Il cavaliere senza testa...Inizia così la storia di un personaggio leggendario e avvolto dal mistero. Il primo di cinque one shot dedicate a creature leggendarie. Buona lettura
La storia che sto per raccontarvi ha origine in un paesino vicino Londra, nello specifico Chilham, nel Kent. Un borgo medievale circondato da case eleganti dalle strutture in legno. Ciò che sicuramente lo rende famoso è l'imponente castello di Chilham, un'antica magione risalente al 1600. Il protagonista della storia che sto per raccontarvi si chiama Rachel Simons, ha 25 anni e lavora in un negozio di alimentari in città, uno dei pochi, visto che il paese vanta poco più di 4000 abitanti.
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Rachel era una ragazza normale ma le piaceva stare per conto suo, non era molto socievole, specialmente da quando suo padre era morto circa un anno prima. Il padre lavorava in una vecchia segheria in città e una notte in seguito ad un incidente morì decapitato da una sega elettrica. O almeno così lo fece passare la polizia, Rachel non ci aveva mai creduto troppo. Suo padre lavorava in quel campo da sempre e non si era mai fatto male una volta...
La ragazza era rimasta sconvolta insieme alla sua famiglia. Per questo preferiva stare da sola più del normale. Tutti la capivano nel paese e sembravano accudirla e prendersi cura di lei. Rachel aveva lunghi capelli neri, occhi azzurri come il cielo sgombro dalle nuvole nelle giornate autunnali e lineamenti gentili. Passava le giornate tra il lavoro al negozio e la sua famiglia; gli erano rimasti il fratello maggiore Jason, la madre Madison e la cagnolina Dolly che amava tanto.
Quel giorno Rachel aveva finito di fare l'inventario al negozio e stava chiudendo. Erano le 18 ed era già buio pesto. Alla televisione dicevano che nelle contee vicine uno strano individuo a cavallo seminava il terrore da settimane, seminando vittime ovunque. Tutte trovate senza testa. La polizia brancolava nel buio più totale.
<< Accidenti, i pazzi sono ovunque di questi tempi >> dichiarò la ragazza scostandosi i capelli.
<< Bzzz >> Vibrò il suo Iphone e notò che la sua migliore amica l'aveva invitata a stare un po' con lei quella sera. Avrebbero visto qualche film pauroso e parlato di qualche ragazzo a cui andavano dietro. Le scrisse sorridendo e si mise il telefono in tasca.
Finalmente era ora di chiudere e la ragazza dopo essersi cambiata e aver chiuso il negozio, si avviò per la buia via di casa. Era Halloween e c'erano diversi bambini in giro a fare dolcetto o scherzetto. Tuttavia quella sera l'atmosfera era diversa; sembrava che tutto fosse ovattato. La ragazza si sentiva stranamente osservata da tutto il giorno. Percorse in fretta le strette vie lastricate del paese fino ad arrivare ad intravedere la sua casetta con la luce della cucina accesa. La sua famiglia aveva una piccola ed accogliente casetta dal tetto rosso e con un bel giardino poco lontano dal negozio, in una delle vie centrali del piccolo paesino.
<< Finalmente sono a casa >> esclamò la giovane allacciandosi il cappotto.
Faceva freddo quella sera e presto sarebbe senz'altro arrivata anche la prima neve. Il vento ululava forte e Rachel giurò per un attimo di sentire il nitrito di un cavallo.
Si voltò di scatto; ma non c'era nessuno in giro. Aumentò il passo finché non iniziò a sentire uno strano rumore di zoccoli sul selciato. Guardando alle sue spalle notò qualcosa che la fece raggelare: Un cavallo enorme, nero e dagli occhi fiammeggianti la osservava sbattendo uno zoccolo irrequieto. Sembrava che la sua criniera fosse fatta di fumo nero che saliva rapido per poi sparire. Si mosse appena, quel tanto che bastò per mostrare chi lo montava. Si trattava di uomo vestito di nero, con un mantello lungo che gli scendeva sulla schiena. Lucidi guanti di pelle nera impugnavano le redini del cavallo e grandi stivali lucenti erano pronti a spronare il cavallo per attaccare.
