IL PIU' BELLO, STRONZO E IL PIU' ETERO DI TUTTA LA SCUOLA - CAPITOLO 9

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A causa di un messaggio molto forte inviato da Manuel a Nina, la ragazza cadde in una profonda depressione. Finalmente le cose nella sua vita sembravano stessero andando al meglio poiché stava tornando a vedere sua figlia, aveva un ragazzo che le voleva bene e delle amiche alle quali lei teneva. Purtroppo però, proprio sul più bello, il giovane iniziò ad allontanarsi da lei per motivi poco chiari ed iniziò a non risponderle più ai messaggi, ad ignorarla ed addirittura bloccarla sui social. Lui aveva fatto di tutto per lei: l'aveva assecondata sull'idea folle di rapire la bambina, la riempiva di attenzioni e persino di notte le portava il gelato che a lei piaceva tanto ma tutto d'un tratto iniziò a cambiare e lei non capiva il perché.
La sera prima, pochi attimi dal blocco totale dei social, Manuel le inviò un messaggio molto forte dove faceva capire tanto ma allo stesso tempo la lasciava con un dubbio. 
Per l'ennesima volta, quella mattina, con gli occhi molto gonfi di qualcuno che aveva pianto per tutta la notte, prese il cellulare in mano e si infilò sotto le coperte, leggendolo con ancora le lacrime agli occhi:

"Nina, ascoltami, ho fatto tanto per te e tu hai fatto tanto per me e io te ringrazio. Mo' però c'ho tanti pensieri per la testa e sono confuso. Non sono quel tipo di ragazzo che te chiede na pausa e poi te manda o se ne va co n'altra. Ti volevo solo dire la verità ossia che io ho un'altra persona nella testa e non posso dirti chi è. Questa persona ha fatto di tutto per me mettendosi anche nei guai e non gli sono stato accanto per niente ed ora voglio rimediare. Non meriti bugie perché non sei una ragazzina ma una donna e volevo solo dirti la verità. Poi domani vieni a scuola e ne parliamo meglio.. va bene? Per favore, non cercarmi, dammi spazio e capiscimi."

Dopo aver letto il messaggio per una decina di volte, Nina, presa dalla rabbia, iniziò a scalciare da sola contro il letto. Non capiva cosa avesse fatto di male per meritarsi queste dure parole, quasi come lei non esistesse. Non ci pensava proprio di tornare a scuola e rivederlo e così decise di telefonare il professor Dante.

«drin...drin....Pronto? Nina? Cosa succede?»

«Prof le volevo dire che per un po' di tempo non voglio venire a scuola, mi spiace tanto.» rispose Nina con evidente voce di una persona che aveva appena terminato di piangere fiumi di lacrime.

«Nina! Ma stai piangendo? Mi spieghi cosa succede?» rispose il professore molto preoccupato.

«Prof, Manuel è uno stronzo. E' proprio come tutti gli stronzi che ho incontrato finora. Vuole un'altra ragazza, mi fa schifo.»

Dante spalancò gli occhi e rimase in silenzio poiché aveva capito tutto e nel mentre stava per entrare in classe intravide Luna e Laura da lontano e fece loro segno di fermarsi.

«Nina, ora sto per entrare in classe, ci sentiamo dopo va bene?»

«Va bene..ciao prof. » rispose Nina riattaccando subito dopo.

Dante si avvicinò alle due ragazze e pensò subito che loro potevano aiutare Nina a sentirsi un po' meglio, dandole un po' di conforto.

«Ragazze, ascoltate un po'.. Nina sta male e vorrei che voi mi aiutaste. Dopo, magari nel pomeriggio, potete passare da lei? E' molto affranta perché Manuel l'ha lasciata e so che un po' di vostra compagnia potrebbe farle solo del bene.»

Le due ragazze annuirono sorridendo ed entrarono in classe assieme al professore.

Durante la lezione di filosofia, quando Dante aveva bisogno di un libro, chiedeva sempre a Simone di andare a prenderlo ma data la situazione che si era creata decise di chiedere a Luna la cortesia di recuperarlo dalla libreria e lei sobbalzò dalla felicità poiché erano settimane che aveva una cotta per Mimmo e non riusciva mai a trovare una scusa di vederlo.
Si alzò di scatto e si diresse verso la biblioteca per prendere un libro di San Tommaso d'aquino ed appena entrò vide il ragazzo e il suo cuore iniziò a battere all'impazzata.

«Eh...ehm...buongiorno Mimmo mi servirebbe un libro... ma non ricordo più nemmeno qual'era, sto così confusa.»

Mimmo le si avvicinò sorridendo e vide la timidezza nei suoi occhi ed il viso di una ragazza che sembrava stesse svenendo o che avesse quasi visto un fantasma e le poggiò una mano sulla fronte.

«Luna stai bene? Sei molto arrossata, pensavo avessi la febbre ma no, sei solo rossa di viso.»

La ragazza, al suo tocco, arrossì ancor di più.

«Mi servirebbe un libro di Tommaso d'aquino... il...male e la libertà.»

Il ragazzo si apprestò subito nella ricerca del libro che fu trovato quasi subito e glielo porse, sorridendole come suo solito.

«Mimmo..io volevo chiederti...ehm una cosa.. vorresti prendere un caffè con me a ricreazione?» chiese timidamente mentre balbettava nella sua totale insicurezza.

«Ma certo, posso dire no a te, pccrè?»

Lei annuii e si girò tenendo il libro stretto al proprio petto ed iniziò a correre da sola per i corridoi mentre sprizzava gioia da tutti i pori. Le sembrava quasi surreale poiché lo sentiva distante e che quasi non la guardasse nemmeno ed ora invece aveva accettato di passare del tempo assieme a lei e ne era totalmente entusiasta.

Alle undici, allo scattare della ricreazione, iniziò a camminare a passo svelto e prese un caffé dalla macchinetta per portarlo a quello splendido e dolce ragazzo biondo dagli occhi color mare.Lo trovò proprio lì, come se lo immaginava, seduto alla sedia, di spalle, mentre ascoltava musica dalle sue grandi cuffie.

Gli poggiò una mano sulla spalla e lui sobbalzò notando la sua presenza.«Grazie assai, Luna, sei molto gentile.»

«Figurati, per te questo ed altro.» rispose lei, sedendosi alla sedia accanto alla sua.Iniziarono a fissarsi e nessuno diceva una parola e Luna decise di rompere il ghiaccio e respirò profondamente, poiché voleva dichiararsi a lui e non attendere altro tempo.

«Mimmo, io... da quando sei arrivato non faccio altro che pensarti. Mi...mi piaci tanto e.. volevo capire il perché tu non mi avessi mai notata o guardata..ma.. non parlo solo di me ma di tutte le ragazze, non ne guardi nemmeno una.»

Lui la guardò e poi girò il capo verso la libreria.«Luna, sei una bellissima persona, molto dolce e disponibile ma io non ti guardavo perché.. ti voglio essere sincero al massimo: io e Simone abbiamo una relazione, anche se ora per colpa di quello stronzo di Manuel sta succrenn nu maciell.»

Lei abbassò la testa ed iniziò a giocherellare con i propri pollici. «Tu ami Simone?»

Lui la guardò negli occhi e sorrise, socchiudendoli un poco.«Assaj.. ma lo devo dimenticare.. vuò ben a Manuel non a me..»

Lei rimase basita nell'ascoltare quelle parole perché iniziava a collegare che forse il litigio tra Nina ed il ragazzo poteva dipendere dal fatto che Simone si stesse riavvicinando a Manuel. La campanella suonò e la ragazza si alzò dalla sedia e Mimmo fece lo stesso e lo strinse a sé dandogli un bacio sulla guancia.

«Mimmo.. andrà tutto bene vedrai, io ora torno in classe.»

«Va bene Luna, per favore mantieni il segreto.»

Lei gli fece l'occhiolino salutandolo con la mano e si allontanò tornando nella sua classe.

. . . 

Al termine delle lezioni le ragazze si affrettarono a raggiungere la casa della loro compagna Nina, per darle attenzioni ed il conforto più totale. Andarono da lei con una busta con dentro il gelato preferito di Nina e sapevano che quello era il modo per farle comparire in volto almeno un sorriso. Salirono le scale ed entrarono a casa sua. Lei rimase molto sorpresa dalla loro visita poiché non se l'aspettava ed iniziò a sospettare che ci fosse lo zampino del professore.
La sua stanza era molto in disordine: le tapparelle erano chiuse, le coperte erano incasinate e c'erano fazzoletti di carta sui comodini ed il cuscino era bagnato dalle sue lacrime.
Le ragazze nel vedere questa situazione erano molto affrante e le diedero una mano a sistemare un po' la stanza che sembrava quasi quella di Pin, il loro ex compagno di classe.

Dopo qualche minuto di pulizia generale sedettero in cerchio sul letto e lei fece leggere loro il messaggio di Manuel e Laura mise una mano in fronte.

«Cosa c'è Laura?» chiese dubbiosa Nina.

«Ascolta, Nina... io devo parlarti. Io spero che rimanga tra noi e che tu agisca sempre con la tua testa e non ti lasci mai condizionare dalle nostre parole.. Io l'anno scorso ero fidanzata con Simone e lui mi lasciò improvvisamente ed io pensavo avesse un'altra storia. L'ho odiato tanto ed ho persino finto di essere incinta per paura di perderlo. Mi disse esattamente queste parole ossia che aveva un'altra ma la realtà era ben diversa..Lui era innamorato di un uomo. Quel giorno Simone prese coraggio e si avvicinò a me dicendomi che si era innamorato del più bello, del più stronzo e il più etero di tutta la scuola e io avevo capito subito che si riferisse a Manuel e Simo ha fatto di tutto per lui e in quel messaggio secondo me non si riferiva ad una ragazza, bensì a Simone.»

Nina la guardò con faccia sconvolta ed alzò il tono della voce leggermente.«Laura, io so che Simone è omosessuale e ha una relazione con Mimmo ed è impossibile che Manuel si riferisse a lui.. ha un'altra e basta. »

Luna abbassò il capo e sospirò.«Ragazze.. io ... oggi ho parlato con Mimmo e mi ha detto che le cose con Simone stavano andando male a causa di Manuel..»

«Come??!» urlò Nina.

«E' proprio così.. ma non mi ha spiegato nei particolari. La rissa, le loro litigate, la gelosia di Manuel, non può essere solo amicizia.» rispose Luna.

Nina spalancò gli occhi e finalmente aveva trovato una risposta alle sue domande. Non aveva mai pensato ad una possibile relazione tra i due ma ora stava collegando tante cose e stava capendo che forse Manuel aveva avuto quel distacco da lei non perché avesse un'altra bensì perché provava dei sentimenti per il suo "specie de fratello".

«Ragazze, devo assolutamente scoprire la verità, stasera vado a casa sua e ci parlo, vedrete. Grazie di tutto davvero, vi voglio bene. Non odierò mai Manuel se un giorno decidesse di dirmi che è bisessuale ma io voglio solo sapere la verità.»

Per innamorarsi ci vuole un cuore leggero | SIMUELحيث تعيش القصص. اكتشف الآن