Quando ci sediamo al tavolo da gioco, ho ancora il cuore che rimbalza nel petto per le parole di Diego. Non sono riuscita a dire nulla nel tragitto fin qui e anche lui è rimasto in silenzio, forse pentendosi di averle pronunciate.
Il Master ci saluta con un festante: «Benvenuti!» ma io ho ancora la mente troppo turbata per rendermene conto. Per fortuna, è Diego a prendere parola per entrambi.
«Salve» dice, con quel suo tono morbido e accogliente. «Io sono Diego e lei Alessandra.» Esita un attimo prima di continuare, forse aspettandosi che sia io ad aggiungere qualcosa. «Ehm, lei è l'esperta di questa roba... io la schiappa.»
Sorride e attira qualche risatina dalle altre ragazze al tavolo, una vestita da diavoletta di qualche anime e l'altra da Sakura di Naruto. «Io sono Sara, lei Angela» dice Sakura, con una bella voce allegra.
«E io...» dice il Master con voce profonda e teatrale. «Oggi sono il Capitano Nicholas Bertyl, la vostra guida in questa avventura tra i mari.» È un bell'uomo sulla quarantina, con il sorriso pronto e un pizzetto che gli dà l'aria da pirata, enfatizzata dalla camicia bianca che porta dentro i pantaloni in pelle e dal largo cappello da comandante. «Per voi è la prima volta?» chiede alle due ragazze e loro annuiscono. «Molto bene, allora per prima cosa date un'occhiata alle schede e soprattutto alle storie dei vostri personaggi.» Distribuisce una scheda a ciascuno, poi si volta verso il tavolo accanto a noi e chiede al collega. «Hai dei dadi da prestarmi? Mi manca un set.»
Il ragazzo, vestito a sua volta da pirata ma con molto meno stile, gli dice di chiedere al banco, quindi il nostro Bertyl si scusa e ci lascia qualche minuto, dicendoci con fare teatrale: «Torno subito da voi, milady e milord.»
Io approfitto di questa piccola pausa per cercare di scrollarmi di dosso la confusione; mi concentro sulla mia scheda, ma non è facile. L'attenzione si sposta di continuo su Diego e mi trovo a sbirciarlo di sottecchi tra una frase e l'altra, in cerca di un segno che mi riveli se davvero pensa quello che ha detto o se era giusto una frase buttata lì per caso, per essere gentile.
Diego è tutto concentrato sulla sua scheda e non sembra accorgersi delle mie occhiate; aggrotta diverse volte le sopracciglia con disapprovazione, cosa che trovo estremamente buffa.
«Che c'è, il tuo personaggio non ti piace?» gli sussurro.
Lui scuote la testa. «Chi ha scritto questa roba?» borbotta. «Ѐ piena di errori di ortografia!»
Lo dice con un tono talmente offeso che non posso non mettermi a ridere. «Quanto siamo pignoli...» lo prendo in giro, e con mia sorpresa Diego si volta verso di me e mi fa una rapidissima linguaccia, così rapida che potrei dubitare di averla vista davvero. Ѐ così poco nel personaggio, questa reazione, che quasi mi sorprende più delle parole di poco fa.
«Dovrebbero reclutare degli scrittori veri per questo mestiere» mormora piccato, ma in realtà sembra trovare la cosa divertente.
Osservo Diego con stupore, e se non fosse per il Master che torna al tavolo con una sacca colma di dadi, che riversa sul tavolo con grande gioia, rimarrei a fissarlo ancora parecchio a lungo. Non l'ho mai visto tanto di buonumore. Che l'aria della Festa dell'Unicorno stia riuscendo a scalfire la consueta pacatezza del mio compagno di scrittura?
«Allora, vi torna tutto nelle vostre storie?» chiede il nostro Capitano e Diego è subito lì pronto con le sue rimostranze.
«Insomma...» dice, avvicinando la scheda al Master. «Dice che sono un devoto di una qualche divinità dal nome strano e impronunciabile, e fin qui ci siamo. Ma la passione per il gioco d'azzardo? Mi sembra un tantino cliché, insomma....»
Il povero Master resta un istante senza parole, ma per sua fortuna la ragazza in cosplay da diavoletta interviene chiedendo: «Cosa vogliono dire tutti questi numeri?» e lui ha una scusa per sottrarsi al giudizio del nostro giocatore in erba.

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Amore a prima riga
RomanceNUOVO CAPITOLO OGNI FINE SETTIMANA 🌷 Alessandra è un'appassionata di giochi di ruolo, una master e una nerd fino al midollo. La sua prima saga fantasy ha avuto un grande successo e mentre è ancora intenta a godersi il trionfo, il suo editore le fa...