Wind and water

Capitolo 1

Kethan, 5 anni...

Oggi era il mio primo giorno al nuovo orfanotrofio di città, i miei genitori mi hanno abbandonati siccome non mi volevano più e allora i servizi sociali vennero sotto casa mia.

Penso ancora a quel giorno come il peggiore della mia vita, come può una persona odiare così tanto il proprio figlio? Mi faccio da molti anni questa domanda siccome i miei genitori non mi hanno mai calcolato veramente, lo facevano solo perché dovevano.

Quando mi dissero che mi avrebbero lasciato non ero molto triste, ma neanche troppo felice, dovevo passare i restanti otto anni in quella specie di casa assieme a tanti altri ragazzi che hanno fatto la mia stessa fine.

Nessuno mi aveva mai insegnato come amare: i medici genitori non mi volevano bene e mi hanno abbandonato e a scuola non avevo neanche un amico, ero considerato da tutti come "lo sfigatello" che se ne andava in giro da solo e mangiava da solo perché non aveva amici.

Ma la cosa non mi ha mai infastidito più di tanto siccome ormai ci ero abituato a subire questo tutto i giorni.

Qualche giorno dopo...

Mi svegliai presto questa mattina siccome volevo scendere prima a fare colazione prima degli altri, non ho fatto amicizia con nessuno apparte questa ragazza, ha detto di chiamarsi Rue.

Sembra molto simpatica e ha senso dell'umorismo.

Ha dei bellissimi capelli neri ricci e degli occhi verdi in cui ti ci perdi ogni volta che li guardi, all'inizio può sembrarti strana, ma è l'unica che è venuta a parlarmi il primo giorno e si è messa a ridere con me, il che non mi capitava da molto tempo, di solito non ridevo mai e stavo sempre serio.

Ci hanno anche lasciato guardare un film assieme nel salotto comune e lei ha insistito per vedere "Rapunzel" che da quanto ho capito è il suo preferito.

Mi ha anche detto che un giorno vuole uscire dalla nostra "torre" e andare a vedere le lanterne.

Infatti in questo posto le regole sono più rigide che mai: la sera e il giorno non si usciva mai se non per andare a scuola e stavamo su un pullman tutto coperto così nessuno ci poteva vedere e noi non vedevamo fuori, la sera si andava a dormire alle nove e non si poteva uscire per nessuna ragione dai dormitori, per questo lei voleva vedere a tutti i costi le lanterne che per lei sono le stelle.

Quella sera ci siamo divertiti molto e siccome lei era la preferita della nostra tutrice l'abbiamo convinta a farci uscire la domenica, e così ci ha ascoltato.

Da oggi in poi ogni domenica ci hanno detto che ci portano nel laghetto qui vicino e ci faranno prendere un po di aria e chi vuole può anche fare il bagno, cosa che penso che eviterò.

Era ormai qualche giorno che la tutrice aveva annunciato che saremmo andati al lago e tutti erano entusiasti dell'idea, finalmente potevamo vedere la nostra piccola città.

 Ormai io e Rue eravamo diventati migliori amici: lei è la persona più simpatica che si possa incontrare, spero che ci adotteranno assieme, se mai ci dovessero adottare.

Di tutti i ragazzi che ci sono qua nessuno è mai stato adottato o non ha mai visto una famiglia per bene, e se ci pensiamo questa cosa è molto triste, ma noi ci facciamo forza l'uno con l'altro e ci aiutiamo a vicenda, quindi si può dire che abbiamo fatto la nostra famiglia amatoriale.

Era una domenica e quindi la tutrice, come da promessa, ci aveva portato al laghetto vicino all'orfanotrofio, appena tutti i bambini arrivarono iniziarono a buttarsi in acqua mentre io e Rue ci eravamo divisi: lei stava seduta su uno scoglio in riva al lago mentre io me ne stavo seduto sul muretto lì vicino.

Ecco, quello è l'unico momento dove io e lei eravamo due persone completamente diverse, a nessuno importava più di nulla.

Tutti i bambini ci guardavano straniti siccome non entravamo in acqua a divertirci ma Rue li fulminava con un solo sguardo e tutti tornavano a farsi gli affari loro, e anche questo è un motivo per cui la adoro.

Riesce a far stare zitte le persone anche senza le parole e la violenza perchè lei alla fine è una persona buona dentro, anche se certe volte non sembrerebbe.

Sono sicuro che un giorno la sposerò.