Capitolo 17

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Naim sbadigliò leggermente anche se era davvero parecchio assonnato. Aveva dato retta al fratello la sera prima e aveva partecipato alla festa che si era tenuta nel palazzo di Dixta cercando di mantenere buoni i rapporti con le varie famiglie nobili di Waterdeep che avevano mandato li i loro rampolli sperando di fare colpo su di lui ovviamente. Ormai era palese per tutti che lui preferisse i tritoni alle sirene, e ci aveva provato anche con alcuni tritoni senza andare oltre il bacio completamente terrorizzato dalla minaccia di Joran di lasciarlo senza cibo per una settimana. Ovviamente il fratello era preoccupato del fatto che potesse restare incinta e Naim concordava perfettamente con lui. Gli dispiaceva solamente non riuscire davvero andare oltre a Linka.

Non riusciva a togliersi il suo elfo dalla mente: voleva lui ma non l'avrebbe mai avuto. Probabilmente in quel momento Linka aveva già avuto un figlio dalla sua nuova mogliettina, anche se le possibilità di concepire per gli elfi erano davvero basse.

Il principe sospirò nuovamente uscendo alla velocità della luce dalla sua camera e nuotando verso l'uscita del palazzo sottomarino. Per quanto avesse notato preferire maggiormente stare in acqua che in superficie in quel momento aveva bisogno di andare da Joran e Joran poteva essere solo in un posto: al palazzo della terraferma visto che era li che lo aveva lasciato la sera prima.

Nonostante molta gente avesse preso a salutarlo anche solo con la mano Naim li ignorò completamente continuando a notare abbastanza velocemente e stava anche per raggiungere una delle scorciatoie che era solito fare quando doveva raggiungere il fratello sulla terraferma quando sentì un tonfo non poco lontano da li. Si bloccò di colpo girandosi e notò immediatamente che un umano era stato lanciato malamente in acqua ed era stato il rumore dell'impatto a farlo girare. Corrucciò ancora di più la fronte: era certo che Joran avesse detto alle sue guardie di non trattare in quel modo gli umani e soprattutto di non farli affogare in mare aperto. Naim sospirò avvicinandosi cautamente all'umano preoccupato che potessero lanciarne altri da un momento all'altro. Non dovette avvicinarsi molto prima di bloccarsi di colpo. No, non era un umano.

Linka era davanti a lui, con gli occhi leggermente chiusi che guardavano verso la superfice mentre cercava contemporaneamente di trattenere il respiro e di liberarsi le mani che gli erano state legate dietro la schiena e che gli impedivano di risalire da solo.

-cazzo- si lasciò sfuggire nella nuova lingua che aveva imparato prima di riprendere a nuotare per accertarsi che fosse veramente Linka ma quando fu abbastanza vicino da appurare la cosa vide che Linka aveva finito tutta l'aria nei suoi polmoni. Terrorizzato a morte di perderlo nuovamente Naim si fiondò sul suo elfo baciandolo sulle labbra schiudendole cercando anche di dare parte del suo ossigeno all'altro.

-mh- sentì mugugnare il biondo e si staccò leggermente sorridendo nel notare gli occhi verdi di Linka che lo stavano guardando confusi.

-ti porto su- gli sussurrò in elfico ma Linka sembrava star perdendo sempre più conoscenza quindi Naim non perse tempo e riemerse tirandosi dietro Linka. La prima cosa che fece fu poggiare con delicatezza il corpo di Linka sul ciottolato di uno dei sentieri dei giardini privati del castello per poi issarsi sulle braccia e sedersi accanto all'elfo. Gli slegò con calma le mani da dietro la schiena e controllò il suo polso prima di chinarsi nuovamente e fargli la respirazione bocca a bocca provando a far uscire tutta l'acqua che aveva nei polmoni.

Avvertì il biondo tossire e sputare acqua ma rimase comunque con gli occhi chiusi e Naim sospirò lasciandogli un bacio sui capelli biondo bagnati. Poi non resistette ed osservò la mano sinistra del biondo ma non c'era traccia di una fede: che l'avesse persa?

-che cazzo ci fai qui Linka? Stavo cercando di dimenticarti bastardo- una lacrima scese sul suo viso e Naim se l'asciugò velocemente guardandosi intorno. -GUARDIE!- urlò a pieni polmoni e non ci volle molto prima che due di esse lo raggiungessero con le armi sguainate pronte a difenderlo, anche se non c'era bisogno visto che più volte in quegli anni era stato lui più veloce a salvare il fratello da un attacco che quelle maledette guardie.

-si principe?- chiese una di loro osservando poi verso Linka che era disteso al suo fianco bagnato.

-sapete dirmi come mai un elfo è stato buttato in acqua?- sbottò guardandoli davvero male.

-ehm no mio principe- disse la seconda scuotendo energicamente la testa.

-portatelo al palazzo, al cospetto di mio fratello...fatelo riprendere prima- Naim spostò la sua coda azzurra sui ciottoli e in poco tempo le sue gambe ricomparvero così come i vestiti di seta azzurri che indossava prima di tornare in acqua. -vi aspetterò li- e dando un'ultima occhiata preoccupata in direzione di Linka si avviò verso la sala del trono sbuffando sonoramente e guardando anche storto qualunque guardia si trovasse davanti. Non sapeva chi avesse tentato di uccidere il suo elfo ma non l'avrebbe minimamente passata liscia. Non gli servì nemmeno arrivare alla sala del trono per incrociare Joran con Krists diretti entrambi verso la sala -Joran-

-oh Naim- disse il maggiore voltandosi e sorridendo verso il fratello -tutto bene ieri alla festa?-

-i soliti che allungano troppo le mani- sviò quel discorso il minore con il cuore a mille -sono qui per altro e...-

-la tua presenza è provvidenziale in realtà- lo bloccò Krists -scusatemi ma dobbiamo muoverci. Abbiamo due prigionieri da interrogare e sono due elfi-

-ah- e Naim riprese a camminare insieme a Joran e Krist -comunque mentre venivo qui ho visto che buttavano un altro elfo in acqua e l'ho salvato...per poco non affogava-

-cosa?- sbottò Joran -sei serio?-

-si...anzi anticipatemi visto che gli elfi di solito il comune lo conoscono perfettamente io devo trovare le guardie che hanno fatto quello che non dovevano- e Naim si voltò pronto a trovare il responsabile del quasi annegamento di Linka.

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