Capitolo 33- Sweet like sugar

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Buonasera!
Finalmente ecco a voi il 33 capitolo. Succederanno delle cosine...una triste, una molto interessante...e poi il capitolo sarà anche spicy. Perciò se non vi va, passate oltre...
Detto questo vi ricordo, se vi fa piacere, di lasciare commenti e stelline.
Il capitolo è stato revisionato, ma scusatemi sempre per eventuali errori.

Buona lettura!

Tate

L'indomani mattina mi svegliai intrappolata in un abbraccio caldo e accogliente. Facevo fatica persino a muovermi, ma quando abbassai gli occhi su quei muscoli, rimasi un attimo interdetta perché sapevo a chi appartenevano.

Prima di voltarmi verso di lui o di alzargli il braccio che circondava la mia vita, misi a fuoco i pensieri della sera prima.

Michael aveva scoperto la verità su mia madre tramite il telegiornale, io mi ero rifugiata in mansarda e poi era venuto a rassicurarsi che stessi bene, che non perdessi le staffe.

Lo avevo tranquillizzato e subito dopo il piacere intensificò il nostro contatto.

Infatti, avevamo scopato tutta la notte ed era stato perfetto. Ricordavo ancora come mi aveva fatta sentire e il modo in cui mi aveva stretto a lui, ma...

Perché era rimasto a dormire qui con me?

Lo aveva fatto di proposito o era capitato?

Mi morsi il labbro inferiore e provai lentamente a sollevargli il braccio tatuato.

Michael si agitò nel sonno e istintivamente riprese ad abbracciarmi.

Non mi mollava.

Improvvisamente il mio cellulare squillò e decisi di alzarmi. Scostai definitivamente il braccio di Michael, recuperai la mia vestaglia per coprire la mia sottoveste e mi rifugiai in bagno per rispondere a David.

«Pronto?» mi schiarii la voce.

«Tate, buongiorno. Ti ho svegliata? Volevo chiamarti ieri ma Peter mi ha consigliato di non farlo...»

«Ciao David. Non preoccuparti...sto bene», ovviamente ero sconvolta per la notizia di mia madre, ma non volevo che David piombasse qui. Era domenica e la tempesta continuava a imbrattare di neve Mountfells.

«Sicura? Vuoi che venga lì?»

Mi sorse un dubbio: lui era riuscito a tornare a casa o si trovava ancora da Tom con tutti gli altri?

«Con questa tempesta di neve? Scordatelo. Ci vedremo domani, d'accordo? Non preoccuparti David. Sto bene. Ma voi siete ancora tutti da Tom?»

«Sì. Siamo tutti qui e ieri abbiamo ascoltato il telegiornale locale e adesso la maggior parte dei ragazzi che era insieme a me, sanno che tua madre è un'attrice famosa...»

«Immaginavo. Senti David puoi dire la verità. Dì semplicemente che è un'attrice famosa e che non l'ho mai rivelato perché volevo mantenere la mia privacy. D'accordo? Non fare riferimento a quel mostro...» gli ricordai.

«Ci mancherebbe. Non preoccuparti. Comunque, alla fine non hanno fatto molte domande. Sanno che sei una ragazza riservata.»

«Meno male», sospirai di sollievo e forse un po' mi rincuorai.

«Ehi, senti...so che ultimamente tra noi ci sono state un po' di incomprensioni, ma sai che ti voglio troppo bene e che ti proteggerò sempre, vero?» sì, lo sapevo benissimo.

«Certo che lo so e lo stesso vale per me.»

«Dunque, lasciamo stare tutto quello che è successo e torniamo a parlarci come prima? Ci siamo un po' allontanati per la faccenda Catherine, Michael, e non voglio perderti.»

Unattached - Senza LegamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora