Alone.

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P.O.V LUHAN

Cammino per i vicoli bui del quartire,
La mia casa ormai da cinque anni.
Certo, di occasioni migliori ne ho avute, ma il pericolo mi è sempre piaciuto.
Entro nell'edificio che tutti noi chiamiamo "Buco" e raggiungo la "sala" comune.
Sono tutti seduti e disposti in cerchio, c'è chi chiude gli occhi per la stanchezza, chi suda per il caldo e chi ormai ha lo sguardo spento.
Spento perché hanno perso tutto e tutti, anche la poca speranza che gli era rimasta.

Luhan...siediti.

Alzo lo sguardo attirato dalla figura maschile davanti a me, seduta su un imponente sedia in mezzo a quel grumulo di persone.
Bang Yongguk...il capo.
Mi avvicino lentamente a lui e mi siedo anche io unendomi agli altri.

Vi ho riuniti qui per un avviso importante...

Si schiarisce la voce profonda e abbassa lo sguardo.
Sento dei brusii confusi dietro le mie spalle ma mi limito a guardare Bang e a inclinare lentamente la testa aspettando che vada avanti.

Da domani il Buco sarà chiuso

Sgrano gli occhi accompagnato da varie urla contrariate, mi alzo in piedi e lo fisso.
Ricambia l'occhiata facendomi cenno con la mano e suggerendomi di riprendere posto seduto.
Sono una persona abbastanza ribelle, non seguo mai gli ordini, ma perceperndo la serietà della situazione mi accuccio di nuovo a terra.

Perfavore, ascoltatemi.
L'ultima persona alla quale abbiamo venduto La Roba era una spia, non siamo stati abbastanza cauti...quindi, per il bene di tutti, vi suggerisco di lasciare il Buco il più presto possibile e trovarvi un'altra sistemazione.

Sento le porte rotte spalancarsi e tanti poliziotti entrare correndo, muniti di fucili e scudi.
Devo scappare subito da qui.
Lancio un'occhiata a Yongguk e lo vedo correre verso l'uscita secondaria insieme ad altri ragazzi e ragazze.
Mi guardo in giro.
Sono solo, completamente solo con una ventina di poliziotti che mi circondano.
Sento il mio cuore battere velocemente e le gambe cedere.
Afferro il poliziotto più vicino a me dal colletto e gli punto la canna della pistola alla tempia.

Lasciatemi andare o lo faccio fuori.

La mia voce trema e la pistola pure, tiro un calcio alla sua mano facendo volare il fucile in un angolo buio della stanza.
Ho il suo fiato caldo sul collo e le sue lacrime che scendono lentamente fino a raggiungere il mio petto, coperto soltanto da una maglietta scollata.
Io non sono una persona cattiva, non ho mai fatto male a nessuno.
È vero, infrango la legge, ma senza danneggiare la gente.

T..ti prego lasciami andare...

Inclino la testa per guardarlo meglio.
Ha capelli lisci e biondi, lineamenti scolpiti, labbra piene e occhi profondi.
Non potrei mai fargli del male, è una persona interessante.
Appoggio le labbra sul suo orecchio

Non ti farò del male, aiutami solo ad uscire vivo da qui uh?

Annuisce velocemente e guarda i suoi compagni.

Credo che sia innocente, andate a prendere gli altri.

Sembra una persona importante, dopo aver detto queste parole tutti gli altri eseguono i suoi ordini, lasciandoci soli nella stanza.
Allontano la canna dalla sua tempia e mi infilo la pistola in tasca.

Era scarica, non la uso mai.

Dico freddo, guardandolo negli occhi ancora gonfi.

Ti conviene scappare, a meno che tu non voglia morire.

Ha una voce spezzata e profonda, il fisico è scolpito e la fronte leggermente sudata.
Mi sistemo la frangia con due dita e annuisco.

Grazie, ti devo un favore.

Mi volto di spalle e mi incammino verso l'uscita infilandomi il cappuccio.
Sento dei passi dietro di me raggiungermi velocemente e una mano afferrarmi il polso.
Mi volto di scatto.

Aspetta...

Aggrotto le sopracciglia e lo quardo.

Cosa c'è? 

Sorride.

Come fai a sdebitarti se non so nemmeno il tuo nome.

Lo guardo amareggiato.

Così poi correrai dai tuoi colleghi e mi sbatterai in prigione, non sono stupido.

Le sue mani mi afferrano le spalle e mi sbattono forte contro il muro.
Strizzo gli occhi all'impatto e piego la testa in avanti evitando lo scontro.
È più alto e muscoloso di me, meglio non istigarlo.

Se avessi davvero voluto questo lo avrei già fatto...

Non ha tutti i torti.

Mi chiamo LuHan.

Siavvicina con le labbra al mio orecchio e lo morde appena.

Io sono Sehun...e da oggi, se non hai un posto in cui andare, starai da me.

Sgrano gli occhi e annuisco sentendomi impotente e confuso.
Che cazzo sta succedendo?

𝗟𝗼𝘃𝗲 𝗠𝗲 𝗕𝗮𝗯𝘆 ( 𝖍𝖚𝖓𝖍𝖆𝖓 ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora