Capitolo 13

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Naim sospirò pesantemente chiudendo un momento gli occhi e lasciandosi andare leggermente dentro la vasca. Ancora non era del tutto sicuro di aver capito davvero cosa stesse succedendo perché erano state troppe informazioni tutte insieme. E ringraziava davvero tanto che il fratello gli avesse detto di andare a darsi una ripulita cosa che gli sarebbe servita anche per pensare a tutto quello che era successo in quelle poche ore.

Era un tritone, cosa che non aveva mai ritenuto possibile visto che credeva che la loro esistenza fosse solo un mito, e per giunta anche un principe. Certo non un principe legittimo ma lo era lo stesso cosa che a quanto pareva aveva fatto preoccupare a morte quello che era suo fratello maggiore tanto da fargli venire in mente di regalargli addirittura un'isola da governare e una moglie, moglie che lui tra l'altro era certo di non volere.

Chissà cosa avrebbero detto gli elfi con i quali era cresciuto di quella novità, forse non l'avrebbero trattato male e forse nemmeno esiliato ma non poteva tornare indietro nel tempo. Almeno aveva scoperto di non essere un inutile umano.

Naim decise di andare completamente sotto la superficie dell'acqua anche se trovandosi in una vasca non poteva davvero andare molto in profondità e aprì gli occhi per poi cercare di respirare normalmente come era solito fare in superficie. Non gli veniva ancora naturale non trattenere subito il respiro ma ci avrebbe fatto pratica. Era strano restare sott'acqua per più tempo di quanto fosse stato abituato in precedenza ma iniziava a capire anche perché gli piacesse, inconsciamente, restare sott'acqua.

Sorrise debolmente mentre le parole che era solito dirgli Linka quando si incontravano al lago gli ritornavano in mente. Gli aveva sempre detto il suo elfo che l'acqua gli donava e in quel momento capiva perfettamente cosa l'alto volesse effettivamente dire.

Con molta calma riemerse dalla vasca e osservò la sua coda che grazie all'enorme vasca della sua camera era ancora sott'acqua. Forse non si sarebbe mai abituato ad averla effettivamente. La stava ancora rimirando quando sentì bussare alla porta del bagno e guardò la stessa molto confuso.

-avanti- disse in comune sperando che non fosse nessuno intenzionato ad ucciderlo visto che era effettivamente ricomparso dal nulla. Non ci volle molto prima che Naim vide entrare il fratello che sembrava molto diverso senza la corona di conchiglie e perle in testa. Sembrava quasi un ragazzo normale e non un re.

-da quante ore sei in quella vasca?- chiese Joran in direzione del fratello che sembrava voler diventare un tutt'uno con l'acqua.

-non lo so- rispose sinceramente il minore avvicinandosi al bordo della vasca per poi poggiarci le braccia incrociate e il mento sopra di esse -avevo bisogno di pensare-

-troppe informazioni tutte insieme immagino- sospirò Joran e vide l'altro annuire -sembri comunque essere a tuo agio con il tuo nuovo aspetto-

-non lo sono per niente, è solo che l'acqua mi aiuta a calmarmi e sto cercando di non pensare al fatto che ho una coda da pesce- e Joran sorrise leggermente per quelle parole avvicinandosi ancora di più al fratello.

-dovresti prendere moglie comunque...quella che ti ho proposto non è male, doveva essere la mia di moglie ma...-

-no, ti ho già detto che non voglio una moglie. Non so perché stai cercando di rifilarmela da quando ci siamo conosciuti ma non ho nessuna intenzione di accettare-

-perché no? È bella-

-non mi piacciono le donne- sbottò allora Naim sperando che l'altro smettesse definitivamente di chiedergli di sposare quella sirena con tutte le probabilità.

-ah- disse Joran osservandolo attentamente -allora devo trovarti un marito- aggiunse più a se stesso che al fratello ma Naim lo guardò confuso.

-perché hai tutta questa fretta di farmi sposare? E poi che ci faccio con un marito?-

-hai una discendenza- disse tranquillo Joran -senti nemmeno io voglio sposarmi ma prima riusciamo entrambi a trovare qualcuno e meglio è credimi...inizieranno a proporsi in molti solo per il gusto di arrivare al potere ma se troviamo qualcuno che ci è fedele potremmo non doverlo fare. Molti punteranno a te per usare il fatto che sei il secondogenito bastardo spingendoti a volere il trono-

-ti ho già detto che non lo voglio-

-tu non lo vuoi, gli altri si. Credimi tantissima gente vuole il trono di nostro padre soprattutto adesso che io governo visto che per molti sono troppo giovane per farlo-

-come potrei avere una discendenza sposando un tritone scusa?- disse dopo un po' Naim ricordandosi la prima parte della risposta del fratello e Joran lo fissò per un bel po' di tempo sconcertato.

-ah...vero per gli umani e gli elfi non è così- borbottò poi il tritone passandosi una mano tra i capelli -ecco diciamo che sirene e tritoni hanno...siamo composti in modo tale che non importa chi sia il nostro partner potremo sempre avere una discendenza-

-mi stai dicendo che io posso rimanere incinta?- sbottò Naim con occhi completamente sgranati.

-si, così come può succedere anche a me ma preferisco le donne- rispose tranquillo il maggiore -so che per te che hai vissuto con gli elfi può essere un po' strano ma è così-

-e...quanto tempo...come...- iniziò a chiedere imbarazzato Naim.

-oddio tu hai fatto sesso con qualcuno?- domandò Joran e vedendo il fratellino annuire prima divenne bianco cadaverico ma poi scoppiò a ridere.

-ehi!-

-senti in teoria essendo il principe dovevi ecco...diciamo non fare sesso ma lasciamo perdere non lo sapevi- sospirò Joran -per il resto...non c'è pericolo. Il tuo corpo è cambiato solo dopo l'immersione nell'acqua della sorgente e prima eri come un umano quindi non devi preoccuparti-

-ah- Naim si sorprese di essere rimasto più male di quanto si fosse immaginato per quelle parole. Certo la prospettiva di essere incinta lo aveva completamente terrorizzato ma d'altra parte aveva inconsciamente pensato di voler essere rimasto incinta di Linka. Linka che stava per sposarsi se non l'aveva già fatto e non l'avrebbe rivisto mai più.

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