𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐚𝐪𝐮𝐚𝐭𝐭𝐫𝐨

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6 anni dopo

Draco's pov
Sei anni.

Erano sei anni che non avevo notizie di lei. Una notte mi alzai per andare a bere un po' d'acqua e improvvisamente lei non c'era più.

Sapevo già dove fosse, era andata a Parigi. Avevo svuotato tutta la città, chiesto in ogni negozio, ogni albergo, ovunque. Di lei nessuna traccia. Nessuno sapeva chi fosse.

Mai mi rassegnai. Avevo ingaggiato investigatori in ogni parte dell'Europa ma nessuno era ritornato con notizie, a volte non tornavano neanche vivi.

Fui obbligato ad abbandonare tutto con l'inizio della guerra. Il Signore Oscuro la cercava in modo disperato e non potevo metterla a rischio continuando a ingaggiare gente.

La guerra mi cambiò profondamente. Vidi cose che avrei sognato per il resto della mia vita. Cadaveri penzolanti, il tappeto di casa costantemente sporco di sangue.

Divenni un mangiamorte per obbligo di mio padre che alla fine della guerra fu graziato insieme alla mia famiglia. Tuttavia avevo accumulato così tanto odio nei suoi confronti che io e mia madre confessammo l'omicidio di Catherine.

Non vedevo mio padre da allora. Non ero mai andato a trovarlo. Mia madre provava a portarmi con sé ogni tanto ma non avevo mai acconsentito.

Non avevo tempo per uno stronzo come lui. Avevo radunato tutte le mie conoscenze ancora in vita per provare a trovarla. Avevo addirittura perdonato Théo, condividevamo la stessa disperazione.

Erano in molti a pensare che fosse morta ma io non potevo pensare che lo fosse.
Preferivo condurre ricerche inutili dopo il lavoro piuttosto che accettare una cosa del genere.

E così mi ero ritrovato solo al Malfoy Manor, i miei amici si erano sposati, avevano avuto figli, ma tutti conservavano il vuoto che Isabel aveva lasciato.

Daphne non si era mai ripresa. Lei era quella che la conosceva da più tempo, sua sorella per certi versi. Aveva perso, come me, un pezzo della sua anima.

Se a questo si aggiungeva la sua opprimente famiglia e poi la guerra, è facile comprendere perché fosse scappata anche lei.

La mia vita si era ridotta a una nullità condizionata dalla speranza di ritrovarla viva.

Isabel's pov
Alla fine me ne andai, fu una delle scelte più dolorose della mia vita. Lasciai l'amore che avevo appena trovato, tutti i legami che avevo faticato a costruire e anche quelli che avevo recuperato da poco. Avevo bisogno di trovare me stessa.

A Parigi mi sentivo un pesce fuor d'acqua, non parlavo una sola parola di francese e trovare quella vecchia insegnante fu quasi impossibile.

Faticai a lungo e fu dura prendere il controllo del mio potere ma alla fine ci riuscii. Fu così che passai i primi tre anni: chiusa in un castello antichissimo, che scoprii essere intestato a me, a distruggere e spostare oggetti, a entrare nella mente delle persone e a smaterializzarmi ovunque. 

Era dura ma Valérie, la vecchia insegnante di cui mi aveva parlato Silente, mi aiutò molto.
Mi dava man forte nei momenti di sconforto e fece la madre al posto mio quando io ero troppo debole per occuparmi della mia bambina.

Fu lei il motivo per cui non ritornai a Londra per parecchi anni. Seppi che c'era stata la guerra e avrei voluto prendervi parte solo per dimostrare a tutti che non ero una debole, che potevo farcela.

Ero incinta di otto mesi però, ero sola. La mia bambina non aveva un padre perché l'avevo privata di tutto pur di proteggerla. Ci nascondemmo durante tutto il tempo in cui vennero a cercarmi finché non capirono che di me non era rimasta alcuna traccia.

scars // draco malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora