Capitolo 32- You're into me, i'm into you 2/2

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Buonasera!
Ebbene sì, oggi è il mio compleanno 
🥳🧁 🍰Chi vuole un cupcake virtuale o anche una fetta di torta?

Questo capitolo super bollente e spicy è capitato proprio a pennello...🔥 🔥 Spero possa piacervi.

Avvertenze: se siete troppo sensibili consiglio di saltarlo...
Buona lettura.
Ci sentiamo a fine capitolo...

Mi raccomando stellinate e commentate a go go, se vi va :D

Tate

Michael non si trattenne più e azzerò la distanza tra di noi con un bacio afrodisiaco, che coinvolse ogni punto sensibile della mia pelle ormai infuocata.

Lui non aveva limiti, era insaziabile, perverso, e un meraviglioso incantatore.

Riusciva a trascinarmi con i suoi più intensi desideri ed io mi lasciavo corrompere. Lo assecondavo, ma al tempo stesso riuscivo a soddisfare il mio piacere.

Avevo deciso di averlo con quel "ti voglio" perché non potevo più sottrarmi alla sua bellezza selvaggia, affascinante e sfacciata.

Consapevoli di ciò che stava succedendo, continuammo a saziarci di baci. Lui mi stava divorando con tutta la foga possibile ed io, a stento, riuscivo a respirare.

Stavo annegando in un mare di baci ma si stava rivelando l'apnea più bella di sempre.

I suoi baci erano veementi, lussuriosi.

Improvvisamente avvertii il suo caldo respiro sul mio collo e quando vi appoggiò le labbra umide della mia stessa saliva, mi aggrappai al suo torace per non vacillare.

Michael si staccò solo un momento poi, si rileccò le labbra e in un attimo si impossessò di un punto preciso della mia clavicola e cominciò a succhiare per qualche secondo. Sentii un pizzico di dolore e compresi ciò che aveva appena fatto: un succhiotto.

Non mi guardai allo specchio, che si trovava appeso dietro le mie spalle, su quella parete semplice e scura, ma ero sicura che il segno violaceo sarebbe comparso molto presto.

«Tu...»

Rise sul mio collo.

«Io cosa?»

«Mi hai appena fatto un succhiotto? I segni sono una prova inconfutabile...» mi sentivo stordita, non stavo ragionando lucidamente, ma mi piacque il fatto che lui stesso mi aveva marchiato la pelle con i suoi denti.

«Sì, ti ho appena lasciato un succhiotto, Tatyana, e se vorrai davvero nasconderlo nel migliore dei modi, dovrai scioglierti i capelli...» il nostro battibecco non si rifaceva più a una battaglia all'ultimo sangue, ma più a una provocazione costante.

Bastardo. Lo aveva fatto di proposito.

«Oppure indosserò una sciarpa di lana, ma non scioglierò i miei capelli solo per assecondarti...» ribadii, nonostante questa sua impronta mi faceva sentire speciale.

Sapevo che Michael avrebbe voluto vedermi con i capelli sciolti.

Più volte aveva ribadito il concetto, ma non mi sentivo ancora a mio agio in quel modo...

«Secondo me domani ti vedrò con i capelli slegati», mi rivolse un sorriso impertinente e le mie labbra fremettero a quel suo modo di parlarmi.

«Michael non avresti dovuto farmi un succhiotto», non riuscii a essere seria e proprio per quel motivo mi riservò un sorrisetto compiaciuto.

Unattached - Senza LegamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora