Chapter Twenty-Seven

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La testa pulsava, e le palpebre era troppo pesanti. Mi portai una mano agli occhi, per strofinarli, ma qualcosa di liquido finì sulla mia mano. Aprii gli occhi e guardai la mano, ricoperta da sangue. Alzai il busto dal letto disordinato, continuando a guardare la mano, un po' spaventata. Uscii dalla stanza, dirigendomi verso il bagno. La voce di Angie mi distrasse, ma non distolsi lo sguardo dalla mano insanguinata.

"Megan, ma non sei a scu-" Si bloccò, ma si preoccupò quando vide la sostanza rossa sulla mia mano. "Cos' è successo?" Chiese subito, ma la ignorai, entrando subito in bagno chiudendomi dentro.

Guardai la mia immagine riflessa allo specchio, spalancando gli occhi. Il sangue era sul mio viso, e il naso leggermente violaceo, a causa del pugno della sera prima. Presi un respiro di sollievo, e mi pulii con l' acqua.

Uscii dal bagno una volta pulita, trovandomi Angie di fronte.

"Perché avevi del sangue in faccia e sulla mano?" Mi chiese preoccupata, con le braccia incrociate.

"Ieri ho sbattuto e mi sono fatta male." Dissi la prima cosa che mi passò per la testa. "Va tutto bene.." Sforzai un sorriso. Non andava bene per niente. Faceva male.

"Vai a cambiare la maglia, che è sporca di sangue. Ti porto all' ospedale." Disse trascinandomi nella mia stanza.

"Angie non c'è n'è bisogno, dav-"

"Muoviti!" Mi ordinò con gentilezza.

Cambiai la maglia e salimmo in macchina, dirigendoci verso l' ospedale.

***

Aspettai i risultati delle lastre, seduta affianco ad Angie.

"Certo, appena so qualcosa ti faccio sapere. Un bacio, ciao." Chiuse la chiamata, riposando il telefono nella borsa.

"Era tuo padre, voleva sapere come stavi."

"Immagino." Incrociai le braccia al petto.

L' infermiera uscì dall' ufficio, con una busta in mano. Ci alzammo tutte e due insieme, andandole incontro.

"Lei è la signora Brown?" Chiese la donna col camice bianco, ed Angie annuì.

"Dalla radiografia risulterebbe che l' emorragia, sia stata provocata da un colpo, come ha detto la ragazza, ma abbiamo rilevato delle impronte." Mi irrigidì, sentendo quelle parole.

"Se vuole Signora Brown, per essere sicuri possiamo rilevare il dna."

"Non c'è bisogno, stamattina mi sono toccata io il mio naso." Mi intromisi, per paura che tutta la verità potesse sorgere a galla.

"No, è meglio esserne sicuri." Disse Angie.

"Perfetto, le faremo sapere in questi giorni. Arrivederci." Ci sorrise, scoparendo dietro la porta dell' ufficio da cui era uscita un paio di minuti prima.

***

Erano passati due giorni, e i risultati non erano ancora arrivati. Speravo non arrivassero mai, e provai a non pensarci.

"Ho parlato con Cassie, tre giorni fa." La voce angelica del roscio mi distrasse.

"Si? E cosa vi siete detti?" Chiesi con un pizzico di gelosia.

"Ecco lei.. mi ha confessato quello che prova per me." Si portò un mano alla nuca, abbassando lo sguardo.

"E tu cosa provi per lei?" Il mio tono serio fece alzare il viso del ragazzo di fronte a me.

"Lei è dolce, simpatica, bella.." Il cuore aumentò i battiti, e le mani sudavano.

"Ma non è quello che cerco, Megan." Mi rilassai al suono di quelle parole.

"Nessuno può sostituire quello che provo per te.. Tu, tu sei diversa. Sei l' unica che riesce a capirmi, che solleva la mia autostima con i tuoi complimenti. Sei l'unica che mi fa sentire vivo." Sorrisi, buttandomi tra le sue braccia.

"E sei l' unica che riesce a farmi sciogliere con un sorriso o un abbraccio." Fece sfiorare il suo naso col mio, e diminuii la distanza. Poggiai le mie labbra sulle sue, approfondendo il bacio facendo toccare le nostre lingue.

Distaccai le mie labbra dalle sue, sorridendogli.

"Sei un ragazzo d' ora, Edward Christopher Sheeran." Rise per il modo in cui l' avevo chiamato.

"Cause you are the only one.." Canticchio. E mi porsi nei suoi occhi.

Sentii il telefono vibrare nella tasca. Mi staccai dal suo abbraccio, prendendo il cellulare. Aprii il messaggio, inviato da mio padre.

-Torna a casa. Subito.- Bloccai il telefono, non aspettando un minuto di più.

"Devo andare Ed." Gli lasciai un bacio a stampo sulle labbra, e uscii dalla porta d' ingresso di casa sua.

Corsi verso casa, e una volta arrivata presi le chiavi di casa dalla tasca ed aprii la porta.

Delle voci provenivano dalla cucina, e il rumore di qualcosa che si infrangeva nel pavimento mi fece scattare.

Angie era vicina alla porta e dall' altra parte della stanza mio padre, li divideva solo il tavolo.

Le mani di mio padre erano strette in pugni, e gli occhi rossi dalla rabbia.

"Angie?" Mi rivolsi a lei, dopo aver visto lo stato in cui era ridotta. Gli occhi gonfi di lacrime e rossi, e a terra di fianco a lei un bicchiere rotto in mille pezzi.

"Perché non mi hai detto che ti ha fatto del male?" Urlò, e le lacrime rigarono sulle sue guance. Il suo sguardo era sofferente. Delusa dall' uomo di cui si era innamorata.

"Io.. ho paura." Lanciai uno sguardo all' uomo in piedi dall' altra parte della stanza.

"Perché l' hai fatto? Hai picchiato tua figlia, Steven!" Urlò di nuovo, rivolgendosi a mio padre.

"Aveva superato il limite!" Strillò.

"Gli stavi per spaccare il naso!" Ci fu un minuto di silenzio, quando a Angie le si illuminarono gli occhi.

"Cos' altro ti ha fatto?" Mi guardò, volendo che rispondessi alla sua domanda. Guardai mio padre, e ancora Angie.

"Perché quando sono tornata a casa, quella sera con Ed, tu eri in lacrime e la guancia arrossata?" Chiese, rivolgendosi a me. "Anche lì aveva superato il limite?" Si avvicinò all' uomo che emanava odio.

"Pensi di risolvere tutto con la violenza?" Lo guardò con disprezzo.

"Se lo merita!" Rispose indicandomi.

"Tu non sei l' uomo di cui mi sono innamorata! Dove sei finito? Ogni volta che guardo i tuoi occhi, vedo solo odio, rabbia.." Sussurrò, a un palmo dal suo viso.

"Glie l'ho chiesto anche io, dove sia finito." Posarono i loro sguardi su di me.

"Mi sta distruggendo Angie, aiutami.." Una lacrima solcò la mia guancia, e mi padre si avvicinò bruscamente.

"Sta zitta!" Urlò, spingendomi contro i muro.

"Non la toccare!" Angie lo spinse lontano da me.

"Guardaci per l' ultima volta, Steven, perché non ci vedrai più." Abbassò il tono della voce, e strinse la mia mano.

Ecco il capitolooo!

Scusate il ritratto, ma sono stata occupata con la scuola. Dovevo recuperare storia, per non avere il debito.

Volevo chiarire una cosuccia. All' inizio della storia, Megan dice che suo padre e Angie sono sposati, e qualche capitolo recente si stupisce alla notizia della loro "cerimonia". Ecco, il padre e Angie sarebbero sposati in comune, ma non in chiesa, e la cosa è molto diversa.

Un' ultima cosa: Sorrido sempre ai commenti che lasciate sotto ai capitoli, siete davvero gentili e io vi ringrazio di cuore.

Un bacio a tutte <3

#imTorn29 x

STUCK || Ed SheeranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora