Era un altro giorno nella stessa casetta di sempre. Nonostante fossi dentro da poco, mi ero già ambientata. Tutto sommato erano tutti delle persone buone e generose. Solitamente un numero così grande di individui non funziona.
- Oggi day off? - chiese Matthew. - Rudy mi sta pressando per il prossimo singolo. Sto impazzendo. - continuò disperato buttandosi sul divano.
- È un po' esigente, ma credo non possa fare altrimenti? -
- Potrebbe lasciarci respirare un po' di più. Non riesco a lavorare bene con tutta questa pressione. -
- La pressione non aiuta... Non c'è niente che ti ispiri? -
- Valentina è la mia musa. -
- Aw, gli uomini innamorati... - dissi sorridendogli dalla cucina. - Qualsiasi sia la vostra situazione sentimentale adesso può essere un ottimo spunto. Avete litigato? Puoi scriverci una canzone dove sfoghi la tua rabbia. Vi amate più che mai? Scrivi tutte le belle cose che non sei mai riuscito a dirle. Secondo il mio parere personale, le canzoni che rientrano nel primo genere riscontrano più successo. -
Il viso di Matthew si illuminò.
- Puoi anche scriverle bella stronza, un ossimoro quasi offensivo può risultare divertente. Se è permalosa, lascia perdere. -
- Queste cose a volte sono così palesi che è difficile pensarci, ma sono la chiave di tutto. Mi hai davvero aiutato Amber, grazie. -
- Non ho fatto nulla in realtà. A volte basta solo qualcuno che aiuti a riflettere. -
Matthew accennò un sorriso e se ne andò.
- E a Rudy cosa gli presento? -
Sparpagliai alcuni fogli davanti a me. Poco dopo si avvicinarono Christian e Salvatore.
- Difficoltà? - chiese quest'ultimo.
- Sto riflettendo riguardo al singolo da presentare a Rudy. Me ne ha ricordato Matthew, lui deve ancora lavorarci su. -
- Il fatto che lui debba ancora lavorarci è grave, manca una settimana. Il fatto che tu invece abbia più possibilità di scelta... Beata, che fortuna. -
- Non è fortuna, fratello, è duro lavoro. La fortuna giunge in un secondo momento. -
- Ha ragione Christian, questa non è fortuna. Ho lavorato molto a questi pezzi prima di entrare, mi sono solo portata avanti. -
Gli ultimi mesi della mia vita erano i più brutti che sì potessero desiderare. Lavorare alla mia musica mi aveva distratta con un po'. Anzi, mi aveva salvata.
- Credo che... - continuai ad osservare i fogli sparsi sul tavolo. Alzai l'indice in aria per poi puntarlo contro uno dei fogli. Alzai lo sguardo verso i due ragazzi che mi guardano con sguardo curioso e perplesso allo stesso tempo.
- Vorrei tanto capire... Ma io l'inglese non lo mastico proprio. - ammise Salvatore provando a leggere il testo che avevo scelto. -
- Io credo di aver capito ma allo stesso tempo non ho capito. - continuò Christian facendo ridere entrambi.
- Lemon Tree è il titolo di questa canzone. A giudicare dalla data l'ho scritta circa otto mesi fa, periodo in cui io stavo vivendo un inferno. Vedevo tutto buio. -
I due ragazzi seduti sugli sgabelli mi guardavano e ascoltavano attentamente.
- In realtà tutte queste canzoni sono frutto di disperazione e gridi di salvezza. -
Mentre ammettevo uno dei miei punti deboli a questi due ragazzi, da lontano si avvicinò Joseph, che mi affiancò, trovandosi davanti tutti quei testi. Rimase in silenzio, forse lesse qualcosa, ma poi alzò lo sguardo verso di me, che nel frattempo ripresi a raccontare.

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Genesi¹¹¹ / Holden.
RomancePronto alla prossima prova. Ho perso la vita, ne voglio una nuova.