Capitolo 3

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Naim continuò ad osservare Linka preoccupato. L'elfo non gli stava rispondendo ma lo stava guardando quasi impassibile. Quegli occhi però quando lo aveva preso di sorpresa gli erano sembrati molto preoccupati e agitati.

-ti ho detto di tornare in acqua- disse finalmente dopo un bel po' di tempo l'elfo e a quelle parole Naim storse leggermente la testa.

-e io ti ho detto che sono già in acqua...cosa succede? E non continuare a dirmi di tornare in acqua perché ho capito che c'è qualcosa che non va-

-sei in un posto dove non dovresti stare- borbottò allora Linka guardandolo storto -questo lago è solo per gli elfi-

-ed ecco che ritornate con questa storia- sussurrò Naim -anche se non sono un elfo sono cresciuto qui con voi e posso usare questo lago per lavarmi se ne ho bisogno...non c'è scritto da nessuna parte in elfico proprietà degli elfi-

-tu non dovresti nemmeno saperlo l'elfico- sbottò ancora Linka che comunque era rimasto immobile vicino al lago non più intenzionato ad andare via velocemente.

-senti io volevo solo aiutarti visto che sembri sconvolto non di certo sorbirmi altro odio gratis da parte tua- borbottò Naim guardandolo storto per poi decide di scendere di nuovo sott'acqua sperando in qualche modo che facendo ciò l'elfo per il quale stava sbavando da quando aveva memoria se ne andasse. Non aveva voglia di sentirsi dire ancora e ancora di non essere parte di quel gruppo. Quando riemerse dall'acqua rimase con gli occhi chiusi godendosi la sensazione dell'acqua che scorreva sul suo volto prima di aprire gli stessi e voltarsi per osservare la riva del lago sulla quale aveva lasciato Linka e lo vide ancora li, o meglio più vicino di quanto si ricordasse, e con lo guardo teso.

-non puoi capire-

-come sempre- sussurrò Naim -io non capirò mai secondo voi-

-ma è la verità- disse Linka osservando ancora il ragazzo in acqua la cui pelle sembrava ancora più lucida dopo la seconda immersione. -sei un umano non hai i nostri problemi-

-è per quello che hanno detto alla riunione vero?- chiese Naim cercando di cambiare argomento.

-no, non è per quello...sono le solite cose riguardo agli umani che si stanno avvicinando- Linka sospirò -tanto lo so che alla fine Thilor vi dirà tutto-

-allora cosa ti fa stare in questo modo?- domandò curioso Naim rimanendo fermo nell'acqua con poca voglia di spostarsi, gli sembrava quasi che l'acqua potesse dargli una protezione dall'elfo.

-mi sposo- sbottò allora Linka lasciandosi completamente andare.

-ed è un male?- Naim cercò di non far vedere quanto in realtà la cosa lo avesse sorpreso. Sapeva di non aver possibilità con l'altro ma vedere la cosa sbattuta in faccia faceva comunque male.

-si se il matrimonio è stato deciso dai miei genitori senza considerarmi solo perché vogliono che io abbia una discendenza il più velocemente possibile-

-e quando ti sposerai?- domandò ancora Naim mordendosi il labbro inferiore pensando attentamente a tutte le elfe disponibili in quel momento e che sarebbero potute diventare la moglie di Linka.

-non lo so e spero il più tardi possibile sinceramente parlando- Linka chiuse un momento gli occhi per poi iniziare a sbottonarsi la camicia nuovamente sotto lo sguardo sconvolto di Naim che per sua sfortuna si trovò anche a fissare il corpo asciutto dell'elfo deglutendo con il cuore a mille. Subito dopo Linka si tolse anche i pantaloni e Naim cercò di guardare da qualunque altra parte mentre le sue guance si coloravano di rosso. Linka si accorse ovviamente di quello che stava succedendo e ridacchiò mentre entrava nell'acqua. Si immerse completamente e rimase sotto la superfice dell'acqua fino a quanto il suo respiro gli permise per poi risalire con gli occhi chiusi.

-io...vado...-

-no- Linka aprì gli occhi per fissare Naim che aveva fatto per raggiungere la riva e Linka si sorprese anche di notare quanto velocemente l'altro si fosse mosso -resta-

-perché...prima volevi restare da solo e adesso...-

-adesso tu rimani qui- continuò Linka avvicinandosi al moro che aveva comunque cercato di mantenere la distanza tra loro -hai insistito così tanto per sapere i fatti miei che mi sembra anche scortese andartene in questo modo o sbaglio?-

-mi hai detto quello che dovevi quindi non vedo perché devo restare qui e...-

-io mio corpo ti mette a disagio?- non era la prima volta che Linka vedeva quella reazione in un ragazzo, soprattutto quando si spogliava per fare del sano sesso, e sapeva riconoscere l'interesse nel volto delle persone. Per tutto quel tempo però non si era mai accorto di quello sguardo su Naim, mai.

-no ecco...-

-si invece...e sentiamo da quando ti piacciono i ragazzi? Perché non mi sembra per niente la reazione di qualcuno al quale non piacciono i ragazzi-

-da sempre- si arrese a dire Naim ringraziando che l'elfo non avesse capito che a piacergli fosse lui.

-oh...interessante solo che...sai che qui nessuno si abbasserà mai ad andare a letto con un umano?-

-non ho mica detto che voglio andare a letto con uno di voi sai?- sbottò Naim ferito nell'orgoglio per quelle parole. Perché sapeva che non sarebbe mai riuscito ad avere qualcuno li e probabilmente sarebbe morto completamente solo.

-e vuoi rimanere vergine per il resto della tua vita? Nemmeno le ragazze ti lasceranno entrare nei loro letti, anche la tua cara sorella adottiva non lo farebbe mai rischiando di avere un mezz'elfo che nessuno vuole-

-quindi è così che ti sfoghi- parlò con calma Naim -buttando merda sulle persone che ti circondano come se già tutta la nostra gente non mi considerasse una nullità ti ci metti anche tu con queste parole. So che...so che sono vere, so che nessuno si sognerebbe mai di stare con me ma cazzo dirlo in questo modo è da stronzi- aveva provato a restare in silenzio ma non ci era riuscito. Aveva il cuore a mille e una voglia matta di andare il più lontano possibile in quel momento ma si sentiva anche bloccato dalla presenza di Linka nel lago con lui.

-sei un umano non puoi capire-

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