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Londra, 28 febbraio 2011.

Caro Geto,
Ho ricevuto insieme alla tua lettera le bozze del tuo libro. Non mi aspettavo che ti interessasse il mio parere sul tuo lavoro. Rileggo quei capitoli come linfa vitale, per assaporare un po' di te dalla tua scrittura. Non mi aspettavo scrivessi di una storia d'amore, non ti facevo un tipo romantico, anche se i contenuti delle tue lettere mi fanno ricredere molte volte. Ma essendo amici, non voglio illudermi che le tue belle parole contengano qualcosa di più che semplice affetto. Tornando al tuo libro, il tuo protagonista è molto presuntuoso, lasciatelo dire... mi piacerebbe sapere a chi ti sei ispirato, magari me lo dirai quando sarà finito. Io sto bene, il mio appartamento inizia a prendere forma, adesso lo sento un po' più casa. Forse perché inizio a considerarlo tale, come mi hai consigliato di fare tu. Sto dipingendo tanto, a volte senza neanche pensarci troppo, mi sembra che da quando ti ho visto la prima volta le mie tele si costruiscano da sole senza il minimo sforzo. Londra è grigia, piove spesso, e questo tempo mi fa pensare ai tuoi occhi scuri. Spero che New York sia un po' più soleggiata.
Il mio acquario è pronto ad ospitare il Betta, riceverai aggiornamenti su di lui nelle prossime lettere.
Tengo i tuoi scritti accanto al mio letto, li leggo ogni sera illudendomi di addormentarmi accanto a te.

Satoru Gojo. 


New York, 10 Marzo 2011.

Caro Gojo,
Il mio orgoglio è leggermente offeso dal fatto che non mi reputi romantico. So che il mio aspetto può farmi sembrare un duro, i miei occhi scuri e il mio poco amore per gli abiti colorati fanno passare un'idea sbagliata di me. Ho conosciuto così poco amore nella mia vita ma dentro il mio corpo e nel mio cuore c'è n'è talmente tanto da farmi star male. La scrittura e la poesia sono l'unico modo che ho per portarlo fuori da me e mi renderebbe felice sapere che ti raggiungesse. Grazie per avermi spedito uno dei tuoi dipinti, sto cercando un posto in casa mia per appenderlo... ma credo che lo metterò in camera con me, così anch'io potrò illudermi di addormentarmi accanto a te.
Sono felice che il tuo appartamento stia diventando per te più accogliente, mi fa star bene sapere che tu sia sereno. Anche se non ti nascondo che provo fastidio nel pensare di non essere parte della tua quotidianità, vorrei avere tempo per venirti a trovare. Non sarò di molte parole in questa lettera, ma ti ho scritto una poesia.

Suguru Geto.

I cieli grigi riecheggiano nella mia anima,

il lago è buio e l'amore è spento

cos'è quella luce?

è un uomo che viene verso di me

e mi illumina di blu

come il cielo della notte quando non ci sono nuvole.

I cieli adesso sono azzurri nella mia anima,

il lago è calmo e l'amore suona.

Chiamami per nome.


Londra, 22 Marzo 2011.

Suguru,
Sono giorni che leggo e rileggo la tua lettera, la tua poesia mi accompagna tutti i giorni e tutto il giorno. È l'unica cosa a cui riesco a pensare, riesci a monopolizzare le mie giornate anche se sei distante migliaia di chilometri da me. In tutta la mia vita le persone hanno sempre riposto grandi speranze in me, affibbiandomi tante responsabilità credendo che fosse il modo giusto di amarmi e anch'io ne ero convinto. Lo ero finché non ti ho conosciuto, finche non mi hai mostrato che esiste un altro modo di amare qualcuno...
Sono molto spaventato dalle mie emozioni in questo momento, sono confuso e non averti qui rende tutto più difficile. Non sono bravo come te ad esprimere i miei sentimenti, quando ci siamo conosciuti ti ho trattato così male nonostante tu volessi solo essere gentile con me e rendermi la serata meno terribile. Ripenso spesso a quell'incontro; ero stressato perché era la prima volta che partecipavo ad un evento per artisti, non conoscevo nessuno ma tutti mi guardavano con giudizio. Ci siamo scontrati, il tuo profumo mi ha invaso le narici e la mente e da quell'istante non mi ha più abbandonato. Ti chiedo scusa se ti ho risposto male, ma sono contento perché altrimenti non mi avresti mai offerto quella sigaretta quando mezz'ora dopo ci siamo incontrati in giardino. "Ho l'impressione che ti serva", mi hai detto. E mi serviva davvero, ma avevo ancora più bisogno di qualcuno come te. Quella è stata la prima volta che sono riuscito ad aprirmi con qualcuno, l'hai fatto sembrare così semplice e naturale...
Caro Suguru, non so cosa mi stia succedendo, e non so se ho frainteso le tue parole e tutto ciò che ho appena scritto sarà ridicolo ai tuoi occhi ma sento che ho bisogno di vederti.

Satoru Gojo, chiamami per nome.

Ciao a tutti! È la prima volta dopo anni che provo a scrivere qualcosa, questi due sono una fonte di ispirazione inesauribile

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Ciao a tutti! È la prima volta dopo anni che provo a scrivere qualcosa, questi due sono una fonte di ispirazione inesauribile. Spero vi piaccia il concept della storia raccontata attraverso le loro lettere, sentitevi liberi di commentare e darmi il vostro parere <3
Toodles!

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