Capitolo 18

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-Naim- urlò di colpo Linka aprendo gli occhi e mettendosi seduto. Guardandosi intorno vide prima di tutto che si trovava in quella che sembrava essere una camera molto piccola e con dei divanetti, in uno dei quali era sdraiato, per il resto il nulla più assoluto.

-Linka- disse Yoemiya raggiungendolo davvero molto preoccupata e Linka le sorrise debolmente per poi guardare verso Thilor.

-che è successo?-

-quei soldati ti hanno buttato in acqua non appena hai detto loro che non avremmo collaborato se non ci slegavano- rispose l'elfo sospirando -credevo saresti morto...hanno portato me e Yoemiya qui subito dopo. Per fortuna altre guardie ti hanno portato qui slegato anche se completamente fradicio-

-uh...- sussurrò Linka chiudendo un momento gli occhi ma l'unica cosa che compariva era il viso di Naim che lo guardava preoccupato dopo averlo baciato. Era assurdo ma in quella visione non solo Naim sembrava così tanto reale ma allo stesso tempo era anche diverso dal Naim che si ricordava. I capelli non erano più lunghissimi ma gli arrivavano a stento alle spalle nonostante fossero in tutte le direzioni per via dell'acqua, e la pelle...la sua pelle era ricoperta da piccole squame azzurre che era certo non poter essere reale.

-tutto bene? Hai urlato il nome di mio fratello prima-

-lo so- sussurrò Linka -io...ho solo avuto un'allucinazione probabilmente dovuta alla troppa acqua- scosse poi la testa il biondo nel momento esatto in cui la porta della camera dove si trovava si aprì facendo entrare quattro guardie.

-se siete pronti andiamo al cospetto del re-

-si, siamo pronti- disse Thilor annuendo e avvicinandosi per primo alle guardie seguito a ruota da Yoemiya. Linka si alzò a sua volta e li raggiunse con la fronte corrucciata passando all'elfico.

-re? Da quando gli umani hanno un re?-

-a quanto pare non siamo finiti in un villaggio di umani- sussurrò Yoemiya -questo è il regno di Waterdeep e stiamo per incontrare il re di questo regno per spiegare cosa cazzo ci facciamo qui- poi nessuno dei tre continuò a parlare per via degli sguardi un po' brutti che avevano lanciato loro le guardie. Rimasero quindi in completo silenzio fino a quando non entrarono nella sala del trono e Linka seguendo anche Thilor fece un leggero inchino con il busto. Quando alzò lo sguardo però rimase sorpreso nel vedere il suddetto re con gli occhi ghiaccio che gli sembravano terribilmente identici a quelli di Naim.

-quindi...- Joran osservò attentamente i nuovi arrivati, soprattutto l'elfo biondo che lo stava fissando quasi sconvolto e che sembrava rispecchiare appieno la descrizione che Naim gli aveva fatto del suo elfo. E quello biondo era anche l'elfo che era stato buttato in acqua visto che i suoi vestiti stavano ancora sgocciolando -cosa volete da noi?-

-rifugio- parlò Thilor -non so quale regola non abbiamo rispettato entrando qui ma pensavamo di trovarci in un semplice villaggio di umani quando lo abbiamo fatto. siamo scappando dalla foresta di Parrlams perché gli umani sono arrivati fino al nostro villaggio e lo hanno distrutto-

-siete sopravvissuti solo voi tre?- domandò Joran in parte preoccupato per il fratello. Certo era stato esiliato da quegli elfi ma quella notizia l'avrebbe di sicuro distrutto.

-no. Gli altri hanno deciso di andare verso l'interno ma in un anno massimo gli umani raggiungeranno anche le zone più interne della foresta- scosse la testa Linka parlando mentre si passava una mano tra i capelli ancora bagnati. Iniziava a sentire anche parecchio freddo per via di quei vestiti bagnati e voleva mettere fine a quella conversazione il più velocemente possibile per potersi cambiare.

-gli umani si stanno muovendo anche verso di noi da mesi, si sono fatti davvero più spericolati- disse Krists verso Joran usando la loro lingua per non farsi capire dagli elfi. Joran annuì leggermente completamente d'accordo per poi ritornare a guardare verso gli elfi e soprattutto verso l'elfa rossa che sembrava molto a disagio e aveva lo sguardo fisso verso la piscina circolare.

-gli umani si stanno muovendo anche verso di noi. Al momento non hanno le capacità di raggiungerci sott'acqua ma questo non toglie che molta della nostra gente vive in superficie da anni e sarebbe in pericolo- passò al comune Joran attirando nuovamente l'attenzione degli elfi.

-sott'acqua?- domandò Linka guardandolo confusissimo.

-mi dimentico sempre che voi elfi vivete nel vostro modo...non siete gli unici speciali sai? Mi vedete nelle mie sembianze umane ma sono un tritone, il re di sirene e tritoni. Il nostro regno si estende sott'acqua si ma anche su parte della terraferma che è di nostra competenza- Joran incrociò le braccia al petto osservando attentamente le loro reazioni ed erano per lo più tutti e tre sconvolti. La rossa però lo stava guardando quasi sorpresa e interessata con gli occhi blu che sembravano dello stesso colore dell'oceano più profondo.

-appena finiranno dagli elfi metteranno tutte le forze per combattere contro di voi- disse Thilor ragionandoci su.

-si e dovremmo cercare di non farvi sconfiggere del tutto- Jonas guardò verso Krists facendogli cenno di avvicinarsi per non far sentire alle guardie quello che voleva dirgli nella sua lingua -un matrimonio con un elfo quanto potrebbe essere vantaggioso?-

-stai rinunciando a quello con gli umani? Finalmente sei rinsavito- borbottò invece Krists per poi guardare verso la rossa -sei sicuro di quello che vuoi fare? Quell'elfa non sembra avere nobili natali-

-ma può garantirmi un ascolto da parte degli elfi...se ci uniamo con gli ultimi rimasti possiamo provare a ricacciare indietro i maledetti umani...non posso sposarmi per piacere almeno proviamo questa strategia-

-la scelta è vostra ma dovrete parlarne anche con vostro fratello- Joran annuì per poi guardare fisso verso la ragazza.

-potremmo collaborare- disse in comune.

-come?- domandò l'elfo biondo sorpreso da quelle parole.

-matrimonio combinato. Gli elfi non mi ascoltano ma se mia moglie fosse un elfo ai loro occhi avrei più credibilità e l'alleanza sarebbe reale- e continuò a guardare la rossa per tutto il tempo.

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