We can meet again somewhere
Somewhere far away from here
🫀
-Sign of the Times, Harry StylesDiciassette anni dopo...
Abby
Percorro lentamente la stradina che ormai conosco a memoria, accompagnata solo dal rumore dei miei passi e da quello del vento che si infrange sulle foglie.
Alzo lo sguardo verso il cancello metallico, riconoscendo i dettagli che con il tempo ho fatto miei.
Oggi sono diciassette anni.
Diciassette anni da quando Dave se n'è andato, portandosi con sé una parte di me che non sono mai riuscita a colmare con il tempo.Calcio con i piedi i sassolini che incrocio durante il tragitto, fino a fermarmi al solito posto.
Mi ritrovo a leggere un'infinità di volte la scritta incisa nel marmo, confondendo le lettere fra di loro.
Dave Miller.
«Ehi» deglutisco, scacciando via le lacrime che qualche ora fa mi ero ripromessa di non versare. «Mi sei mancato».
Lascio il piccolo tulipano rosa vicino la lapide, affianco a tutti gli altri.
«È da un po' che non passavo, scusami» sorrido, mandando giù il nodo alla gola che percepisco ogni singola volta che raggiungo questo luogo.
Sono passati cinque mesi dall'ultima volta in cui lo sono venuta a trovare, ma certi periodi non trovo neanche la forza di arrivarci, qui; vedere il suo nome inciso su questa maledetta lapide non è mai facile.
«Sono successe un po' di cose dall'ultima volta che sono venuta qui, sai?» mi siedo sul prato, iniziando a torturare l'erba sotto i miei piedi.
«Ti ricordi del mio libro, giusto? Beh, finalmente sono riuscita a pubblicarlo. Mi sono fatta coraggio e l'ho inviato a delle case editrici tempo fa, ricevendo una risposta solo ora: a quanto pare, il libro verrà pubblicato tra qualche mese, e potrò vederlo in tutte le librerie» sorrido, sentendo un peso schiacciarmi il petto. «Avrei tanto voluto fartelo leggere, però».
Tutte l volte in cui mi aveva pregato di fargli leggere solo un piccolo estratto. Tutte le volte in cui aveva creduto in me, mi aveva incoraggiato a non smettere mai di sognare. E io, per colpa della mia maledetta insicurezza, non ero mai riuscita ad aprirmi abbastanza riguardo a questa storia.
Mi guardo intorno in quel luogo fin troppo familiare, riconoscendo una signora che ogni giorno viene a trovare suo marito, portandogli sempre e solo delle rose rosse.
«Per quanto riguarda Katie, lei sta meglio; è riuscita finalmente a farsi aiutare, come le aveva sempre consigliato di fare Josh sin dall'inizio. Ora sembra aver ripreso in mano la sua vita, una volta per tutte».
Per Katie gli ultimi anni non sono stati per nulla facili; era caduta in una forte depressione, riusciva a malapena ad alzarsi dal letto per mangiare.
Per fortuna, io e Josh siamo riusciti a convincerla nell'andare in terapia, prima che la situazione avesse potuto peggiorare ulteriormente. Ora sta meglio, ha ripreso a vivere la sua vita. Certo, con meno forze di prima, ma ci sta provando con tutta se stessa.
«Josh, invece, è stato assunto come allenatore di pallacanestro, nella nostra vecchia scuola. Da quel che ho sentito, Harrison si è ormai ritirato» al solo ricordo del terrore che mi provocava quell'uomo, mi vengono i brividi. «È davvero bravo, ci sa fare con i ragazzini».
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Amati Sempre
Teen Fiction«Non riesco nemmeno a guardarmi» «Io invece passerei le ore a guardarti» 🌑 Due adolescenti, l'uno l'esatto opposto dell'altra, eppure così simili fra di loro. Abigail Collins, la solita ragazza per bene, introversa e brava in tutte le materie. L'u...