Capitolo 197: Sabato, 7 luglio 2012

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"Sei troppo bello stasera" dice ad un certo punto staccandosi da me. "Devo tenerti stretto!".

Io sorrido senza dire niente, ripensando alle parole di Asia, e mi affretto ad accorciare di nuovo la distanza tra le nostre bocche, forzando con la lingua le sue labbra che subito mi lasciano passare.

Veniamo interrotti da Mattia e Cecilia che sono venuti a salutarci.

"Andate via di già?!" domando loro stupito. "Non saranno nemmeno le undici!"

"Eh..." dice Mattia mentre Cecilia sorride. "Vogliamo farci un giretto da soli"

"Aaah! Buon giretto allora!" esclamo lanciandogli un'occhiata complice.

"Passo a trovarti in settimana, prima di partire per Londra, ok?" mi dice mettendomi una mano sulla spalla.

"Ok."

"Mi dispiace così tanto che tu e Giulia non veniate..." dice Cecilia dandomi un bacio.

Giulia che non va a Londra?!

Che storia è mai questa?!

Mi giro a guardarla e vedo che sta fulminando Cecilia con lo sguardo.

Lei le chiede scusa muovendo le labbra senza parlare, poi prende per mano Mattia e si affretta ad andarsene, augurandoci la buonanotte.

Io mi alzo dal divanetto, piuttosto innervosito, e faccio cenno a Giulia di seguirmi fuori.


"Esiste un modo per toglierti dalla faccia quell'espressione incazzata?!" esclama Giulia una volta fuori dal pub.

"No. Ho l'espressione incazzata perché sono incazzato!"

"Va bene, scusa..." mormora lei avvicinandosi a me con tono dispiaciuto.

"Adesso mi spieghi perché cazzo non vuoi andare a Londra e perché cazzo non me l'hai detto?!" dico alzando la voce e allontanandomi da lei.

"Non c'è molto da spiegare, mi pare!" ribatte lei alzando la voce a sua volta. "Non voglio andare senza di te! E non te l'ho detto per non farti incazzare!"

"Io voglio che parti" dico con tono più pacato, ma sempre deciso.

"E quello che voglio io?!" domanda lei incrociando le braccia. "Non posso andare via per tre settimane e lasciarti così..." dice con la voce che le trema. "Proprio mentre tu..."

Proprio mentre io sarò dentro e fuori dall'ospedale?

Proprio mentre io vomiterò e perderò i capelli?

Proprio mentre io faticherò a reggermi in piedi?

Un brivido gelido mi percorre la schiena pensando a cosa mi aspetta da lunedì.

"Starò di merda, lo sai" le dico avvertendo la gola terribilmente secca. "E sarò di pessimo umore. Non voglio che tu mi veda così, sono più tranquillo se so che sei lontana per un po'."

"Lo so benissimo!" esclama guardandomi con gli occhi spalancati e pieni di lacrime.

Mi sembra quasi di sentire il suo cuore andare in pezzi.

"Ma starai di merda per ben più di tre settimane! Anche se andassi, quando tornerei ti vedrei comunque stare male e non potrei perdonarmi di non esserci stata prima!"

"E io non potrei perdonarmi se rinunci a partire per restare qui a vedermi vomitare! Tu ci andrai e il discorso è chiuso!"

"Ma chi sei?! Mio padre?! Non puoi decidere tu se devo o non devo partire!".

Leo (Io non ho finito)Where stories live. Discover now