Ricordate quando ho detto che non sono una persona che odia, che non fa parte del mio essere?
Bene, cancellate tutto quanto. Ma per potervi spiegare meglio, bisogna fare un piccolo passo indietro a ieri sera.
IERI...
Mentre sto pagando, mi arriva un messaggio da Sylvie dove mi dice che stavano parcheggiando e di vederci davanti all'ingresso della sala giochi, così dopo aver salutato i camerieri e aver preso Ethan per mano, ci avviamo verso la sala giochi mentre parliamo di chi vincerà stasera.
«Lay!» esclama Siko da lontano mentre si avvicina a noi insieme ad altre tre persone. Aspetta, perché sono in quattro? Dovevano venire solo lei e Sylvie.
«Mi dispiace» mi dice appena è abbastanza vicina a noi cercando di non farsi sentire dalle altre persone. Non sto capendo perché mi stia dicendo scusa, non è un problema se si sono aggiunte altre persone.
Nemmeno il tempo di risponderle, che le tre figure si avvicinano a noi.Sono Sylvie, sua sorella Pennie e ovviamente Cole.
Al vederlo davanti a me mano nella mano con Pennie mi mette stranamente a disagio.
Ma non per me, per Ethan.
Spero non faccia la solita stronza anche perché c'è un bambino. Il mio bambino.E per quanto possa dire tutto quello che vuole su di me, non dirò e reagirò allo stesso modo se osa dare la strozza con lui.
È la persona più importante della mia vita e deve solo provarci a toccarmela.«Ciao scricciolo!» esclama Sylvie abbassandosi all'altezza di Ethan che immediatamente si stacca dalla presa di Siko per buttarsi nelle sue braccia.
Sono così contenta che abbia trovato altre sue persone su cui contare.«Zia!» esclama mentre allaccia le sue piccole braccia sul collo della mia amica che prontamente lo prende in braccio per poi farlo volteggiare due volte scatenando la sua dolce risata.
«Ciao» saluto in modo distaccato le altre due persone davanti a me che ricambiano in modo freddo.
«Mamma! Andiamo!» mi richiama il mio bambino mentre continua a stare in braccio alla mia amica.
Senza perdere altro tempo, entriamo nella sala giochi e ci avviciniamo al bancone per andare a pagare e a prendere le nostre scarpe.«Lo so che mi stai odiando» mi dice Sylvie appena si avvicina a me
«Odiando no, però preferivo essere almeno avvertita» le dico mentre inizio a infilarmi le scarpe
«Hai perfettamente ragione. Ma mia sorella ha insistito a venire e non pensavo si portasse dietro pure Cole» mi spiega mentre si mette le scarpe pure lei.«È stata una sorpresa anche per noi quando è arrivato a casa nostra a seguito di mia sorella.» mi spiega mentre finisce di allacciarsi la scarpa.
«Solitamente non escono mai con noi. Però se c'è una cosa che ho capito in questi ultimi giorni è che Penny ha paura.» finisce di raccontarmi mentre si gira del tutto per guardarmi.«Paura? E di cosa?» le chiedo mentre mi giro pure io a guardarla mentre appoggio il piede destro sulla panca per poi abbracciarmi la gamba.
«Di chi, è la domanda giusta.» mi corregge mentre copia la mia posizione. «È la risposta giusta è: te. Ha paura di te e di quello che eravate te e Cole.» mi risponde mentre tira un'occhiata a Cole e sua sorella.Odiare Sylvie perché non le è passato per l'anticamera del cervello di avvisarmi che la sua insopportabile sorella e il mio ex fidanzato, nonché padre di mio figlio, stessero venendo a passare la serata con dove c'è anche mio figlio? Certo che no, ma ammetto che la voglia di far capitare casualmente una palla da bowling sulla sua testa è davvero alta.
Non mi piace. Non mi piace lei, non mi piace la situazione, non mi piace il contesto, non mi piace assolutamente niente.
Non mi piace.

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Basta un attimo
RomanceLayla Johnson è una ragazza di ventiquattro anni, che all'età di diciannove, si è ritrovata a dover crescere suo figlio da sola con l'aiuto dei suoi genitori e della sua migliore amica. Cole Jones, conosciuto anche come cuore di ghiaccio, a distanza...