainetto e recupero la mia borsa.
Una volta saliti in macchina, Ethan mi racconta che oggi ha intenzione di raccontare ai suoi amichetti tutto quello che ha fatto in vacanza e non vede l'ora di colorare e giocare con loro.
Arrivati davanti all'asilo, come al soliti ci sono tantissime macchine messe in doppia fila per lasciare i bambini prima di andare a lavoro. Faccio scendere Ethan dalla macchina subito lo prendo per mano mentre ci avviciniamo all'entrata. «Signora Johnson è tornata. Ciao Ethan, come sei bello oggi» saluta una delle maestre di Ethan. «Buongiorno signora Fuller» le sorrido mentre ricambio il sorriso «Entra pure in classe Ethan» gli sorride la maestra mentre si abbassa alla sua altezza. È una giovane ragazza, avrà si e no la mia età, bionda, occhi azzurri non troppo alta e un fisico longilineo. È una delle nuove maestre che l'asilo ha assunto e devo dire che è davvero bravissima con i bambini ed Ethan mi ha sempre parlato bene di lei.
«Ciao tesoro, divertiti» gli sorrido prima di dargli un bacio sulla guancia e lui, con un grosso sorriso sulla faccia, mi fa un saluto veloce per poi correre dentro la classe dove ci sono le atre due maestre e tutti i suoi amici.
«È davvero un bravissimo bambino signora Johnson. Tutti quanti fanno i complimenti quando lo vedono. ne deve essere davvero orgogliosa» mi dice la maestra «Si fidi, lo sono.» rispondo con un sorriso. «Resterei a parlare ma devo davvero andare a lavoro» spiego mentre guardo l'ora e noto che sono le otto e mezza. Fortunatamente devo essere a lavoro per le nove però mi piace arrivare sempre un pochino prima così riesco a fare tutto con calma come piace a me e riuscire a controllare tutti gli appuntamenti presenti nell'agenda.

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Basta un attimo
RomanceLayla Johnson è una ragazza di ventiquattro anni, che all'età di diciannove, si è ritrovata a dover crescere suo figlio da sola con l'aiuto dei suoi genitori e della sua migliore amica. Cole Jones, conosciuto anche come cuore di ghiaccio, a distanza...