31. I'll look after you

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Tre mesi dopo...

Abby

«Esci?» Liv entrò nella mia stanza senza neanche degnarsi di bussare.

«Sì» mi sistemai i capelli, osservando il mio riflesso. «Tra poco devo vedermi con Dave».

Quel giorno mancava esattamente un mese alla fine della scuola. Ero sommersa dalle verifiche, alle quali si affiancò tutto lo stress e l'ansia.

Proprio per questo un'uscita con Dave era quello che mi serviva per "staccare un po'".

«Stai molto bene» se ne uscì mia sorella, prendendomi alla sprovvista.

«Grazie» mi voltai verso di lei, la fronte aggrottata mentre cercavo di capire il motivo di tanta gentilezza. «Okay, cosa ti serve?» incrociai le braccia al petto.

Lei sospirò. «Hai presente che mamma e papà non torneranno a casa, dato che sono dalla zia Daisy?» ci girò intorno.

«Certo che ce l'ho presente, abito anche io qua dentro».

Mamma e papà partivano almeno una volta al mese per andarle a trovare nostra zia, rimanendo fuori città circa due giorni.

«Ecco, quindi mi chiedevo se... ehm...»

«Liv» sbuffai spazientita.

«Posso invitare Sheila? Quella mia amica, ricordi?».

Ridussi gli occhi a due fessure, studiandola con sospetto. «Certo che può venire» mi arresi, poi. Ero sicura di potermi fidare, in fondo era una ragazza responsabile...

Liv mi mostrò uno dei suoi migliori sorrisi, per poi saltare giù da letto.

«Liv» la richiamai, fermandola prima che potesse andarsene. «Se scopro che stai inventando una scusa, ti ammazzo».

Scosse la testa, sempre con il suo solito sorriso sul volto.

Il rumore di un clacson mi fece sobbalzare, richiamando la mia attenzione. Mi affacciai alla finestra, notando Dave già pronto ad aspettarmi.

«Vai, il principe azzurro ti aspetta» rise Liv, sbirciando oltre la mia spalla.

«Dammi cinque minuti!» urlai al moro, che in risposta alzò il pollice in aria.

Mi guardai per l'ultima volta allo specchio, prima di afferrare la borsa e percorrere le scale.

«Io stasera mi fermo da Dave, ci vediamo domani!» gridai a Liv, chiudendomi la porta alle spalle.

«Ehi» salutai il moro, lasciandogli un bacio sulle labbra. «Dove andiamo di bello?».

Dave mi raggiunse all'interno della sua auto, dandomi subito l'accesso al Bluetooth per scegliere la musica.

«Lo scoprirai tra poco».

Abbassai il finestrino, lasciando che l'aria primaverile mi scompigliasse i capelli.

«Perché non puoi dirmelo subito?» insistetti, facendo partire la mia playlist.

«Perché ti rovineresti solo la sorpresa, non credi?».

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