Buonasera,
finalmente ecco a voi la prima parte del capitolo...Leggetelo bene mi raccomando. Qui si scoprirà il passato ed il segreto di Jack.
Preparatevi psicologicamente :D
Come sempre mi scuso per gli eventuali errori...
La parte successiva verrà pubblicata giovedì prossimo <3
Come sempre, se vi va, vi chiedo di lasciare qualche stellina e qualche commento.
Buona lettura!Michael
Jack stava guidando da svariati minuti ormai ma aveva lo sguardo perso nel vuoto. Mi sembrava parecchio scosso e irrequieto: non lo avevo mai visto così tranne quella volta in cui era successo tutto quello che ci aveva uniti ancora di più.
Cosa gli stava accadendo?
Perché era scappato in quel modo dal locale di Tom?
«Vuoi che guidi io?» mi ero già proposto prima ma aveva rifiutato la mia offerta però tentai un'altra volta.
Scosse la testa e solo quando occhieggiò verso di me si accorse della mia presenza.
«No, grazie. Sono concentrato», riferì insicuro delle sue parole.
«Lo vedo. Sei così concentrato che non mi hai nemmeno detto dove stiamo andando...» cercai di fare l'amico. Da quando era arrivata Tatyana in città, il mio rapporto con Jack si era volutamente raffreddato, ma non ne avevamo mai parlato apertamente.
Che lui provasse qualcosa per la sottoscritta lo avevo capito sin da subito, ma non si era mai confidato con me, né io altrettanto.
Anche perché fino alla festa di Lexie non avevo mai ammesso a me stesso di essere geloso di Tatyana Blanc.
Lasciai perdere per un momento la mia strana gelosia e mi riconcentrai sul mio amico e sulle parole che stava spifferando senza senso.
«Non saresti dovuto venire con me. Devo risolvere da solo questa questione», s'impuntò.
«Jack? Porca puttana mi dici o no dove stiamo andando?»
Ovviamente non rispose. Rimase in silenzio e continuò per una ventina di minuti abbondanti.
Stavo iniziando a perdere la pazienza ma quando arrivammo a Boston, Jack svoltò in una viuzza ben precisa e un ricordo mi balenò in mente. Per poco non fulminai l'amico che guidava accanto a me.
Riconobbi benissimo in quale quartiere si stesse dirigendo e sgranai gli occhi.
«Sei impazzito per caso? Non stai andando dove penso io, vero?» mi precipitai con gli occhi a osservare ogni singola villetta a schiera, di abietti, fino a quando Jack non si accostò a quella che temevo di più.
«Siamo arrivati», spense il motore, inserì il freno a mano e tolse la cintura, ma prima che potesse uscire da quella cazzo di macchina, lo afferrai per il braccio.
«Cosa cazzo ci facciamo davanti la villa di Clotilde Reese?»
Jack mi fissò agitato e scagliò i suoi occhi chiari alla villa dietro di me.
Seguii il suo movimento e la villa che ricordavo mal volentieri si palesò come una struttura mastodontica e imponente. Le mura esterne erano totalmente bianche. Non potevo di certo negare quanto fosse elegante e unica, degna di essere acquistata esclusivamente da una famiglia ultramiliardaria come i Reese.
Ma anche i più folli di tutta Boston.
«Jack? Cosa cazzo ci facciamo davanti a questa maledetta villa?» sbraitai colpendo lo sterzo con un pugno.
Jack non sobbalzò e neanche si scompose.
Sembrava così sicuro del suo comportamento.
«Clotilde...» aggiunse con gli occhi ridotti in due fessure.

STAI LEGGENDO
Unattached - Senza Legami
Romance(Il ragno e la libellula) Tate e David sono fratellastri inseparabili ma si dividono quando i loro genitori si separano. David torna a vivere con il padre nella cittadina in cui è cresciuto, vicino Boston, mentre Tate rimane a New York, con la madre...