Il mio dito scorre sul tamburo della colt. Lo fa girare, e il ticchettio sembra quello della manopola della cassaforte della Banca di El Paso.
Con rito liturgico ci infilo una cartuccia metallica calibro 45, un istante dopo qualcuno bussa alla mia porta.
Dal tavolino, afferro la seconda colt già tronfia di pallottole e la spiano verso l'ingresso.
"Chi è?"
Risponde quella che definirei una voce da ragazzino, "Sono il garzone."
Era ora, penso. "Resta lì."
Rimetto a riposo la pistola sul tavolino e finisco di ricaricare la sorellina, per poi infilarla nella fondina.
Mi alzo dalla sedia, non dopo aver impugnato l'altro ferro con sei diavoletti pronti a scatenarsi.
Apro di scatto la porta stando appostata di lato e punto la canna della colt verso... confermo la mia prima impressione: verso un ragazzino.
"Quindi tu... saresti il garzone?"
"Sì, signora."
"Cominci male, garzone."
"P-perché?"
"Non sono una signora e il termine mi fa sentire vecchia. Potrei essere tua madre, solo se qualcuno mi avesse violentata a quattordici anni", lo scruto, "Così a occhio e croce."
Sono restia a farlo entrare, ma poi decido di compiere quest'atto ai limiti della depravazione.
È una sfortuna, per lui, che io porti ancora quella specie di vestaglione umido, il quale, nel frattempo, mi si è appiccicato sulla pelle, rivelando tutte le mie sinuosità. A parte il cinturone non indosso altro, nemmeno i mutandoni.
Ho tolto sommariamente la polvere dai miei stracci sbattendoli. Ma non è stata una buona idea. Quell'accidente di polvere si è infilata ovunque, anche nei revolver. Ora gli stracci sono in ammollo nella tinozza, dovrò chiamare qualche sguattera per farli stendere.
"Entra."
Fa quello che gli ho detto, come l'avrebbe fatto un pulcino bagnato se gli avessi aperto la porta durante un temporale.
"Sentiamo! Quanti?"
"Cosa?"
"Quanti cazzo di anni hai?"
"Sono... adulto, non sono un ragazzino e..."
Il cane della pistola che si solleva è più esplicativo di tante parole.
"Se-sedici. Ma metta via quella pistola... per favore."
Lo guardo, sempre nello stesso modo di come avrei guardato un pulcino bagnato.
Riabbasso il cane e con un gesto rapido rinfodero la colt.
Mi tolgo quella roba umida che indosso.
Il ragazzo sbianca.
"Mai vista una donna nuda?"
"Non... Non mentre mi sta guardando."
"Non è del mio sguardo che ti devi preoccupare."
Allargo un po' le gambe.
Lui non accenna a riprendere colore, tutt'altro, e non dice nulla. Mi chiedo se lo spaventino di più i miei due revolver o la mia passera.
"Spogliati." Vediamo cosa può offrire il pulcino.
"Qui? Davanti a lei?"
"No, puoi accomodarti di là, fa pure con tranquillità."
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𝔹𝕠𝕦𝕟╬𝕪 𝕂𝕚𝕝𝕝𝕖𝕣
ActionÈ spietata, è bella, è alla ricerca di qualcosa... o di qualcuno. Dentro di lei c'è l'abisso e nell'abisso c'è la sua forza. Il suo nome è Jane ed è una Bounty Killer.