Capitolo 15

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-ti giuro che non ne posso più- sbottò Naim osservando verso Joran che invece gli stava sorridendo debolmente mentre entrambi camminavano per i corridoi del palazzo della terraferma.

-se tu non ne puoi più io cosa dovrei dire?- gli chiese quindi Joran sbadigliando leggermente e quasi per istinto. Poi si bloccò di colpo accorgendosi di quello che aveva effettivamente fatto. non si era mai permesso di sbadigliare davanti a qualcuno, era una forma di debolezza che potevano usare a suo svantaggio, ma il suo corpo si era sentito così tanto a suo agio con il fratellastro che non aveva nemmeno dovuto pensarci.

-ma oggi ti hanno lasciato stare perché ero io il divertimento...mi hai presentato a corte due settimane a fa e quando ho rifiutato le sirene hanno iniziato a propormi tritoni di qualunque tipo...cosa non capiscono del "non voglio sposarmi"?-

-non accettano il tuo no è molto semplice. Vogliono che tu abbia un marito, e sperano che quel marito sia un loro parente in modo da poter avere controllo. Non ti dicevo di muoverti a trovare qualcuno solo per farti innervosire sai?- Joran fissò il corridoio davanti a se -è da quando ho quindici anni che mi propongono sirene e alla fine avevano deciso che dovevo sposare Selinda-

-quella che poi volevi rifilare a me- borbottò Naim.

-già...vivono così lontano dal centro della corta sia in acqua che sulla superficie che mi sembrava il luogo giusto dove mandarti-

-e adesso invece mi vuoi al tuo fianco-

-devo insegnare a mio fratello la nostra lingua. È stato troppo tempo con gli elfi- ridacchiò Joran -ero spaventato da quello che potevi volere per questo mi ero organizzato ma...adesso so che voglio mio fratello al mio fianco-

-cosa farai con Selinda? La sposerai?- chiese Naim stringendo le braccia al petto iniziando ad avvertire un po' di freddo per via dei vestiti leggeri e ampi che stava indossando per non parlare del fatto che era anche a piedi scalzi. Il moro doveva ancora capire come mai tutti gli altri non volessero indossare le scarpe per andare in giro ma rispettava quell'usanza nonostante avesse tremendamente freddo per via del marmo.

-no, io e lei avevamo già rotto il contratto matrimoniale da tempo. Lei non mi voleva perché ero troppo lontano e troppo impegnato con gli affari della terraferma per interessarle e io non volevo sposarmi. Avrebbe accettato te ma...credo che le piaccia restare da sola ancora un po' e poi a conti fatti tu vieni proprio dalla terraferma che tanto odia- Joran scosse la testa -stai rifiutando ardentemente per qualcuno non è vero?-

-cosa?- domandò Naim guardando sorpreso il fratello.

-andiamo sono tuo fratello e mi hai già detto di non essere più vergine...quel ragazzo con cui sei stato era importante per te?-

-si- non aveva senso mentire, non a Joran e poi Naim era anche certo di voler in qualche modo aver un buon rapporto con il maggiore così come lo aveva avuto per Yoemiya. -è un elfo...ha 150 anni ma sembra ne abbia una ventina come no- iniziò a spiegare guardando fisso davanti a se -io...credevo di stargli antipatico ma poi ho scoperto che lo attraevo così come lui mi ha sempre attratto e che stava semplicemente cercando di non pensare a me. È il figlio di una delle famiglie nobiliari più importanti della foresta di Parrlams e la sua famiglia gli aveva già organizzato il matrimonio. Quando sono stato esiliato lui doveva ancora conoscere la sua futura moglie ma...ma ci saremmo comunque separati di li a poco-

-quindi anche se fossi rimasto li tu...-

-li avrei visti sposarsi senza la possibilità di fare niente perché Linka non sarebbe andato contro i suoi genitori, non per un uomo come lui e men che meno per un umano che la sua famiglia odiava-

-non sei un umano ma un tritone-

-per loro ero un umano, non sapevano mica cosa fossi realmente e...- Naim si lasciò andare in una risata triste -e chissà come avrebbero reagito tutti quanti nel scoprire la verità e soprattutto che sono anche un principe-

-potresti ripresentarti li e...-

-no Joran...mi hanno esiliato, non posso tornare li- Naim fece un profondo respiro -sai...credo che Linka si fosse accorto di qualcosa in me-

-che intendi-

-quando ci vedevamo...ovviamente lo facevamo di nascosto e molto spesso ci incontravamo al lago per fare una nuotata. Continuava dirmi che l'acqua mi donava ma non riuscivo a capire cosa volesse dire, almeno fino a quando non ho visto il mio corpo cambiare completamente in acqua-

-non vi vedrete mai più probabilmente e tu stai rifiutando tutta quella gente per lui- gli fece notare Joran sospirando.

-è fresca Joran...dammi il tempo di...di andare oltre-

-va bene ma cerca di non comportarti troppo male con chi ti viene presentato o potresti pentirtene...per quanto riguarda me...nessuna sirena mi ha mai colpito veramente quindi aspetto solo il momento in cui un mio matrimonio sarà inevitabile...sinceramente avevo anche pensato di chiedere in mano qualche figlia di governatori umani importanti per almeno calmare le acque...la guerra sembra inevitabile-

-gli umani non possono raggiungere i fondali, quindi non arriveranno mai a Dixta ma possono raggiungere la foresta-

-ma possono distruggere il piccolo regno che abbiamo creato sulla superficie e dove al momento viviamo-

-vorrei vivere a Dixta per un po' sinceramente...forse riuscirei ad abituarmi al mio aspetto da tritone-

-non preoccuparti Naim- Joran gli mise un braccio sulle spalle -aspettiamo l'arrivo dell'inverno per ritirarci definitivamente nei fondali fino alla primavera-

-oh...e gli umani che vivono qui? Lasciarli completamente da soli non può essere un problema per la sorgente di Huya? Avete delle regole molto strette e io sono stato quasi ucciso solo perché ho provato a bere un po' d'acqua- chiese preoccupato Naim.

-quella non era l'acqua della sorgente è solo nel palazzo e quello è chiuso a tutti. Diciamo che gli umani non sanno la verità e dobbiamo comportarci come se quella delle fontane sia acqua di sorgente-

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