Cap 13 Il mattino seguente

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Chiudo gli occhi cercando di dormire, ma con Edward e Isaac li fuori non riesco proprio a chiudere occhio. Nonostante la tisana di Donna Agata per calmare i nervi, non riesco ad addormentarmi per la troppa agitazione. Ma alla fine i suoi infusi riescono a calmare, sebbene solo in parte, i miei nervi. Quando finalmente mi addormento i miei sogni sono confusi e tormentati. Ad un tratto sento una leggera pressione sulle labbra. Apro di scatto gli occhi ed è Edward. Seduto sul letto accanto a me che mi sta tappando la bocca con una mano per impedirmi di urlare, mentre con l'altra mi fa segno di fare silenzio. Mi sollevo leggermente e di impulso, senza riflettere, gli accarezzo il viso controllando che non sia ferito. Lui socchiude gli occhi e rabbrividisce leggermente a quel tocco.

"Come stai?"gli domando.

"Puoi chiedermi direttamente di Isaac tranquilla, non me la prendo."mi dice.

"Perché devi comportarti così?"gli domando.

"Perché lo so che ti preoccupi per lui e sinceramente, non posso fartene una colpa. Hai un cuore così grande"mi dice accarezzandomi.

"E quindi ... visto che siamo entrati nell'argomento. Lui dov'è adesso?"domando.

"Nella sua vecchia stanza"mi dice e io annuisco.

"Okay. Temevo ti fosse accaduto qualcosa di brutto"gli dico.

"Come vedi sto bene"mi dice. E io annuisco, ma non riesco a resistergli e mi avvicino sempre più fino a baciarlo. Lui non rifiuta quel mio bacio, ma noto che è preoccupato e teso e la cosa mi mette in agitazione.

"E la ragazza?"domando staccandomi leggermente da lui.

"E' tutto a posto, me ne sono occupato io"mi dice.

"Come ... ?"gli domando.

"me ne sono occupato io okay"ripete. "Ti fidi di me?"mi domanda e io annuisco.

"Dobbiamo trovare chi è in grado di praticare quel genere di magia ... per il bene di Isaac e di tutti"dico e lui annuisce sistemandosi meglio accanto a me. Gli faccio spazio e una volta entrato nel letto mi sistema la coperta sulla spalla e mi da un lieve bacio sulla fronte.

"Ho sentito parlare di uno stregone ... magari potrei andarci a parlare ..."sussurra.

"Ci andremo insieme allora"

"Scordatelo"mi dice.

"No, scordatelo tu. Non ti lascio andare da solo"

"Mi sarai solo d'intralcio Susan. Non so cosa voglia in cambio per quell'incantesimo e non posso permettere che ti succeda qualcosa"

"E allora portati Isaac" azzardo.

"Cosa? Oggi per staccarle quella ragazza di bocca mi ha quasi spezzato un braccio"dice e io scatto.

"Avevi detto di stare bene"gli dico.

"E sto bene ... lui è sempre più piccolo, impulsivo e meno esperto, non ci vuole molto per metterlo fuori combattimento."mi dice e leggermente mi rilasso.

"Si, ma portatelo dietro. E' una sicurezza in più no?"dico.

"Come?Non verrà sapendo che tu sei qui ... non vede l'ora che me ne vada per stare con te"

"Verrà. Gli dirò che sono malata e che abbiamo bisogno di un incantesimo per guarirmi, mi crederà. Farà tutto per me ... o inventerò qualche altra scusa"

"Potrebbe venirmi voglia di picchiarlo durante il viaggio però"

"Cerca solo di non ucciderlo"gli dico.

"Perché vuoi così tanto che mi riappacifichi con mio fratello?"

"Non lo so ... è solo che ... Edward tu hai un fratello che è ancora vivo e ... anche se non sembra, nel profondo ti vuole bene ... anche se adesso vorrebbe ucciderti ..."

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